A due giorni dalla sfida tra Genoa e Parma è tornato a parlare in conferenza stampa il tecnico rossoblù, Patrick Vieira, che ha affrontato i temi che accompagneranno a una sfida già importante per il Grifone.

Come ha trovato la squadra dopo la sosta? Sia sotto l’aspetto fisico che mentale, perché i nazionali sono tornati con cinque gol fatti, un assist e con motivazioni in più…

I giocatori che sono partiti con le nazionali hanno fatto bene. Ho visto che Fini, Ekhator, Malinvoskyi ed Ellertsson hanno fatto gol ed è positivo. Mi aspetto che portino energia per la partita di domenica. Che Parma mi aspetto? Affrontiamo una squadra molto solida sugli aspetti difensivi col loro 5-3-2. Hanno due attaccanti che sono pericolosi dentro l’area, Suzuki gioca spesso la palla lunga. Dobbiamo essere organizzati, sapendo di affrontare una squadra che verrà a fare la loro partita, sarà difficile. Dovremo essere pronti sugli aspetti tattici, fisici e mentali per affrontare una squadra che ha grandi qualità”. 

Secondo lei è una partita importante, importantissima, vitale o che cosa?

“Tutte le partite sono importanti. Sembra banale come risposta, ma la partita che abbiamo preparato questa settimana è quella con il Parma. Poi ci sarà la prossima e sarà ancora importante. Stiamo facendo il nostro percorso, abbiamo fatto vedere cose importanti nell’ultima partita che abbiamo giocato e abbiamo fatto una bella settimana di lavoro. Così andiamo avanti. Tutte le partite saranno importanti fino al termine della stagione perché il nostro obiettivo, come sempre detto, è rimanere in Serie A. Per vincere le partite, dobbiamo fare partite giuste sull’aspetto tattico e fisico. Dobbiamo fare una partita coerente per vincere”. 

Non siete un po’ arrabbiati per non aver fatto i punti che meritavate?

“Abbiamo la determinazione di fare le cose bene per prendere tre punti. Siamo frustrati perché crediamo di meritare più punti, ma ogni tanto per fare un passo avanti, ne devi fare uno indietro. Dalla partita con la Lazio abbiamo imparato tanto, col Napoli abbiamo fatto due o tre cambiamenti tattici. Abbiamo fatto una partita interessante, ma ci manca ancora questa vittoria. Dobbiamo continuare a crescere, essere ancora più esigenti con noi stessi. Prima di prenderci questi tre punti dobbiamo pensare a fare una gara di squadra, da 95 minuti. La nostra concentrazione è quella di fare una bella partita sul campo e avere più possibilità di fare questi tre punti”. 

L’anno scorso negli scontri diretti avete sempre fatto bene: cosa dovete riproporre in queste partite?

“Abbiamo una squadra differente da quella dell’anno scorso. Quanto fatto l’anno scorso è alle spalle. Abbiamo una squadra con qualità diverse da quella dell’anno scorso, siamo più giovani. Dobbiamo guardare in avanti e continuare a lavorare. Giochiamo contro una squadra con qualità, giochiamo in casa e abbiamo tifosi che ci supportano: è molto, molto positivo averli con noi quando siamo in un momento difficile. Abbiamo voglia di giocare con più energia. Vogliamo dare più energia anche a loro e vogliamo fare bene anche per loro”. 

Ekhator come l’ha ritrovato?

“Ha fiducia in questo periodo, ha fatto una bella partita a Napoli, ha segnato in U21 ed è tornato con grandi energia. Non dobbiamo dimenticarci che Jeff è giovane e deve continuare a crescere. Fare bene col Napoli o bene in Nazionale non vuol dire che giocherà contro il Parma. Io devo trovare l’equilibrio migliore per la squadra”. 

Anche Malinovskyi è andato molto bene in nazionale, se è in giornata può fare la differenza. Può essere un giocatore decisivo?

Malinovskyi è un giocatore importante perché ti porta qualità negli ultimi trenta metri, con passaggio e tiro in porta. Ma dobbiamo avere la giusta struttura per sfruttare la sua qualità. Dobbiamo creare per lui queste linee di passaggio, per questo la struttura di squadra è importante. Se è giusta, tiriamo fuori la qualità individuale di Ruslan o di un altro giocatore”.

Carboni e Colombo sono tra quelli da cui ci si aspettava di più. Come li ha visti in queste due settimane? Sono servite loro?

