Dopo il pirotecnico pareggio, con vittoria ai rigori e passaggio del turno, contro il Genoa e a pochi giorni dal successo di misura nel derby regionale di fronte all’Albissola (alle 18.30 impegnata in trasferta contro la Robur Siena), la Virtus Entella tornava al Comunale di Chiavari per affrontare la Pro Patria di Ivan Javorčić, costretto a fare i conti con una classifica deficitaria in seguito a un avvio di stagione particolarmente travagliato. Qualche cambio forzato per mister Boscaglia, a maggior ragione a fronte della squalifica comminata a Mirko Eramo dal giudice sportivo. Spazio e fiducia rinnovata per Paroni, che a Genova fra i pali si è contraddistinto per le innumerevoli parate. Come quella su Krzysztof Piatek, il cui bolide diretto all’angolino è stato respinto proprio sul più bello dal veterano biancoceleste. tanto turnover anche per gli ospiti, attesi da tre sfide in 7 giorni in una settimana cruciale per provare ad invertire un trend altalenante.

LA FORMAZIONE DELL’ENTELLA – Paroni, Belli, Benedetti, Pellizzer, Crialese (87′ Martinho); Icardi, Ardizzone (58′ Adorjan), Di Paola (58′ Paolucci), Nizzetto; Diaw (70′ Puntoriere), Petrovic (58′ Mota Carvalho) 

MARCHIO GUCCI – Al Comunale si sblocca tutto nella ripresa, quando il bomber toscano Niccolò Gucci rompe le righe e un digiuno che durava da tre partite, portando in vantaggio l’Aurora Pro Patria al minuto 47. Il suo guizzo è decisivo, anticipa l’intervento di Paroni e rompe gli indugi in una gara che nel corso del primo tempo si era accesa soprattutto per mano degli ospiti, più vivaci ed incisivi. L’Entella avrà più di un paio di occasioni – con Diaw, Icardi e Pellizzer – per acciuffare nella mischia l’1-1, solamente accarezzato. Nel bel mezzo del recupero, la Pro Patria sfiorerà persino il raddoppio con Mastroianni. Domenica, ad Arezzo, la Virtus avrà una nitida occasione per riconquistare punti pesanti. Con 6 gare in meno rispetto alla capolista Carrarese, la distanza dalla vetta rimane di 9 punti. Il futuro prossimo dell’Entella passerà, ancora una volta, dalla Toscana.

INCATENARSI – Per dovere di cronaca, una breve parentesi dedicata proprio al tecnico della Carrarese Silvio Baldini, che ha recentemente perso la pazienza a fronte dell’annosa questione che sta tenendo sotto scacco lo Stadio dei Marmi, ancora chiuso al pubblico per parziale inagibilità. Baldini, che allena senza percepire uno stipendio e in cambio della sola copertura dei contributi per la pensione, se l’è presa duramente con l’amministrazione comunale: “Sono pronto ad incatenarmi”.