Ieri è continuata la corsa al Mondiale americano, tutti sotto pressione e stress dopo la vittoria per 5 a 0 della Norvegia contro Israele.
Bisognava vincere con l’Estonia per spareggiare ed essere sicuri di fare risultato martedì prossimo con Israele a Udine.
Bravo Gattuso, senza “braccino corto” come tanti allenatori del campionato italiano che dicono di giocare con il 4-3-3, ma con difensori nel tridente. Ringhio ne ha schierati quattro in un 3-5-2 elastico, facendo esordire un giovane con i fatti e non a parole.
Ormai si spera solo nei play-off per andare al Mondiale americano-messicano e prepararsi bene per quello di marzo ’26, che non potrà essere il tris dopo Svezia e Macedonia del Nord.
Poco altro da aggiungere sulla gara con l’Estonia: tanti calci d’angolo e occasioni da gol, ma preoccupa la flessione negli undici-quindici minuti dopo la papera di Donnarumma.
Italia portata ai prossimi Mondiali dagli attaccanti, in gol nel 3 a 0 con gli estoni: Kean, Retegui, Pio Esposito — il futuro.
Preoccupa, non solo Gattuso, l’incidente a Kean; ancora di più la piazza fiorentina.
Adesso sotto con Israele: partita tosta sul campo, e Gattuso l’ha sottolineato — le seconde gare dopo tre giorni le facciamo con fatica. Partita tosta anche fuori dallo stadio, per la contestazione allo Stato di Israele.





