Chiamata alle armi per il Real Madrid, prove di fuga per Paris Saint-Germain e Borussia Dortmund, in Premier League il solito corri corri in cerca del titolo. Cosa ci ha detto il week-end di calcio internazionale?

Le due di Manchester vincono e restano in vetta: il City senza problemi sul Crystal Palace in caduta libera, lo United a fatica, Guardiola sul velluto, Mourinho espulso in una gara durissima contro il Southampton.

West Ham e Leicester inguaiate da Tottenham e Liverpool, nonostante due gare tiratissime e ricche di reti: 2-3 per gli Spurs, 3-4 per i Reds, ora la classifica – che vede Hammers e Foxes al 17° e 18° posto con 4 punti – preoccupa eccome.

Vince a fatica l’Everton, che rialza la testa portandosi a 7 punti in 6 gare dopo un periodo pieno di amare sorprese e grandi delusioni a ripetizione. Swansea e Stoke spendono ma non convincono abbastanza: pochi 5 punti conquistati, con i gallesi che perdono in casa per mano del Watford ed i Potters spazzati via in esilità dal Chelsea di Conte. Tripletta di Alvaro Morata al Britannia Stadium, 0-4 per i Blues che si confermano terza forza del campionato cancellando gli spettri dopo la sconfitta casalinga nella prima giornata di campionato.

Il Watford vola e si appaia al Liverpool in zona Europa League, l’Arsenal si porta invece a casa il Monday Night grazie a una doppietta di Lacazette a sentenziare il West Bromwich. L’eterno centrocampista Gareth Barry (passato nell’Aston Villa, Manchester City ed Everton prima della parentesi al WBA) supera il record di 632 presenze in Premier League detenuto fino a ieri sera dalla leggenda gallese Ryan Giggs; festeggiato da tutti, ma proprio tutti.

https://twitter.com/Arsenal/status/912434637783339010

Se il Real Madrid grazie a una doppietta di Dani Ceballos ha lasciato a 0 punti l’Alaves conquistando una vittoria risicata ma rinvigorente, la vera notizia del week-end è però l’esonero di Fran Escribà dal ruolo di allenatore del Villarreal. Decisiva la sconfitta pesantissima in casa del Getafe per 4 reti a 0, squadra affidata all’uomo di casa Javi Calleja. Cambio in panchina anche per l’Alaves sconfitto dai Galacticos: è Gianni De Biasi (che torna in Spagna dopo l’esperienza con il Levante) l’uomo che sostituirà Zubeldìa.

https://twitter.com/Alaves/status/912391267845160960

Atletico Madrid senza indugi contro il Siviglia, fermato sul più bello da una squadra che – citando il Cholo Simeone – ha solamente tratto benefici dal blocco del mercato fino a Gennaio 2018. Sugli spalti del nuovissimo e modernissimo Wanda Metropolitano hanna assistito alla partita due futuri assi nella manica dei Colchoneros: l’ex andaluso Vitolo e il bomber dei sogni Diego Costa.  Pareggio pirotecnico e primi punti per il Màlaga, che fa 3-3 con un Athletic Bilbao ancora imbrigliato a metà classifica nonostante la solita squadra promettente e ben strutturata. Da una parte è inafferrabile Iñaki Williams, dall’altra Diego Rolán, ma il risultato lascia l’amaro in bocca a tutti.

Un super Valencia porta a casa la vittoria anche sul difficilissimo campo della Real Sociedad, che perde punti importanti dopo un avvio in quinta. Decide ancora una volta la zampata di Simone Zaza, che sale al 2° posto in classifica marcatori dietro il marziano Leo Messi anche grazie ad un assist ai limiti della fisica di Guedes. L’argentino del Barcellona invece non segna nello 0-3 contro il Girona (due autoreti e un gol di Suarez) ma resta in vetta a quota 9 marcature. Marcato a uomo dal giovanissimo Pablo Maffeo, durante la partita sussurrerà nell’orecchio del terzino in prestito dal Manchester City domande ed altrettanti complimenti. Proprio il 20enne, al termine della partita, preferirà scambiare la maglia con ter Stegen rifiutando la 10 di Messi per rispettare la promessa fatta ad un amico. Ottima prestazione a parte, anche la personalità non manca.

Restando a Barcellona, l’Espanyol distrugge il Deportivo La Coruna con un 4-1 fulminante, vittorie esterne di diversa caratura per la sorpresa Leganés ed un Celta Vigo in ripresa: i primi portano a casa uno 0-2 nelle Canarie, i secondi sbancano Eibar e il Municipal de Ipurua con un sonorissimo 0-4 nel segno di Pione Sisto e del gioco corale. Dimissioni per il tecnico del Las Palmas Manolo Marquez, poco soddisfatto del 15° posto della squadra e “costretto” a fare ammenda per gli scarsi risultati.

Tutto apertissimo, campionato variegato. Il Borussia Dortmund interrompe la striscia clamorosa di oltre 515 minuti senza subire reti, ma lo fa nella maniera meno dolorosa possibile: 6-1 nel derby sul Monchengladbach, il gol della bandiera può macchiare un record ma non cambia la sostanza. 16 punti in campionato, 3 più del Bayern che viene clamorosamente rimontato in casa dal Wolfsburg. Decisiva una papera colossale di Ulreich, non a caso riserva di Manuel Neuer, costretto a star fuori almeno fino al nuovo anno per un problema alla mano.

L’Hoffenheim ferma ancora lo Schalke di Tedesco piazzandosi nuovamente al 2° posto, bene anche il Red Bull Lipsia, rinasce il Bayer Leverkusen con un sonoro 3-0 sull’Amburgo, ancora una volta in picchiata verso i bassifondi della classifica. Le ultime tre della classe pareggiano senza segnare reti, ma il risultato più importante lo ottiene il Colonia, capace di strappare un pareggio all’Hannover, sorpresa di inizio campionato. Primo punto, preziosissimo, per la squadra di Peter Stoger che si appresta alla 2a giornata di Europa League.

Tranquillità? No, grazie. Quando tutto sembrava ben avviato verso un copione già scritturato, ecco che arrivano le prime sorprese. Il Paris Saint-Germain pareggia a Montpellier e vede così avvicinarsi il Monaco, pronto a rispondere presente con un’imponente vittoria sul Lille di Bielsa: 0-4 al Pierre-Mauroy, 5 punti in 7 partite contro i 18 conquistati dai monegaschi, al Loco è stata tuttavia confermata la fiducia in maniera ufficiale dai dirigenti del club.

UN MILIONE SE NON BATTI I RIGORI – Il club parigino avrebbe offerto una cifra vicina al milione di euro a Edinson Cavani per convincerlo a lasciare i calci di rigore al nuovo compagno di reparto e di bonus Neymar Jr.

Il Nizza fermato in casa dall’Angers nonostante le reti di Balotelli, stesso risultato di 2 a 2 anche fra Rennes e Saint-Etienne, 4° con 14 punti in classifica. Perde l’appuntamento con la risalita verso la vetta anche il Lione, recuperato in casa dal Digione. Incubo per il Metz, che perde all’ultimo minuto fra le mura amiche contro il Troyes.

Volano il Nantes di Claudio Ranieri, con scene di giubilo e grande festa nello spogliatoio, insieme a Bordeaux e Marsiglia: i momenti di défaillance sono definitivamente superati?

Riproduzione riservata ©

https://twitter.com/FCNantes/status/912233217721331713