Il CIES Football Observatory, quando si fa sentire, non risulta mai banale. Anche oggi, con la sua 186° indagine ufficiale dal titolo “Money & Success”, ha proposto ai suoi lettori un’interessante serie di classifiche relative al confronto tra le spese fatte da ciascuna squadra prima di inizio campionato e l’attuale numero di punti conquistati, con relativo piazzamento. Il lavoro svolto dal CIES (clicca qui per accedere al loro sito e all’indagine di riferimento) si focalizza sui cinque maggiori campionati europei e viene introdotto da quanto segue:

La pubblicazione settimanale n. 186 del CIES Football Observatory analizza i risultati dei club dei 5 maggiori campionati in relazione alla spesa in sede di calciomercato per ingaggiare i giocatori schierati durante la stagione 2016/17. Si è rilevata una positiva e significativa relazione tra gli importi pagati e i punti a partita in tutte le competizioni sondaggiate. Ciò conferma il forte legame tra denaro e successo sportivo“.

Attraverso lo stesso comunicato del CIES si apprende che “tre squadre hanno prodotto risultati migliori rispetto a quanto gli investimenti fatti sul mercato avessero fatto presumere: West Bromwich Albion (+10), Atalanta (+10) e Friburgo (+9)”. Viene anche sottolineato come “i gap più rilevanti nella Ligue 1 francese siano stati registrati da Nantes e Nizza“, mentre “Eibar e Alavès si trovano in cima alla classifica per la Liga spagnola“.

Il club che più si allontana per basso rendimento rispetto alle spese per tesserare calciatori è il Wolfsburg. Anche i risultati ottenuti da Valencia, Bayer Leverkusen, Amburgo e Sunderland sono stati nettamente insoddisfacenti. Stesso discorso si potrà fare per il Bastia in Francia come per Inter e Palermo in Italia“.

Prima di proporvi la classifica relativa alla Serie A, che trovate in fondo all’articolo, vorremmo sottolineare come il Genoa, che per spese fatte in sede di calciomercato (che il CIES quantifica in 42 milioni di euro, ndr) risulterebbe 13°, si trovi esattamente nella stessa posizione in cui attualmente si trova in campionato, ovvero sia al 16° posto. Il suo gap, frutto della sottrazione tra la posizione attuale e quella stimata in relazione alle spese fatte, risulta essere -3.

Gli altri “meno tre” sparsi per l’Europa, eccezion fatta per quello del Bologna in Serie A, sono quelli di Celta Vigo e Granada in Spagna; Mainz e Borussia Moenchengaldbach in Germania; Marsiglia in Francia. Nessun -3 invece in Premier League.

Il peggior rendimento nel campionato nostrano lo stanno avendo Palermo e Inter, entrambe a -5 penalizzate da spese molto differenti (301 milioni nerazzurri contro i 41 rosanero) e da classifiche deficitarie. Si tenga conto che l’Inter, per transfer expenditure, risultava seconda solamente alla Juventus (411 milioni).

Stupiscono invece i risultati della sopra citata Atalanta (+10), ma anche quelli di Chievo e Cagliari. Specialmente gli isolani, al sedicesimo posto per esborsi da calciomercato, si ritrovano ben quattro posizioni sopra rispetto alle aspettative e già questa mattina, nell’editoriale, abbiamo fatto i complimenti alla società sarda e ai suoi addetti ai lavori per il lavoro svolto. Anche il Crotone può festeggiare appaiato alle due formazioni della Capitale e all’Empoli, che tra mille difficoltà viene in qualche modo “incoronato” dal CIES. Deludono poi formazioni come Sassuolo (che ha potuto disporre di moltissimi calciatori, come testimonia anche la statistica sottostante) e Milan.

Si tratta chiaramente di stime, ma senza dubbio l’indagine mette in evidenza in molti casi quali squadre stiano deludendo e quali invece stiano stupendo. In Italia, esattamente come in Inghilterra, Francia e Germania, sono solamente tre le formazioni che rispettano le aspettative e mantengono in equilibrio il rapporto “denaro-successo”. La competizione più bilanciata in questo senso risulta essere invece la Spagna, con addirittura sei formazioni (Las Palmas, Osasuna, Atletico Madrid, Real Sociedad, Sporting Gijòn ed Espanyol) ad essere in linea con le tendenze stimate dal CIES Football Observatory.

Foto tratta dal sito del CIES Football Observatory