Il primo viaggio della squadra nazionale […] coincise col mio…involontario esordio, e in un ruolo che non ebbi mai più occasione di assumere nella squadra azzurra“. A parlare è Renzo De Vecchi (1894-1967), uno che con il Genoa collezionò 269 presenze. E fu grazie al Vecchio Balordo (e anche al Milan, ndr) che il terzino sinistro scese in campo, all’età di 16 anni, contro i “professori” ungheresi di una scuola calcistica che a quei tempi era la migliore in Europa. Vi proponiamo la cronaca di questa prima sfida tra Ungheria e Italia, giocata a Budapest nel maggio 1910, grazie all’affascinante resoconto dello stesso De Vecchi:

L’onorata povertà era allora la divisa del calciatore […] e il nostro complicato viaggio incominciò pertanto in terza classe, diretti a Venezia, dove avremmo dovuto prendere il piroscafo per Fiume

Quale sia stato il giudizio dei critici internazionali sulla mia prima apparizione in Nazionale, proprio non lo ricordo: comunque credo che la mezz’ala De Vecchi sia stata presto dimenticata“.