Al termine della sfida di questo pomeriggio contro il Parma, Jacopo Sbravati, tecnico del Genoa Primavera, ha rilasciato alcune dichiarazioni.
Mister, unn punto importante su un campo molto complicato. Che gara è stata?
“Partiamo dal fatto che partite come queste fanno crescere individualmente i nostri ragazzi.
È stata una partita davvero divertente, sicuramente caratterizzata da alcuni errori tecnici, ma giocata ad un ritmo elevatissimo da entrambi e soprattutto a viso aperto come è giusto che accada in questa categoria.
Faccio i complimenti al Parma ma soprattutto ai nostri ragazzi, perché abbiamo affrontato una squadra veramente forte e che ha tutto per puntare al titolo, molto più vecchia di noi con 7/8 undicesimi fuori quota, fisica e oggi con un paio di elementi scesi dalla prima squadra.
Il primo tempo abbiamo fatto un po’ tutto noi, anche se c’era la percezione che loro avessero supremazia in alcuni duelli, in particolare con i loro giocatori offensivi. Dopo il nostro vantaggio con Joi abbiamo subito un po’ la loro pressione anche se i gol nascono da 2 nostri errori individuali veramente banali. Il merito è stato rimanere in partita con equilibrio dal punto di vista mentale e caratteriale. Nella ripresa invece siamo stati molto più aggressivi e molto più precisi con la palla, questo ci ha consentito di alzare il baricentro e di trovare meritatamente il gol del pari”.
Non avete mai mollato e siete riusciti a trovare il pari anche dopo lo svantaggio, come era avvenuto a Cagliari. Ancora una volta dimostrate maturità e carattere. Forse l’unica nota negativa è la gestione degli ultimi dieci minuti in superiorità numerica, dove c’era la possibilità di far male al Parma…
“Questi ragazzi hanno un’anima forte, difficilmente si abbattono, quando non siamo totalmente centrati dal punto di vista tecnico o tattico compensano con l’atteggiamento e la generosità nelle corse. Condivido che la gestione della superiorità nel finale sia stata troppo frenetica e poco lucida, con più pazienza si sarebbe potuto creare più opportunità per vincerla. Usciamo da Parma con molti spunti, alcuni positivi nella reazione alle difficoltà e con altri dove possiamo lavorare e crescere, tipo la gestione emotiva del finale”.
Avete ormai recuperato Nuredini e riabbracciato Romano dopo il Mondiale Under 20. Davanti sembrate avere davvero tante soluzioni…
“Sono due leader positivi di questo gruppo, calciatori bravi e ragazzi straordinari. Sono trainanti soprattutto negli atteggiamenti e nell’impegno. Esperienze come quella che ha vissuto Romano devono arricchire tutto il movimento.
Davanti abbiamo una buona varietà di interpreti ma credo si possa crescere ancora molto.
Mi piace parlare però anche degli altri, soprattutto di chi sta trovando meno spazio, che sono vera la forza del gruppo, la qualità del lavoro passa soprattutto da loro che poi mette in risalto le qualità dei nostri giocatori offensivi e di chi, oggi, è più protagonista nel minutaggio”.
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