Abbiamo raccolto anche il parere di Andrea Ramazzotti, giornalista del Corriere dello Sport, che ha risposto come ormai di consueto alle due domande che caratterizzano la nostra ‘inchiesta’ sul momento negativo del Grifone.

Cosa è successo, da dicembre a oggi, al Genoa?

“Cosa è successo? In primo luogo mi sembra che il Genoa sia una società che per tradizione nelle sessioni di mercato fa diverse operazioni, anche quest’anno a memoria ne ha fatte diverse – Pinilla, Hijlemark, Cataldi, Taarabt – E quando cambi la squadra è più facile incontrare difficoltà. La seconda motivazione invece è figlia della classifica, perché già a fine dicembre erano ben noti i nomi delle 3 che sarebbero retrocesse. Inconsciamente sapere che ci sono 3 squadre destinate alla B può farti tendere ad andare in campo senza il coltello fra i denti ogni domenica. Il terzo motivo è portato dal fatto che qualcosa si è rotto all’interno della squadra con Juric, quindi per il nuovo tecnico Mandorlini entrare con una salvezza già praticamente raggiunta non è facile”.

Come salvare questo finale di campionato?

“Come uscire da questo momento? Capisco che i tifosi vogliano di più, soprattutto dopo le recenti prestazioni e la sconfitta nei due derby, ma un finale di stagione veramente difficile è quello di Crotone, Palermo e Pescara. Il Genoa potrà arrivare a 35-36 punti, ma resterà in serie A. È una stagione progettata male con scelte non felici, come quella del mister per il post Gasperini; con tutto il rispetto per Ivan Juric, non ha fatto quel che doveva fare. Questo Genoa deve darsi un obiettivo – magari 42 punti – per avere nuove motivazioni, ma chiedere qualcosa a questa squadra mi sembra complicato”.