NOTIZIARIO – Al Ferraris si sfidano due squadre in salute: Sampdoria a quota 14 punti in graduatoria, il Sassuolo segue a una lunghezza di distanza. In palio il titolo platonico di vera sorpresa di questa prima fase di stagione e una posizione nelle zone nobili della classifica. Giampaolo a sorpresa sceglie Ramírez sulla trequarti, conferme negli altri reparti con la coppia TonelliAndersen al centro della difesa e Quagliarella in avanti con Defrel. Nel Sassuolo De Zerbi deve fare a meno di Boateng e lancia Babacar al centro dell’attacco: a sostegno del senegalese agiscono Berardi e l’ex Djuricic.

LA PARTITA – Primo tempo che rispetta le attese: ritmo alto e diverse buone occasioni. A livello di gioco a farsi preferire sono i neroverdi, ma la Sampdoria crea maggiori insidie. Sassuolo subito pericoloso al 6′, con Babacar che calcia alto dopo una fuga sulla destra. Andersen è costretto al fallo da giallo su Berardi al 19′, pochi minuti dopo si fa però trovare al posto giusto per sventare una bella iniziativa ancora di Babacar.
A metà frazione è la Samp a rendersi pericolosa: prima Ramírez calcia in Gradinata da buonissima posizione su invito di Quagliarella, poi Defrel non trova la porta da pochi passi. Al 34′ Berardi lascia partire un gran sinistro a giro, ma il palo gli nega la gioia del gol. Nel finale di tempo sono ancora i blucerchiati a rendersi molto pericolosi: Barreto calcia su Consigli, Defrel vede la sua conclusione a botta sicura respinta da Magnani.

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Nella ripresa, come evidenziato da Tonelli a fine gara, si assiste ad una “gara a scacchi” tra i due tecnici: i ritmi calano nettamente rispetto al primo tempo, le squadre sono ben posizionate e non concedono grandi opportunità all’avversario. Blucerchiati che tengono maggiormente il pallino del gioco, senza però trovare varchi nella retroguardia. Giampaolo e De Zerbi provano a sparigliare le carte con i cambi: Adjapong e Sensi rilevano Djuricic e Di Francesco nel Sassuolo, Caprari e Saponara subentrano a Defrel e Ramírez  nella Samp. L’occasione più bella è proprio per Saponara, rivistosi in campo ad un mese e mezzo dall’infortunio, al 76′: cross dalla destra di Quagliarella e mancino al volo che finisce alto non di molto. Non succede altro: un punto a testa che, a conti fatti, non scontenta nessuno.