Al termine della sfida tra Genoa e Cremonese (clicca QUI per leggere la cronaca), il tecnico degli ospiti, Davide Nicola, è intervenuto dalla sala stampa del Ferraris. Queste sono state le sue dichiarazioni.

Questo successo può permettervi di fare un altro campionato?

Non oserei nemmeno pensare ad un altro campionato, non per mancanza di ambizione o di voglia di salvarsi quanto prima. Sappiamo che i percorsi vanno costruiti. Mi rende felice vedere che la squadra ha voglia di competere. Allo stesso tempo non esca scontato venire in questo contesto contro una squadra con le sue qualità e fare una prima mezz’ora come nel primo tempo, quando abbiamo avuto grande palleggio e intensità. Non sempre si può fare così, ci sono anche gli avversari. Allo stesso tempo abbiamo l’umiltà e la capacità di capire che quanto c’era da indossare l’elmetto l’abbiamo fatto, questo è fondamentale. Il futuro lo diranno le partite. In Serie A le cose cambiano dall’oggi al domani, non posso fossilizzarmi su otto o nove partite“.

Sono arrivati altri due gol da corner: come li prepara?

Noi non siamo così fisici, abbiamo interpreti soprattutto difensivi che hanno la fisicità necessaria. Gli altri sono fisicamente abili, ma non strutturalmente impegnativi. Non è un discorso di fisicità. Noi cerchiamo di proporre cose che possono essere fastidiose per gli avversari. In questo momento stiamo raccogliendo. Forse oggi mi sarebbe piaciuto vedere un gol su azione, in alcune dinamiche abbiamo fatto molto bene. Segnare su azione manovrata è importante per gli attaccanti“.

Lei è stato a Genova sia da giocatore che da allenatore, ma non l’aveva mai battuto da allenatore. É stato più difficile giocare in un contesto di contestazione? Qualcuna da giocatore ne aveva vissuta…

Da giocatore qualcuna l’avevo vista, sentita e accettata. Io credo che questo sia un pubblico che ha una grande qualità: non dimostra mai indifferenza, l’indifferenza fa male. Gli applausi o lo sprono in maniera diversa ti portano a reagire. Fa parte di un percorso. Credo che il Genoa abbia le qualità per mettere in difficoltà chiunque, si è visto anche stasera. Anche per questo sono contento della partita fatta, non era scontato“.

Sulle assenze e i recuperi in vista delle prossime partite: “Con la Juve sarà oltremodo impegnativa, è un avversario forte e con situazioni recenti. Tutto ciò è motivo di studio. Parliamo di una grande squadra e giocheremo dopo pochissimo. Dovremo essere bravi a rientrare e recuperare velocemente, preparando una partita tosta. Dovremo avere lo stesso spirito. Non mi piace parlare di chi non c’è, tutti i miei giocatori sono importanti, in questi momenti scopri risorse nuove. Abbiamo capito che la rosa è larga e pronta a dimostrare il proprio valore. Chi ci sarà farà del proprio meglio. Se il nostro pubblico viene a Genova a prendersi dell’acqua, ci dimostra che è il primo a non mollare: è fondamentale“.

Avete giocato a tratti in maniera dominante, da squadra vera. E si era già vista anche nelle ultime partite…

I ragazzi lavorano tanto, noi dobbiamo farlo. Ogni partita non riesci a fare sempre ciò che vuoi, devi considerare anche gli avversari. Io penso che il lavoro ti faccia limare qualche gap. Vardy? Anche come strategia avevamo pensato di portare anche gli ultimi arrivati ad una forma simile a quella degli altri. Sta dimostrando di essere un campione, l’allenamento non è solo ciò che fa in campo. Abbiamo bisogno di continuare così, sapendo che ci saranno partite in cui non ci riusciremo sempre. Non si può pensare che una neopromossa, anche se con giocatori di categoria, lo faccia sempre. Ci sono giocatori che la Serie A non l’avevano mai fatta, vuol dire che hanno la volontà di crescere“.

Sulla difesa: “Bianchetti aveva già avuto esperienza in A, sarebbe da chiedersi come mai non abbia trovato continuità. Alla fine l’ho scoperto, perché ha avuto tanti infortuni e qualcuno abbastanza impegnativo. Sono contento dei ragazzi che interpretano bene, ci sono Folino e Ceccherini. Faye si ritaglia il suo spazio. Non aver preso gol mi fa piacere, non tanto perché se accade fai punti. Farlo cercando di giocare con davanti avversari impegnativi sono le soddisfazioni che i difensori devono volersi prendere e di cui devono sentirsi orgogliosi”.