Come fatto da alcuni compagni prima di lui, Valentin Carboni si è presentato ai canali ufficiali del club. Il fantasista classe 2005 è arrivato al Genoa in prestito secco dall’Inter:
“Sono Valentin Carboni, sono nato il 5 marzo 2005 a Buenos Aires e ho il numero 23. Sono un trequartista“, esordisce il calciatore argentino, che ripercorre la sua infanzia e sottolinea il forte legame con la sua famiglia e con i suoi fratelli, tutti calciatori. “Ho iniziato a giocare un po’ a cinque e un po’ ad undici, poi ho continuato a giocare al Lanus fino a 14 anni quando ci siamo trasferiti a Catania. Sono cresciuto calcisticamente in Argentina, quello che so l’ho imparato lì. Per quanto riguarda la cultura e le attività, allora un po’ più d’Italia. Quando ho iniziato ad uscire ero qui: la vita in Italia, il calcio e il sangue sono argentini“.
Si passa poi a parlare delle sue prime esperienze con la nazionale argentina e al successo in Copa America: “Il mio ricordo più bello con il calcio? Quando abbiamo vinto la Copa America, con quei fenomeni lì in squadra. É stato un momento che non dimenticherò mai. Era un sogno che avevo da piccolo e che non pensavo mai di poter realizzare, ma sono molto felice di averlo vissuto“.
Su Messi: “Mi ha detto di cercare di essere me stesso, di fare il massimo e divertirmi. Per me è un orgoglio giocare e allenarmi con lui, Di Maria e Dybala. Per me è un sogno incredibile. Qui a Genova ha fatto benissimo Milito, che poi è andato all’Inter. Come Palacio, Romero, Burdisso. Sono giocatori molto importanti che sono passati al Genoa e sono contento di essere qua e spero di fare ciò che hanno fatto loro“.
“A venire al Genoa – prosegue Carboni – mi ha convinto un po’ il mister, un po’ la società, la grande squadra che rappresenta e lo stadio. Quando ci ho giocato mi è piaciuto molto, la tifoseria è incredibile. Mi ricordo molto l’atmosfera che c’era quando ho giocato, era un giorno di pioggia ed era bellissimo. Questo mi ha spinto a scegliere il Genoa. La città? Qualche amico e gente di qua mi hanno portato a conoscere un po’ la città, sia la zona dove c’è il mare che Albaro e Corso Italia. Mi piace e mi sento a mio agio“.






