Nel giorno in cui ha ufficialmente inizio la seconda settimana di sosta per gli impegni con le nazionali, la classifica del massimo campionato spagnolo è ricca di pretendenti al trono. Il Real Madrid ha perso Cristiano Ronaldo in una sola estate, il Barcellona fatica ad imporsi e lascia ai margini il pagatissimo Malcom, che finora ha giocato soltanto 25′ con la maglia azulgrana senza ricevere la convocazione contro il Valencia. Proprio i Los Che, ancora arenati nel lato destro della classifica, hanno strappato al Barça di Ernesto Valverde con i denti – grazie anche a una rete del centrale Garay in apertura, schiaffo potenzialmente mortifero – un pareggio prezioso nell’ultimo turno di Liga.

Se l’Atletico Madrid, con 9 gol segnati in 8 partite e una difesa di ferro, si conferma la vera squadra da battere, nel “campionato caliente” per eccellenza è però il Siviglia di Pablo Machìn a godersi la vetta per almeno una settimana. La sconfitta in Europa League per mano del pericoloso Krasnodar è stata spazzata via grazie alle due reti rifilate al Celta Vigo fra le mura del Sanchez Pizjuàn. Non segna André Silva, secondo nella classifica dei marcatori in Liga? Ci pensa il trequartista Sarabia.

Occhi puntati anche sull’Espanyol. Oltre a poter vantare la presenza in rosa dell’attuale capocannoniere, ovvero l’ex attaccante della Reggina Cristhian Ricardo Stuani, i periquitos stanno facendo del Cornellà-El-Prat un vero e proprio terreno di caccia: 4 vittorie in 4 partite, 7 gol fatti e solamente uno concesso, peraltro contro il Villarreal proprio nella sfida andata in scena ieri pomeriggio. Sorprese di inizio stagione.

HASTA EL CLASICO – In Spagna non hanno dubbi: sebbene i risultati restino altalenanti, complici la sconfitta sanguinosa in casa del CSKA così come il pesante 3-0 incassato contro l’attuale capolista Siviglia, Julen Lopetegui avrà tempo almeno fino alla sfida contro il Barcellona per portare a casa punti pesanti e provare a conquistare la parte bianca della capitale. A punire i Galacticos, questa settimana, sono stati gli imprevedibili biancazzurri dell’Alaves. Nel 2016 si erano presentati al ritorno in Liga con una vittoria sul Barcellona, poi la finale di Copa ancora di fronte a Messi e Neymar, ieri uno sgambetto alla squadra più titolata nel mondo. Dopo aver generato un turbinio di incertezza e malcontento nella nazionale spagnola, in seguito all’annuncio del futuro passaggio al Bernabeu proprio di fronte all’esordio nel Mondiale, Lopetegui potrebbe veder svanire il sogno bianco in meno di 6 mesi.

Basterebbe migliorare una classifica non poi così tragica, perché se il Real ha lasciato per strada 10 punti, Barcellona ed Atletico sono riusciti a tenerne in tasca solamente uno in più. L’occhio vuole la sua parte e l’ormai storico trio di Spagna ha lasciato il posto al solito Siviglia. Arrembante, imprevedibile. Caliente.