Nona giornata di campionato. Prova del nove per Viera: non più un test, ma una verifica che serve a confermare la validità e l’efficacia di quanto messo in campo nelle prime otto giornate, considerate le difficoltà e gli alti e bassi strategici.
Manca la vittoria: i punti raccolti sono tre, le reti realizzate zero al Ferraris — due punti in casa e uno fuori. Punti inferiori rispetto alle buone prestazioni contro le cosiddette big, in particolare fuori casa con Como, Bologna, Napoli e Torino.
La prova del nove dovrà riferirsi a un cambio di strategia per Viera e il suo staff: iniziare una partita con due attaccanti vicini e non uno solo, sempre in balia degli stopper avversari, per evitare di finire le gare con quattro attaccanti nel tentativo di recuperare il risultato.
Nelle otto giornate giocate, la testa ha fatto la differenza contro le squadre della parte destra della classifica, quando il Grifone non è stato chiamato a fare la partita. Con le altre, in particolare al Ferraris, quando c’è da tenere il pallino del gioco, i rossoblù hanno faticato non solo a costruire ma anche a creare occasioni da gol. Si trovano più a loro agio fuori dal Tempio, quando possono aggredire l’avversario.
La Cremonese non farà gioco, ma punterà sulle ripartenze e sui contropiedi, senza dimenticare che delle nove reti realizzate, quattro sono arrivate dai difensori su calci di punizione o corner: Baschirotto e Terracciano.
Occorre un mercoledì da Grifone: sul campo e sugli spalti, sempre presenti, per conquistare la prima vittoria e il primo gol dentro il Tempio. Una sfida per rinascere. Formazione alle ore 19.45.
Godono i grigiorossi per una classifica che non ha le sembianze di una neopromossa: decima posizione, parte sinistra della classifica in compagnia di Lazio e Torino, con 11 punti frutto di 2 vittorie, 5 pareggi e 1 sconfitta. Nove gol fatti e dieci subiti.
Squadra costruita nel rispetto delle idee di Nicola dal direttore sportivo Giacchetta. Giocatori che fanno gruppo, spirito di squadra e con leader in formazione: Baschirotto in difesa, Vardy in attacco, Barbieri sulla corsia laterale e Vandeputte nel mezzo, questi ultimi due protagonisti della risalita in Serie A.
Il 3-5-2 di Nicola prevede blocco basso e ripartenze con accelerazioni e cambi di campo audaci e precisi, pronti a mettere in crisi le squadre più “sfiziose” nel palleggio. Una punta attacca lo spazio, l’altra svaria davanti all’area avversaria. Giocano sempre con due attaccanti: in queste otto giornate non è stata una questione di punte, poiché i palloni più pericolosi sono arrivati spesso dai difensori. A creare le occasioni ci pensa il piede di Vandeputte; sulle corsie laterali, la qualità e la quantità di Barbieri nel contenere e di Zerbin nell’attaccare.
La difesa di Nicola non solo difende, ma sa anche offendere: questo, probabilmente, è uno dei segreti di Didi in questo avvio di stagione esaltante.
L’Atalanta di Juric, nell’ultima gara, pensava che Nicola avrebbe dovuto mettere in campo una “coperta corta” visti gli infortuni muscolari di Pezzella, Grassi, Bondo e Collocolo (tutti in dubbio per stasera contro il Grifone, eccetto Bondo), ai quali potrebbe aggiungersi Zerbin. Invece, Nicola ha rivoluzionato l’assetto tattico con Vandeputte playmaker e Zerbin e Payero a centrocampo.
I lombardi hanno idee chiare, soprattutto quando guadagnano campo: pericolosi sui palloni inattivi e nelle incornate di Baschirotto e Terracciano che arrivano da dietro, oltre ai tiri da fuori di Zerbin e Barbieri.
Nicola, contro tutti gli avversari, ha sempre schierato due prime punte: Vardy (autore del primo gol in campionato contro l’Atalanta, festeggiato con capriole da ragazzino pur avendo 38 anni), Bonazzoli, Sanabria e Sarmiento, utilizzati sfruttando i cinque cambi a disposizione.
La formazione, come di consueto, sarà resa nota un’ora prima dell’inizio della gara.
Arbitra Abisso di Palermo (classe 1985), imprenditore, 106 gare in Serie A. È alla CAN dal 2015, promosso come VMO Var dall’inizio di questa stagione.
Abisso è al centro di un caso segnalato ieri dalla Gazzetta dello Sport: avrebbe dovuto essere sospeso dopo alcune decisioni prese al Var in Milan–Fiorentina, tanto da far dubitare se il designatore Rocchi si confronti con il responsabile nazionale del Var prima delle designazioni. Il palermitano, già in passato, è stato al centro di contestazioni e sospensioni — tutto certificato dall’“Open Var” su Dazn.
Il giudizio su Abisso non deve però tenere conto degli errori passati, ma basarsi su quanto farà stasera.
Con il Genoa: 2 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte. Con il Genoa e con la Cremonese, il fischietto siciliano non dirige dal 2022. Primo assistente Di Giacinto (Teramo), secondo assistente Di Gioia (Nola), quarto uomo Perenzoni (Rovereto), VAR Dionisi (L’Aquila), AVAR Volpi (Arezzo). Diffidati: Østigard, Malinovskyi.









