Un muro viola ha accompagnato il feretro con la salma di Davide Astori per un ultimo commovente e commosso saluto da parte di familiari, colleghi e tutto il mondo dello sport.

In una mattinata molto lunga, fra gli innumerevoli momenti su cui porre l’accento spiccano senza dubbio il cordone di bambini alle porte d’ingresso della Basilica di Santa Croce, il lungo applauso riservato a Gian Piero Ventura e alla delegazione juventina arrivata in una città da sempre sportivamente rivale, così come l’omelìa di cardinal Bertori terminata con la parola amore («La morte di Davide ci richiama a una maggiore umiltà, a tanta gratitudine, a quel senso del limite che spesso manca in questo tempo di superbia»), le parole del fratello Marco («Non ci sono tante parole: gli rimproveravo sempre che quando facevano le interviste diceva le stesse cose, oggi farò la stessa cosa anche io») e la lettera di commiato portata sull’altare da Milan Badelj («Caro Davide, prendo io la parola a nome di tutti i Viola. Inizio dal significato del tuo nome: significa amato, eletto. E questo, vedendo tutte le persone accorse quest’oggi, è davvero il tuo nome […] Tu non sei come tutti gli altri, tu hai sempre parlato con il cuore, il dono della lingua universale tipico degli eletti. Tua madre e tuo padre devono sapere di non aver sbagliato di una virgola con te, il miglior compagno di squadra che si possa mai sperare di avere. Tu, designer di fama mondiale e calciatore nel tempo libero, tu sei il calcio: quello puro dei bambini. […] Al mattino, quando entravi nella stanza della fisioterapia, eri sempre il primo ad accendere la luce. Tu per noi sei proprio questo: luce»), una lettera scritta quasi totalmente al tempo presente. “Compito di tutti sarà raccontare a principessa vittoria chi sia stato Davide: un uomo con la U maiuscola”, ricorderà il giocatore croato, nell’unica riflessione proiettata verso il futuro.

La piazza, gremita e silenziosa, è stata ringraziata dalla stessa famiglia Astori, che ha evidentemente apprezzato i tanti attestati di stima arrivati negli ultimi giorni, “nel rispetto della sensibilità” e di un funerale non aperto alle telecamere. Presente a Firenze, come anticipato nella giornata di ieri, anche una delegazione di Sampdoria e Genoa: i rossoblù Perin, Perinetti, Zarbano, Rossettini, Bertolacci e Giuseppe Rossi hanno assistito alle esequie del “capitano”, come è stato ricordato più volte dal mare di folla accorso per un ultimo saluto in questo triste Giovedì 8 Marzo.

DAVIDE VALE PIU’ DI UNA VITTORIA – Di seguito le dichiarazioni di Giorgio Chiellini – presente anche questa mattina insieme a Gigi Buffon, Barzagli, De Sciglio, Rugani, Marchisio, Pjanic, Allegri, Pessotto, Landucci, Folletti e al grande ex Federico Bernardeschi – al termine della partita contro il Tottenham. Il difensore bianconero ha risposto allo stesso modo anche ai colleghi inglesi.