Ciò che non fecero i barbari, lo fecero i Barberini”. Lo ritrovarono scritto una mattina sulla statua di Pasquino, a Roma, dove era diventata usanza apporre messaggi anonimi contro l’èlite romana e la classe dirigente. Da lì il nome “pasquinate” a indicare messaggi anonimi rivolti a qualche altro soggetto.

Premessa d’obbligo a quanto segue: noi siamo per il bene della causa rossoblu. Se adesso arrivasse qualcuno in grado di rilevare il Genoa da Preziosi e continuasse a far navigare il Genoa in Serie A, non farebbe nessuna differenza.

Evidentemente però gli striscioni di questi ultimi due giorni, comparsi nei pressi del WTC e sulle grate delle tribune del “Ferraris”, un po’ come le pasquinate, hanno fatto tornare indietro nel tempo. Un po’ a Roma, un po’ alle precedenti contestazioni.

In questo senso, per dovere di cronaca, va detto che sarebbe sempre meglio che gli striscioni fossero firmati, non anonimi, perché almeno si saprebbe chi porta avanti una contestazione. Ma il punto è un altro: c’è realmente qualche offerta da portare sul tavolo dell’attuale presidente rossoblu?

Il Presidente rossoblu, così come tutta la sua famiglia, ha già spiegato di voler lasciare Genova e il Genoa, ma resta il fatto che vuole farlo lasciando il Grifone in buone mani.