Mattinata di presentazioni al Museo del Genoa, a Palazzina San Giobatta, dove Giorgio Guerello, membro del consiglio di Reggenza della Fondazione Genoa, e Fabio Salvo, organizzatore della 25esima edizione del Torneo Internazionale “James Spensley”, hanno raccontato cosa significhi essere riusciti ad organizzare per un altro anno questa rassegna di giovani calciatori liguri e provenienti dal resto del mondo. E specialmente cosa significhi esserci riusciti nell’anno dei 125 anni di storia del Genoa.

LE PAROLE DI GIORGIO GUERELLO – “Essere alla 25º edizione del Trofeo internazionale “James Spensley” vuol dire avere mantenuto una capacità organizzativa straordinaria basata su un volontariato di alta qualità. Pur in periodi di crisi, c’è sempre grande capacità attrattiva. Il valore di questo torneo sta proprio nell’organizzazione e nel fatto che si promuovano sport e aggregazione per ragazzini”.

“È dedicato non solo a Spensley, ma da qualche anno anche a tre nostri amici: Giuseppe Piccardo, Franco Salvo e “Pippo” Spagnolo”. Tre delle persone che mossero i primi passi per rendere possibile questa manifestazione, cominciata nell’anno del centenario del Grifone e interrotta solamente per un anno, quello passato, anche per garantire la contemporaneità dei 125 anni con la venticinquesima edizione del Torneo Spensley.

“In questa competizione, tutte le squadre giocano un gran numero di partite proprio perché lo scopo è fare divertire i ragazzi – ha continuato Guerello – Certamente è un torneo competitivo, ma ci sono parecchie gare per divertirsi e disincentivare gli allenatori dal fare giocare sempre gli stessi 13/14 ragazzini. L’ottica è proprio quella di coinvolgere emotivamente e sportivamente i ragazzi”.

LE PAROLE DI FABIO SALVO – “Siamo molto orgogliosi di essere arrivati a questo 25º torneo, le nostre nozze d’argento – ha poi aggiunto Fabio Salvo, figlio di Franco Salvo, uno dei primi ideatori del Torneo Spensley in cui “realizzò il sogno di coniugare le sue grandi passioni per il calcio e per l’insegnamento ai giovani dei valori fondamentali dello sport”. “Abbiamo saltato un anno ma siamo ancora qua, per raggiungere questo traguardo in occasione del 125° compleanno del Genoa. Era un obbligo morale nei confronti di chi ha lanciato questo torneo”. 

“Ci saranno modifiche rispetto agli ultimi anni. Avremo 45 partite in tre giorni e speriamo di avere sempre maggiore visibilità per ottenere gli obiettivi anche per l’anno successivo.  L’internazionalità è rimasta col Galles (da cui arriveranno i Mumbles Rangers, ndr). Per il crollo del Ponte Morandi, abbiamo destinato un girone a Ceriale per evitare a squadre come Albissola o Savona per un giorno e mezzo di venire verso Genova”. 

IL PROGRAMMA DEL TORNEO SPENSLEY – Le partite si disputeranno tra giovedì 6 e domenica 9 settembre. Ogni squadra delle 16 partecipanti giocherà almeno quattro partite, compreso un ottavo di finale, ma avrà la possibilità di continuare il proprio percorso nel “Memorial Piccardo”, giunto alla sua quarta edizione, disputandone così fino ad un minimo di cinque e un massimo di sette. Le otto squadre eliminate agli ottavi, infatti, parteciperanno al Memorial dando vita a un mini-tabellone con quarti di finale, semifinale e gara conclusiva. La finale del Torneo Spensley si terrà domenica 9 settembre (ore 10,30) sui campi del Ligorna. Un’ora prima, invece, la finale del Memorial Piccardo, sempre sui campi della Ligorna. 

Il torneo si svolgerà fra i campi di gioco Ligorna, Ca’ de Rissi, XXV Aprile (Arenzano) e Sanguineti (Genova Quarto), oltre al campo di Ceriale per venire incontro alle formazioni che giungeranno da Ponente. Le squadre che prenderanno parte al torneo saranno, oltre ai gallesi dei Mumbles Rangers, le 15 italiane Ligorna, Genoa CFC, USD Lavagnese 1919, ASD Genova Calcio, ASD Arenzano, ASD Albissola 2010, Savona, ASD Ceriale Progetto Calcio, ASD Athletic Club Liberi, Polisports Pieve Ligure, ASD James, ASD Campomorone Sant’Olcese, US Angelo Baiardo, SC Molassana Boero e Sestrese 1919. Da cinque anni di fila è il Genoa a vincere la competizione.

LA STORIA DEL TORNEO SPENSLEY – Il torneo Internazionale James Spensley nasce nel 1993 in occasione del centenario della società Genoa CFC. Nato inizialmente come un evento sportivo per festeggiare questo avvenimento per la prima volta in Italia dall’idea di alcuni storici tifosi rossoblù, ha segnato nel tempo una tappa importantissima nel panorama calcistico genovese e non solo. Tante sono state le squadre provenienti dall’estero che hanno portato in giro per il mondo la fede genoana. Formazioni provenienti da Slovenia, Slovacchia, Serbia, Romania, Spagna, Francia, Finlandia, Olanda, Giordania/Israele, Usa, Svizzera, Russia.

Ogni anno, grazie all’appoggio di tanto volontari, sponsor, Endas, la società Genoa CFC, la Regione Liguria e tanti altri enti pubblici e privati, questo torneo viene riproposto al grido di “chi gioca lealmente, è sempre vincente“. Proprio grazie a questi bambini che noi ogni anno ce la mettiamo davvero tutta per regalare loro un esperienza unica.

Con la scomparsa dello storico tifoso Pippo Spagnolo, ad iniziare dalla XXII edizione, l’organizzazione del Torneo ha deciso di conferire a suo nome il trofeo per il primo classificato, mantenendo anche, proprio come aveva voluto il mitico Pippo, il nome del suo caro amico nonchè storico medico sociale del Genoa CFC Giuseppe Piccardo. Inoltre si è deciso di creare in ricordo di un altro storico tifoso e ideatore del torneo il memorial “Franco Salvo”, per dare maggior spazio anche alle squadre eliminate dalla prima fase a gironi.

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Servizio a cura di: Alessio Semino e Lorenzo Semino