Una data da incorniciare quella del 3 maggio 2018, data in cui il Museo e la Fondazione Genoa, che ha prelevato e restaurato il trofeo dalla lontana Miami, hanno restituito ad una teca e al tifo genoano la Challenge Cup, altrimenti conosciuta come Coppa D’Onore o Duca degli Abruzzi. Si tratta del primo trofeo che venne assegnato ad una squadra italiana vincitrice di un scudetto. A fare da conduttore della cerimonia Tonino Bettanini, che svolgendo funzioni di connessione e coordinamento fra la comunicazione del Genoa e la città ha presentato un momento chiave nella riscoperta e conservazione della storia del Club più Antico d’Italia: quello del disvelamento della Challenge Cup, primo trofeo del calcio italiano.

Dopo il suo saluto e quello di Giorgio Guerello, ecco proiettato sullo schermo un video illustrativo dei lavori e dei viaggi che hanno portato all’acquisizione, da Miami, del prestigioso trofeo.  E poi ancora i saluti di Stefano Balleari, vicesindaco; di  Elisa Serafini, assessore al Marketing Territoriale, Cultura e Politiche Giovanili; di Ilaria Cavo, assessore regionale alla Comunicazione e alle Politiche Giovanili e Culturali con delega allo Sport. Oltre che quelli di Serena Bertolucci, direttrice di Palazzo Reale che già a più riprese ha lavorato a braccetto con Fondazione Genoa e club rossoblu.

A chiudere il giro di dichiarazioni prima che la coppa potesse essere svelata al pubblico sono arrivate le dichiarazioni Alessandro Zarbano, amministratore delegato del Genoa. “Colgo questa occasione per ringraziare in particolare modo la Fondazione per una sinergia che è migliorata col Genoa. Ne beneficiano tutti, noi, i tifosi, i genovesi. Sarà una casualità, ma il fatto che sia stata ritrovata questa coppa a distanza di tantissimo anni cade nell’anno del 125º anno di storia del Genoa. Prendiamola come benedizione per altri 125 anni”. 

LE PAROLE DI GIANNI BLONDET E GIORGIO GUERELLO

LE PAROLE DELL’ASSESSORE REGIONALE ILARIA CAVO