Sia DDR che il Tempio spingeranno, vista una lotta salvezza sempre più una bagarre da vincere insieme, non solo per la classifica ma per dimostrare che il Genoa può dire la sua in questa Serie A.

De Rossi vuole centrare la seconda vittoria al Ferraris contro una Dea che, anche se non è una rivale nella lotta salvezza, si trova comunque nei paraggi in classifica. Punti in palio pesanti: al Pio non si guarderà la classifica né ciò che hanno fatto gli altri, serviranno solo concentrazione e attenzione.

Il Genoa deve prendere forza dall’intensità, dalla grinta, dal cuore e dalla qualità viste nelle ultime gare: un DNA cresciuto mentalmente, con maggiore tattica e carica agonistica.

Per fare risultato De Rossi e lo staff avranno curato i dettagli, non le sfumature, visti gli errori nelle due fasi di gioco nelle cinque gare disputate, errori che hanno fatto mancare qualche punto.

Sarà una gara equilibrata e sarà l’attenzione a fare la differenza. I palloni inattivi, a favore e contro, saranno una parte importante del gioco; la speranza è nel ritorno di Ostigard. Con i piedi di Martin sui calci di punizione, diretti e indiretti, qualcosa può accadere.

Con la Dea anche i cambi di campo potranno fare la differenza, così come la creazione di spazi liberi per ricevere il pallone e creare opportunità di gioco, muovendosi senza palla per sfruttare il goniometro di Malinovskyi: il lancio lungo, quando vede la possibilità, lo ha sempre armato.

In fase d’attacco De Rossi avrà chiesto di essere più feroci nei sedici metri e di provare anche il tiro da fuori area.

La formazione potrebbe non avere molti cambi: ballottaggio tra Marcandalli e Otoa se gioca Østigard, con il rientro di Thorsby.

Sarà bolgia quando le due squadre entreranno per il riscaldamento: bolgia di tutto il Tempio, non solo di Nord e Zena, un’altra arma che il Genoa, DDR e la sua band sfrutteranno per portare punti preziosi in classifica e accendere l’Albero di Natale genoano colorato di rossoblù.

Raffaele Palladino, neo allenatore dell’Atalanta dall’11 novembre 2025 dopo che Juric aveva perso in casa con il Sassuolo, ha confezionato risultati importanti in Champions League battendo a domicilio l’Eintracht e il Chelsea. In campionato vittorie con Fiorentina e Cagliari in Lombardia e sconfitte con Napoli e Hellas Verona.

La Dea attualmente è dodicesima in classifica con 4 vittorie, 7 pareggi e 4 sconfitte, con 19 reti realizzate e 18 subite.

L’esonero di Juric ha avuto come complice anche la società, che non ha saputo gestire il caso Lookman, creando insicurezza in un ambiente come quello bergamasco, fiore all’occhiello del calcio italiano. Dopo il licenziamento di Juric, Lookman ha pubblicato sui social le foto dei suoi successi con i bergamaschi.

Palladino è stato bravo a gestirlo subito, pur non avendo svolto la preparazione, rendendolo sempre presente in tutte le gare giocate eccetto la Coppa Italia contro il Genoa.

Palladino, dopo la vittoria con il Cagliari di sabato scorso, ha dichiarato in conferenza stampa: “Bel primo tempo, le partite sporche non sono finite, ci caricano“. Identica affermazione fatta dopo la vittoria contro la sua ex squadra, la Fiorentina.

La Dea, dopo il gol di Scamacca di tacco in mischia, ha avuto difficoltà contro i sardi che a inizio ripresa sono passati dal 4-4-2 al 4-3-3, spostando Palestra, giocatore in prestito dai bergamaschi, su Lookman, che aveva fatto il bello e il cattivo tempo nella prima parte di gara. È servita un’altra prodezza di Scamacca, non di sistema di gioco, per tornare in vantaggio dopo il pareggio sardo: una rovesciata mancata, rimediata da una marcatura molle, pallone ripreso e scaraventato alle spalle di Caprile.

I postumi della gara con il Chelsea sono affiorati nel secondo tempo, tanto che Palladino ha fatto riprendere gli allenamenti già giovedì scorso per preparare la gara con il Genoa, vista anche l’assenza di Lookman e Kossounou convocati in Coppa d’Africa. Al Ferraris sarà assente Djimsiti, uscito per un problema muscolare, in forse anche Sulemana; assenti Bellanova e Bakker, rientrerà Hien dopo aver saltato il Cagliari per influenza.

Palladino sta lavorando con una strategia non proprio alla Juric ma più vicina a quella di Gasperini: 3-4-2-1 o 3-4-3 con principi più flessibili, marcature a uomo, sfruttamento dell’ampiezza del campo e centrocampo dinamico con movimenti a “rombo” invece dei classici triangoli gasperiniani.

Per ottenere subito risultati ha cercato di recuperare i “vecchi” della Dea, riportando al centro del gioco De Roon e Djimsiti, Ederson recuperato dal lungo infortunio, utilizzando Samardzic su una corsia laterale.

I problemi arriveranno con l’uscita di Lookman in attacco e Kossounou in difesa, tanto che a Bergamo sperano che Nigeria e Costa d’Avorio escano al primo turno della Coppa d’Africa per riaverli in vista delle tre gare da giocare in 19 giorni.

La formazione sarà consegnata al direttore di gara un’ora prima: tanti ballottaggi in difesa con un terzo dei titolari ai box. Indecisione su come sostituire Lookman; se non ci sarà Sulemana, la corsia di sinistra potrebbe essere affidata a Maldini Jr.

Arbitra Abisso di Palermo, classe 1985, imprenditore, 110 gare in Serie A, alla CAN dal 2015, VMO VAR dal 2025.

Con il Genoa 7 gare: 2 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte, l’ultima in casa con la Cremonese il 29 ottobre 2025 per 0-2. Nessun episodio o contestazione nei confronti del direttore palermitano. Con l’Atalanta: 8 gare, 2 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte, ultima sconfitta casalinga nell’ottobre 2022 per 0-2 contro la Lazio.

Primo assistente Di Gioia, secondo assistente Barone, quarto uomo ufficiale Marchetti, VAR Gariglio di Pinerolo, AVAR Marini di Roma.

Diffidati Genoa: Østigard.


Genoa-Atalanta | De Rossi: “Vogliamo portare via punti ad una squadra molto forte”