“Ha citato questi due giocatori, ma ci sono anche giocatori come Grønbæk che possono fare di più per la squadra. Sono giocatori importanti per noi. Dobbiamo aiutarli e avere la struttura giusta per aiutarli a performare a grande livello. E’ difficile quando un giocatore arriva in una squadra un po’ in difficoltà far vedere la propria qualità. Dal punto di vista dell’atteggiamento stanno facendo bene. Dobbiamo creare un po’ di fiducia per loro e dobbiamo continuare a credere nel progetto e sull’aspetto del gioco. Quello che manca per fare un passo avanti è la vittoria. In campo abbiamo fatto cose interessanti”. 

Come stanno Cornet e Østigard?

“Leo ha fatto allenamento con la squadra tutta la settimana, aspettiamo ancora domani per vedere. La sua partecipazione domenica non dovrebbe essere un problema. Cornet si è allenato ieri con la squadra e oggi: aspettiamo domani per prendere una decisione. Chi è fuori domenica sono Stanciu e Messias”. 

Tra le critiche c’è quella che in questa squadra, nei due centrocampisti, manca un regista, un metronomo. E’ difficile trovarlo in questa squadra. Come risponde alle critiche?

“Ci sono sempre due modi di vedere le cose. Quando hai due punti, c’è sempre qualcosa che non va. Come allenatore se guardo le prestazioni dico che meritavamo di più dei due punti attuali. Se guardo il rigore preso col Bologna, un po’ di frustrazione c’è. Se vediamo la gara col Napoli, Neres potrebbe meritare il secondo giallo che avrebbe cambiato la partita. Possiamo dire che le cose non stanno andando a nostro favore. Sull’aspetto strutturale di squadra, io dico che siamo lì. Se vogliamo trovare questa vittoria, abbiamo bisogno di gestir meglio i dettagli e i momenti di difficoltà dobbiamo gestirli meglio. Quando stiamo andando forte dobbiamo gestire questa aggressività per fare ancora più male all’avversario. Le cose arrivano col lavoro. Non dobbiamo dimenticare che siamo 2/3 anni più giovani dell’anno scorso e questo, in termini di esperienza, ci manca. La strada è giusta perché giusto è l’atteggiamento: dobbiamo continuare a lavorare e migliorare i dettagli, ma siamo lì. Il supporto che ci danno i tifosi ci dà ancora più fiducia per trovare la vittoria. Perché non giochiamo a tre in mezzo al campo? Perché sennò mi chiedereste perché non giochiamo a due. Se giocassimo a quattro mi chiedereste perché non giochiamo a cinque. Quando guardiamo le squadre in generale vediamo che impostano a tre e poi possono passare a quattro. La cosa per me importante sono le dinamiche di gioco. I giocatori devono capire il ruolo e le responsabilità, non credo sia un problema di giocare a due o a tre a centrocampo. Credo al cento per cento in quanto stiamo facendo, dobbiamo insistere per trovare questa vittoria”. 

É difficile trovare il regista occulto per questa squadra, ma la forza del Genoa è sulle corsie laterali. Sabelli, Norton-Cuffy, Martin, Ellertsson devono inventare qualcosa in questo momento rispetto a quelli di qualità che sono più indietro…

La stagione è ancora lunghissima. Dalla prima partita abbiamo sempre detto che sarà difficile, è importante capire le difficoltà e fare gruppo. Abbiamo un gruppo solido, lavoriamo bene e l’atteggiamento è positivo e dobbiamo continuare così. La frustrazione c’è, ma la testa è a posto e continuiamo a lavorare per vincere questa partita“.

Malinovskyi con l’Ucraina ha giocato un po’ più vicino alle punte. Che differenze ci sono rispetto a come gioca qui? Deve anche avere giocatori vicini che puntano l’area per creargli spazio…

Quando guardo la partita che ha fatto con la Nazionale ha giocato 4-3-3. Quella posizione è quella che copre qua. Non possiamo però comparare la squadra di club e la nazionale. La cosa improntate per me, come allenatore, è la società ed è avere un giocatore in forma e che possa fare la differenza. Il fatto che abbia fatto tre gol e un assist gli dà fiducia come giocatore e la trasmette anche ai nostri giocatori. È stato importante che sia tornato in nazionale ed è importante perché vuol dire che sta facendo bene col Genoa. Ha fatto un aspetto in avanti sul piano fisico e di fiducia. È un momento importante per lui per portare esperienza alla squadra giovane che abbiamo“.


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