Il Genoa affronta la Juventus a meno di una settimana dalla cocente delusione per un’eliminazione dalla Coppa Italia Primavera, arrivata proprio per mano dei bianconeri del grande ex Francesco Baldini al termine dei tempi supplementari. Fino al 92′ i Grifoncini erano rimasti in vantaggio, prima di venire puniti da da calcio di rigore allo scadere. “Dovremo portare a casa punti” è stato il monito di mister Sabatini a fine gara. Oggi una gara al sapore di rivincita. L’Udinese ha battuto il Milan nell’anticipo di ieri pomeriggio, risultato che lascia il Genoa momentaneamente all’ultimo posto proprio insieme ai rossoneri. Il tecnico Lupi è stato esonerato in seguito alla sconfitta.

NOTIZIARIO – Al “Nazario Gambino” di Arenzano le gradinate sono piene di spettatori, fra i quali spiccano volti noti e membri della dirigenza rossoblu: oltre al veterano Daniele Portanova, accompagnato da due figli e pronto a vedere all’opera il giovane classe 2000 Manolo, presenti anche il responsabile del settore giovanile Michele Sbravati, il tecnico dell’Under 16 Oneto così come il direttore sportivo della Primavera Carlo Taldo. Ritorno a casa anche per Gabriele Gervasi, ex allenatore dell’Under 15 rossoblu oggi in carica allo Jiangsu Suning. Sugli spalti c’è persino il piccolo Honest, il più piccolo grifoncino ad essere ospitato nel convitto rossoblu. C’è anche un sorridente Edoardo Ascioti, portiere dell’Under 15 reduce da un durissimo contrasto nell’amichevole contro il Napoli. Tempo di Genoa, clima delle grandi occasioni.

LA FORMAZIONE DEL GENOA – Russo; Piccardo, Zanoli, Da Cunha, Raggio; Candela, Pina Nunes, Rovella, Micovschi; Szabo, Bianchi.

LA PARTITA – La Juve di Baldini scende in campo con un 4 3 3 completato in fase offensiva da Portanova, Markovic e Moreno. A siglare la rete del vantaggio, dopo poco più di un giro d’orologio, è però una mezzala: il numero 7 Fagioli s’inventa di punto in bianco un destro a giro che coglie impreparata difesa e portiere del Genoa. I Grifoncini provano a rispondere, Raggio si ferma e Sabatini è costretto ad effettuare il primo cambio dopo soli 25′ di gioco: dentro Gasco, ex capitano della selezione under 17. A pochi passi dalla mezz’ora di gioco occasione capitale per i bianconeri, quando il solito Fagioli imbecca Portanova, abile ad attendere l’uscita di Russo prima di cercare il pallonetto da fuori area. La traversa fa tremare il Genoa, il pallone schizza sul fondo. Micovschi risponde con un tiro sopra la traversa, poi un tentativo di Moreno chiama ancora in causa il numero 1 rossoblu. Un ultimo passaggio impreciso fa svanire sul più bello una potenziale occasione per Bianchi, si va a riposo sul punteggio di 0-1.

La ripresa si apre con un doloroso infortunio per Claudiu Micovschi, che esce piangendo e toccandosi l’inguine. Al suo posto entra Cleonise, mentre Gasco riceve il primo cartellino della partita. Lo sforzo viene premiato allo scoccare dell’ora di gioco, quando il centrale difensivo Da Cunha svetta su un calcio d’angolo e fa saltare di gioia i tifosi presenti ad Arenzano. Markovic fa posto a Monzialo, Bianchi ci prova prima in acrobazia e poi con un tiro bloccato da Loria. La Juventus cambia in mediana, Ventola va a riempire il centro dell’attacco sostituendo Szabo. Sarà proprio l’ultimo entrato a siglare il gol della vittoria al minuto 88: velo di Bianchi, assist per Piccardo che trova sul secondo palo il numero 23 rossoblu. Loria è insicuro, Ventola non perdona e regala a Sabatini una rimonta al sapore di rivincita. Russo salva tutto nel finale (a gioco fermo) e la gara si chiude addirittura con un contropiede genoano: recupera Bianchi, conduce Cleonise, sfiora il colpo del KO Pina Nunes.

Vince 2-1 il Genoa, che stacca il Milan e si godrà un Natale decisamente meno concitato davanti a rossoneri, Chievo ed Empoli. Rivincita servita fredda, traguardo meritato dopo mesi di delusioni. Con una dedica speciale a Filippo Gatto, preparatore atletico che sta recuperando da un intervento chirurgico.

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