A 10 giorni dal commissariamento della FIGC e della Lega calcio abbiamo capito – o abbiamo un’idea chiara – che sarà più facile per il Commissario Fabbricini e i suoi vice fare fatti concreti che per Malagò in Lega.

Le aree d’intervento sono state delineate dal Commissario FIGC in varie interviste. Tutto confermato da Costacurta a Sky: ridurre le squadre professionistiche e Serie A 18 squadre; limitare il numero degli extra comunitari; introdurre le seconde squadre; riordinare la giustizia sportiva; individuare e nominare per giugno il nuovo Ct azzurro; ridurre i tempi del calciomercato (quello di gennaio è inutile: meglio uno concreto e unico tra ottobre e novembre se c’è da rimediare. Quando arrivano a fine gennaio chi dovrebbe risollevare le squadre ci mette del tempo prima di entrare nel gioco).

Noi di Buoncalcioatutti abbiamo un altro pallino: far giocare la Coppa Italia  per  6/11 dai calciatori italiani, tutto condito con un altro sorteggio per non conoscere già a chi si giocherà semifinali e finale e rimpolpare qualche cassa vuota di società.

Manderemo una email in Federazione Giuoco Calcio, anche se siamo consapevoli che conterà come il 2 di picche quando il seme in gioco è di cuori. Tutto viene anche alimentato perché ieri mattina abbiamo visto, non perdendo tempo, la Finale tra Marocco e Nigeria dell’Africa Nations Championship giocata da tutti calciatori militanti nel Continente Africano. Gli occhi erano puntati su El Yamiq, documentato ieri sera, ma si sono visti altri profili interessanti di calciatori.

Riforme e obiettivi che dovrebbero essere condivisi da tutti e in particolare dall’associazione italiana calciatori. Il tempo dirà se il calcio italiano continuerà d essere una farsa continua. Il Grande problema non sarà di Fabbricini e gli altri ma di Malagò nel cercare di normalizzare la Lega di Serie A: un ostacolo non solo per FIGC ma anche una bomba per il sistema calcio.

Il cammino dei commissari di FIGC e Lega è stimolante e difficile: per poter concretizzare gli obiettivi meglio ripetere che sarà fondamentale cambiare ed indirizzare e gestire la Serie A. Problema che potrebbe essere più facile se a giorni tutti i Presidenti avranno a disposizione un altro bancomat di diritti TV. Si continua a leggere che il calcio italiano è all’anno zero.

I Commissari e sub Commissari per la FIGC saranno:

  • Fabbricini segretario generale del Coni, 72 anni e da più di un ventennio in CONI;
  • Angelo Clarizia, uomo FIGC da tempo come Giudice della Federcalcio, avvocato che si dovrà occupare dello Statuto;
  • Billy Costacurta in campo dal 1987 al 2007;

Per la LEGA ci saranno Malagò, Presidente del Coni, e Paolo Nicoletti, avvocato già sub commissario della FIGC che dovrà coordinare tutta la macchina delle riforme. Poi ancora Bernardo Corradi, in campo dal 1993 al 2009.

Tutti questi nomi non sono all’anno zero se non si dimenticheranno che la crisi del calcio italiano è nata con Calciopoli del 2005, nascosta dalla vittoria del Mundial Tedesco, e se avranno capito che né Lega né FIGC in 12 anni sono riuscite a darsi Presidenti per colpa delle lotte intestine che hanno impedito ogni forma di rinascita del calcio italiano. Colpa del business e gli interessi  che tante volte non hanno  coinciso.

Passando dalle parole ai fatti non ci sarà più da vergognarsi, altrimenti sarà come sempre una iperbole: la lente d’ingrandimento del calcio italiano solamente del pensiero.

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