Dopo Savona-Genoa, indipendentemente dal risultato, solo delle considerazioni dopo l’ampia cronaca di ieri e l’intervista a Galabinov (clicca qui per rileggerla). Giusto fare esperimenti in questa fase embrionale della stagione e giusto far giocare tutti, anche perché i più ambiziosi possono mettersi in mostra non solo con Juric ma persino con il loro futuro in sede di calciomercato.

Il Genoa degli anni 2000, con Omeonga e Salcedo, ha fretta di arrivare e qualcuno si è fatto prendere dalla foga del momento ed è stato portato a strafare. Il Genoa in questo momento anche per via delle vicissitudini societarie e della voglia di salvarsi cercherà di  modellare il carattere dei giovani calciatori, dove devono acquisire più personalità, dove più tecnica e tempi di gioco per avere un avvenire davanti.

Juric è come un papà per Omeonga e Salcedo. Li cura nei minimi particolari: ieri nell’intervallo di Savona-Genoa il Pirata ha avvicinato Salcedo, il più giovane in ritiro con una squadra di Serie A, reo di aver battuto male a rete due palloni facili, e gli ha insegnato  la postura per controllare meglio il pallone facendogli vedere la posizione del corpo.

Juric, oltre riaccendere l’entusiasmo della Lanterna rossoblu e i cori della Nord esportata a Savona grazie a più di 1000 Genoani presenti al Bacigalupo, a fine partita avrà guardato spesso il cellullare aspettando le telefonate di Preziosi. Vorrebbe togliere alla svelta dallo spogliatoio del Grifone il cartello “lavori in corso“ soprattutto in difesa, nella fase di ripartenza dell’azione, dove il lancio in profondità dei difensori non va spesso a buon fine  e si spreca il buon giro pallone che parte da Lamanna.

Quando tutto ciò è andato a buon fine il Grifone ha bucato la difesa savonese, mal piazzata, anche grazie al gioco di Galabinov che migliora gara dopo gara, negli scatti tattici al Bacigalupo fatti contro gli avversari e non contro le sagome. Galabinov è una bella sorpresa non tanto per i gol: sembra di vedere Budimir di due anni fa a Crotone.

Izzo è sempre Izzo, l’unico ad uscire dall’area di rigore con il pallone e creare superiorità. L’uomo di Scampia sta cercando in segreto di fare tutto quello che gli è possibile per ottenere lo sconto di un mese dalla Giustizia Sportiva: manna calcistica  per il Genoa il suo rientro a settembre  dopo la sosta per la nazionale.

Foto TanoPress

Il mercato in movimento deve migliorare il Genoa e ci sono le possibilità. Dopo le gare giocate potrebbe bastare solo un difensore dai piedi educati. Cambiare per cambiare o per insegnare ad altri il lavoro e il gioco di Juric, allora meglio soppesare il materiale a disposizione. A meno che non chi arriva non sia di qualità veramente superiore.

La gara con il Savona è stata ad ogni modo un momento di valutazioni, un compito che non si poteva sbagliare anche da parte di quelli che sono sull’uscio di Pegli. Su Centurion ancora non ho  espresso nessun giudizio. Non è ancora un top player, ma in campo se non sarà indolente come qualche volta gli succede nella vita può diventare un calciatore che sposta gli equilibri.

Il Genoa che partirà per Bardonecchia – penso quasi a malincuore conoscendo un pochino Juric che deve abbandonare le strutture del Pio – non si farà condizionare dai giudizi esterni, e non solo sul terreno di gioco. Tutti dovranno essere focalizzati esclusivamente sul lavoro, l’unico modo secondo Juric per essere preparati alla prossima stagione. Per questo motivo la parola d’ordine anche il Val Susa sarà “disponibilità al sacrificio al lavoro” e “supportare e sopportare i lavori pesanti”.

Ieri allenamento al mattino, partita alla sera e al termine alle 22, mentre tutti erano sotto le docce, allunghi su allunghi per coloro che non avevano giocato o erano subentrati dopo 70’ di gioco. Gran lavoro attraverso il quale passeranno le future fortune del Vecchio Balordo, dove il lavoro di gruppo sarà superiore alle soddisfazioni dei singoli e dove tutti dovranno sentirsi parte del progetto perché il Genoa deve essere pronto al via del campionato.

A questo punto della stagione più che vivisezionare le partite del calcio estivo bisogna essere bravi ad ascoltare i campanelli d’allarme: Juric qualcuno lo ha suonato, non sappiamo se è stato ascoltato e avuto risposte preziose. Un importante sonaglio al collo del Grifone è stato messo paradossalmente dallo “Special Normal” Ranieri al termine di Nantes-Genoa: «Forse è più importante che si definisca la situazione della società. È in corso questa cessione difficile da parte di Preziosi: se fossi un tifoso mi augurerei che la situazione si chiarisca al più presto possibile e che se c’è qualcuno che deve subentrare allora subentri al più presto, perché il campionato è alle porte e bisogna programmare. Anzi, si rischia di essere in ritardo». Non solo sul calciomercato c’è tempo un mese, ma anche sul futuro organizzativo e dirigenziale.