Preziosi resta al timone del Genoa. Si aspettava il comunicato ufficiale prima di dare l’annuncio. Probabilmente non arriverà perché non sarà congiunto. Bisognerà a questo punto lavare i panni della trattativa, per il bene del Genoa, in silenzio come farebbero i pesci, per non continuare ad alimentare deleteri teatrini intorno al club più antico d’Italia e finire per interessarsi dei fastidi degli altri al solo scopo di dimenticare i propri.

La voglia di rivincita del Joker dovrà essere la molla per far continuare il viaggio del Vecchio Balordo in Serie A. Il Presidente deve dare una svolta a tutta la società, e non solo sul campo: cancelli l’impressione generale di un Vecchio Balordo affidato solamente alla volontà di chi ci lavora con la mano destra che non sa quello che fa la sinistra.

L’esperienza di Preziosi nel mondo del calcio permette di considerare quella follia che abbiamo già abbracciato come una vecchia e non desiderabile conoscente.

Ieri si è conclusa la trattativa delle parole. Trattativa già difficile in partenza proprio per via di questo approccio. Trattativa per la vendita di una società mai vista così articolata, così presente sui giornali, non solo su quelli finanziari. Trattativa che si rifugiava in presunti comunicati congiunti, che veniva alimentata ogni giorno da telefonate ai cronisti per alimentare disagio nelle controparti. Le parole, chiunque le pronunciasse, hanno sempre fatto un effetto in bocca e un altro negli orecchi.

Trattativa con tante spine che la SRI Group doveva probabilmente concludere prima, nel bene o nel male, magari già nel giugno scorso, per salvaguardare la rosa genoana. Tante le speranze svanite in entrambi i gruppi coinvolti nella vendita del Vecchio Balordo, che vivevano regolarmente una buona colazione ma una cattiva cena viste le posizioni che cambiavano costantemente, con i cavalli di Troia mediatici pronti, giustamente, ad alimentarle.

Adesso l’obiettivo di tutti, non solo sul prato verde, sarà quello di uscire dalle secche della classifica, già da domani sera contro il Bologna: conta solo vincere, come scritto nell’editoriale di circa un’ora fa (clicca qui per leggerlo).

NON MOLLO, NON MOLLO, NON MOLLO. Un “non mollo” gridato tanti anni fa e ora tutto da riconquistare.