In questi giorni si parla solo di calciomercato e poco di arbitri non vedendoli con il fischietto in bocca, invece l’Aia (Associazione Italiana Arbitri) ha già messo in cantiere e online il Regolamento del gioco del calcio del campionato 2017/2018.

I legislatori dell’Ifab ogni anno aggiungono postille ad ogni regola del gioco del calcio. Secondo loro si tratta di chiarimenti e precisazioni atti ad assicurare una sempre maggiore univocità interpretativa, ovvero sia una chimera da parte dei direttori di gara in ogni gara che sia sotto l’egida della FIGC.

Le regole del calcio sono 17, ma quelle che determinano risultati e discussioni sono principalmente la Regola 11, quella del Fuorigioco, e la numero 12, quella su falli e scorrettezze. Per tale motivo per chi volesse aggiornarsi deve andare sul sito dell’Aia e scaricarsi il Regolamento aggiornato per il prossimo campionato. Avremmo voluto pubblicare la guida pratica delle due regole ma essendo assai lunghe abbiamo preferito non tediarvi sotto gli ombrelloni.

In poche parole, la commissione arbitri che nel prossimo campionato designerà i fischietti alla Can A (Serie A) sarà composta dal responsabile Nicola Rizzoli e dai componenti Gabriele Gava e Andrea Stefani, designatore degli assistenti. Gli arbitri a disposizione di Rizzoli saranno 22, gli assistenti 41.

Finita l’era dei giudici di porta che per 5 anni hanno ballato sulle linee di fondo campo. L’idea di Platini e Paolo Casarin di non mettere la moviola in campo è naufragata malamente. La percezione che gli occhi umani, 12 per partita, potessero risolvere tutto non ha prodotto risultati. Fra l’altro la goal line del trafficone Blatter ha affossato del tutto la voglia di padronanza dell’ultima parola sul gol  da parte dei direttori di gara.

L’AIA italiana con Nicchi al timone aveva nel frattempo affossato del tutto l’idea di una nomina paritaria di 5° e 6° addizionale: da una parte un arbitro di A, dall’altra uno sconosciuto, con il numero uno in campo che decideva sempre tutto. Unica eccezione la decisione del gol/non gol comunicato con la vibrazione dell’orologio: designazioni da rimborsi spese.

Con la VAR di prossimo impiego usciranno gli addizionali dai terreni di gioco. Nessuno si illuda che la FIGC risparmi però il milione e mezzo di euro a stagione di rimborsi. Gli addizionali, sempre arbitri, si muoveranno dalla Sicilia al Friuli e viceversa con le stesse modalità. Vedremo poi se la VAR stessa porterà un minor numero di quelle tante polemiche viste in televisione e sui giornali, dove si è interpretato il regolamento del gioco calcio geograficamente per quanto riguarda la moviola.

Come nel calcio giocato le parole spazio e tempo dovranno trovare tra arbitri assistenti e Var la scelta corretta, ma negli esperimenti della Var del recente passato non è sembrato. Una raccomandazione a Rizzoli: non faccia credere che gli arbitri migliori siano quelli che fischiano meno. Se non c’è un vantaggio chiaro, consistente, indubbio bisogna fischiare e prendere il provvedimento disciplinare.

Nicchi non reciti sui numeri dei falli fischiati meno. Il calcio ha delle regole e bisogna rispettarle in modo uniforme da parte di tutti e senza pregiudizi nei confronti di nessuno  sul terreno di gioco.