Mario Pasalic è il centrocampista chiamato a sostituire, se non nello scacchiere tattico quantomeno nello spessore, l’approdo di Bryan Cristante alla Roma di Eusebio Di Francesco. Gian Piero Gasperini si è trovato in casa un giocatore di caratura europea, non ancora al meglio della condizione e per questo tenuto in ghiaccio nella prima doppia sfida internazionale contro i bosniaci del Sarajevo.

“Pasalic non è ancora in grado di giocare dall’inizio, anche se stavolta è disponibile” ha dichiarato il tecnico dell’Atalanta a poche ore dalla sfida di questo pomeriggio contro l’Hapoel Haifa, sfida in cui potrebbe trovare spazio a gara in corso. Cosa a cui è particolarmente abituato ormai da tempo. Proprio Pasalic, nell’ultima stagione, ha vissuto in prima persona la cavalcata dello Spartak Mosca di Massimo Carrera, che da campione uscente in Russian Premier League non è riuscito a ripetersi conquistandosi il terzo posto in campionato e la semifinale di coppa nazionale. L’esordio arriva ad una settimana dall’ingaggio, il classe 1995 ritrova la maglia della Croazia per un’amichevole primaverile contro il Messico salvo poi venire escluso dalla lista dei 23 convocati per il Mondiale. Una competizione che, vista la stagione trascorsa sotto il Cremlino, avrebbe avuto il sapore di casa.

TUTTOCAMPISTA – Notoriamente apprezzato dai tifosi del Milan per una gamba invidiabile e l’abilità negli inserimenti, in Russia ha giocato per larghi tratti di stagione il ruolo di interno di centrocampo, tanto deciso in fase difensiva quanto abile a servire il compagno di viaggio Luiz Adriano (secondo miglior marcatore del campionato a fine stagione) al centro dell’attacco. Molti ingressi a partita in corso, marcature efficaci (come quella sul funambolo Golovin nella sfida contro il CSKA) e qualche occasione da mezz’ala rendono Mario Pasalic un elemento potenzialmente scoppiettante nel 3 4 3 di marca gasperiniana.

La Dea alle ore 18 scende in campo contro l’Hapoel Haifa e con il centrocampista croato solamente in panchina, ancora in attesa della condizione giusta per cominciare a pedalare in nerazzurro. Conosce la Serie A, è reduce da una campagna in Russia e potrà diventare un calciatore dell’Atalanta per 15 milioni di euro al termine della stagione: altri tre buoni motivi per seguire la stella nata nel Chelsea ma cresciuta in giro per l’Europa. E dalle parti di Fulham Broadway, non è una novità. Voglia di riscatto, diritto di riscatto.

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