Al termine della partita contro l’Hellas Verona, l’allenatore del Genoa, Daniele De Rossi, si è presentato in conferenza stampa. Ecco i suoi commenti al dopo che il Grifone è tornato al successo al Ferraris (clicca QUI per saperne di più).
La partita era iniziata con un po’ di tensione, poi dopo il gol avete liberato tanta energia. Quanto pesa la vittoria?
“Pesa tantissimo, anche se non cambia nulla perché mancano tante partite. Pesa per il morale della squadra, poi domani la rivedremo meglio. C’è sempre la reazione e un atteggiamento fantastico in allenamento e in partita, di questo ringrazio i calciatori. Nel primo tempo si deve far meglio. Abbiamo fatto il 71% del possesso palla, ma devi sapere cosa farci con la palla. Siamo stati troppo lenti, imprecisi e prestavamo il fianco alle loro ripartenze. L’avevamo preparata sulla bravura dei nostri avversari. La analizzeremo lucidamente, ora ci godiamo questa vittoria e si tratta di una grandissima gioia oggi. Nel secondo tempo abbiamo fatto una buona prima parte, poi ci siamo abbassati troppo anche se un po’ li capisco perché in campo ci sono stato. Quando vuoi tanto una cosa ti viene un po’ di paura. Per noi l’ideale sarebbe stato spingerli un po’ più lontani, anche in base alle nostre caratteristiche“.
Ci sono già elementi importanti in queste prime partite, per esempio la coppia offensiva. E’ una strada con un futuro?
“Penso debbano cercarsi anche di più. Con il Cagliari l’avevano fatto bene e anche con la Fiorentina. Oggi nel primo tempo la coppia era un po’ statica, anche se ci hanno tirato fuori con una giocata da grandi giocatori. Hanno bisogno di fare gol e assist, anche per avere abbracci da parte dello stadio. Quando si viene da un periodo come il nostro, questo fa la differenza. Questa vittoria serve anche per questo, anche se a calcio si deve giocare meglio“.
Il Genoa non vinceva in casa da 239 giorni. Ha lasciato i giocatori andarsi a prendere l’abbraccio sotto la Nord. Che emozioni ha vissuti in questi ultimi minuti?
“Ci sono tante emozioni perché tengo al mio lavoro e a questo staff e sto iniziando a tenere tanto anche alla tifoseria e ai miei giocatori. Non vincevo una partita da un anno e mezzo. All’ultimo sono stato lucido, mi sarebbe piaciuto andare anche a me sotto la Gradinata, ma è il momento dei giocatori. Erano loro che avevano fatto chilometri in campo, che erano andati li sotto con la Cremonese e dovevano oggi andare lì sotto ad una Gradinata che non ha mai smesso un secondo di spingerci per novantacinque o novantasei minuti“.
Una domanda fuori calcio: per festeggiare cacio e pepe o pasta al pesto?
“Stasera c’è mia moglie e lei se la gode da turista, va a Boccadasse e fa le foto poetiche. Io sono tre giorni che mi mangio le unghie (ride, ndr). Prima riguardiamo la partita, perché è troppo importante e non c’è tanto tempo da qui a mercoledì. Ma poi ci deve essere spazio per rilassarsi. Io sto vivendo bene, fa parte del mio lavoro e della vita che voglio fare da qua a chissà quanti anni. Sono contento che sia venuta quando abbiamo vinto, così si può girare anche più sorridenti“.
Nel secondo tempo gli stessi calciatori che avevano faticato nella prima parte sono ripartiti in maniera diversa…
“Io penso che il lavoro dell’allenatore sia preparare bene la partita, se abbiamo fatto malino nel primo tempo è colpa mia. Parte del lavoro è anche cambiare e analizzare. Per me non era una cosa tattica, ma di interpretazione e di impeto. Quando sei sotto in classifica se ci metti impeto tutto va per il verso giusto, soprattutto se c’è equilibrio di valori. Se fai questo primo tempo con l’Inter vai sotto e perdi 4-0. Quando c’è equilibrio di livello, come con noi e il Verona, ce lo devi mettere“.
Mercoledì avrai modo di vedere anche altri giocatori che hai visto meno in questo momento…
“Questa è un’analisi che stiamo facendo, prima volevamo preparare questa partita. Per mercoledì ci sto pensando tanto, non ho molto spazio per vedere un po’ di giocatori. Vorrei cambiarne dieci, ma quando ne cambi dieci tutti insieme non li metti nelle condizioni migliori per esprimersi. Alcuni li cambierò, un po’ per far rifiatare alcuni e un po’ per dare spazio anche chi si allena alla grande. Ci sarà spazio per vedere giocatori che non ho ancora visto. Non voglio neanche fare l’errore di metterne undici per il contentino di giocare. Si tratta di una competizione importante, non la voglio snobbare Voglio capire come muovermi con la prossima formazione“.
La squadra è entrata con un piglio diverso nel primo tempo, che tasti hai toccato nello spogliatoio?. E sulla vittoria in casa: cosa può significare dal punto di vista psicologico?
“Era un tabù psicologico, non è che siamo entrati in uno stadio ostile o non ci hanno sostenuto. Anzi, per me è stato meraviglioso assaporare questo nuovo punto di vista. A fine primo tempo li lascio sbollire per alcuni minuti. Poi entro e do delle analisi tattiche. Io sono l’allenatore, se qualcosa è andato male è perché non ho toccato le corde giuste, perché ho sbagliato formazione o perché erano bravi gli altri. Sapevo avremmo avuto la palla, dovevo organizzare qualcosa di meglio. Ho cercato di analizzare e trovare qualche soluzione, per gli spazi da trovare in campo. Poi ho parlato anche di altro, perché il calcio è tanto e troppo alto. Soprattutto quando la partita è così importante. Ne ho vinte e perse tante di partite preparate male o preparare bene. Il calcio lo fanno i calciatori e la loro attitudine. Se ho dovuto metterci mano nel primo tempo, vuol dire che prima non l’ho fatto abbastanza bene“.
Quanto potete ancora crescere nel girare la palla, come si è visto nell’azione che ha portato al primo gol? Quanto l’ha fatta arrabbiare l’aver concesso il gol del primo tempo?
“Il primo gol ci ha dato una mano, era un momento in cui stavamo iniziando a spingere anche se non abbastanza. É stato importante andare all’intervallo sull’1-1. Per il gol subito sono errori che il calcio prevede. Da allenatore non posso pensare che il mio calciatore non sbagli mai una scelta. Io li stimolo a non buttare la palla e giocare da dietro, sto stimolando qualcosa dentro di loro e dobbiamo trovare il giusto equilibrio tra il non rischiare e lo spazzare sempre, come per esempio con la Fiorentina dove abbiamo davvero badato poco il sottile“.
Genoa-Verona | De Rossi: “Questa vittoria pesa tantissimo, oggi ci sono tante emozioni”








