Ciak, si gioca! Sabato inizia il campionato 2025/2026. Campionato che partirà con poca voglia di calcio, vista l’abbuffata estiva?
C’è voglia di normalità e di presentare la nuova stagione calcistica, come fosse un grande giallo. Attualmente, a tre giorni dall’inizio, l’unico potenziale assassino è il Napoli di Conte.
Sei le squadre che giocheranno in Europa: 4 in Champions (Napoli, Inter, Atalanta, Juventus), 2 in Europa League (Roma e Bologna, vincitrice della Coppa Italia) e in Conference League la Fiorentina. Perso il quinto posto in Champions, in svantaggio rispetto alla Spagna nella classifica UEFA.
Eccetto il Napoli, come scritto in precedenza, le altre squadre che parteciperanno all’Europa hanno problemi non solo di calciomercato ma anche di nuovi allenatori: Chivu all’Inter, Juric all’Atalanta, Gasperini alla Roma, Pioli alla Fiorentina. La non continuità del lavoro nella prossima stagione potrebbe fare la differenza, senza dimenticare le fatiche extra di Inter e Juventus al Mondiale per Club e una preparazione a singhiozzo.
Rimangono 13 squadre a giocarsi la possibilità di inserirsi nella parte sinistra della classifica. Tra queste, per tutti, spicca il Como da Hollywood, che domina le cronache grazie alla campagna acquisti sfarzosa, senza però tener conto che bisognerà assemblare la squadra e giocare nel campionato italiano.
Tutte le altre, leggendo le rassegne stampa, hanno problemi di calciomercato con rose da completare. Eccetto il Genoa, al momento, anche se le cronache sono piene di nomi in uscita e in entrata che la società e l’allenatore smentiscono.
Si azzardano voti e giudizi a tutte le 20 squadre partecipanti con criteri che, tra due settimane, potrebbero essere ribaltati dal calciomercato last minute. A tre giorni dall’inizio del campionato tutto sembra già scritto, non solo sul calciomercato ma anche sulle amichevoli giocate, in base al livello degli avversari.
A 13 giorni dalla fine del calciomercato, il mercato è sempre più difficile e complicato: è cambiato in peggio anno dopo anno.
Dal primo luglio, primo giorno ufficiale del calciomercato, le società danno l’impressione di chiudere accordi ma non riescono a portarli a termine per le intromissioni dei procuratori. Gli agenti stranieri hanno imparato da quelli italiani e, ad oggi, il mercato estivo 2025 langue.
Nella prossima settimana, con già due giornate di campionato giocate, ci sarà il valzer degli attaccanti.
Tutti in attesa dei saldi di fine agosto e inizio settembre, a caccia dell’affare. Con giocatori che, se non convocati dalle rispettive nazionali (domenica 31 c’è la prima sosta), potrebbero diventare disponibili solo due giorni prima della terza giornata di campionato.
Buoncalcioatutti, frequentando i campionati del settore giovanile genoano, ha notato la presenza sugli spalti di agenti o portaborse pronti a fare incetta dei migliori, tentando di scavalcare la società e ingolosendo i famigliari. La domanda è: quando questi ragazzi, in particolare quelli provenienti dall’estero, diventano maggiorenni e firmano un contratto da professionisti, lontani dalla famiglia, con i vantaggi della professione, chi li aiuta nella vita quotidiana a superare il difficile traguardo dei 18 anni? Il rischio è disperdere il talento, tra la testa, l’auto, “qualcos’altro” e il portafoglio improvvisamente pieno.
A tre giorni dall’inizio del campionato, non appare una Serie A scintillante. Solo il Napoli, ad oggi, si è rifatto il trucco. Onestamente, è qualche anno che il nostro massimo campionato non riesce a recuperare terreno rispetto ai tornei top europei, sia con i club sia con la nazionale.
Lo charme, se la salute li assisterà, arriva dai vecchi e datati campioni come Modric, De Bruyne, Dzeko, Immobile.
Il campionato 2025/2026 potrebbe rischiare di passare nuovamente alla storia come il Torneo degli allenatori, con il ritorno di Allegri, Sarri, Pioli. Avranno bisogno di tempo, come sempre nelle loro carriere. Gasperini e Juric hanno la consapevolezza, così come Chivu e Tudor, che Inter e Juventus non possono permettersi di perdere due anni consecutivi. Le sorprese: Vieira e Fabregas. Baroni dalla Lazio al Torino. Le scommesse: Di Francesco, Zanetti, Cuesta, Pisacane. Per Grosso e Gilardino, la conferma di potersi sedere sulle panchine della Serie A. Senza dimenticare Nicola, il Mister salvezza.
Il tempo, nel calcio, non è un buon maestro, perché viene condizionato dai risultati. A tre giorni dall’inizio della stagione, in questo giallo, è difficile individuare il “colpo”, il movente, l’arma o le armi che potranno rendere il campionato avvincente fino all’ultima giornata, sia per le posizioni europee che per la lotta salvezza, dove si cercheranno i 40 punti, anche se da molti anni ne bastano meno.
Calciomercato Genoa: La dirigenza del Genoa vigila alla finestra del calciomercato estivo 2025 alla ricerca di qualche altro colpo di qualità per potenziare la rosa, senza fare follie.
Vieira è chiaro, alla fine di ogni conferenza stampa, sia per il mercato in entrata che in uscita: “Dura fino al 1° settembre alle ore 20”.
Tiene banco nei titoli dei quotidiani sportivi e politici il nome di Frendrup. Negli articoli, invece, no: sappiamo che i titoli non li fanno i cronisti.
Morten, parole e musica di Vieira, è del Genoa. Piace molto, ma se arriva l’occasione giusta, consona, monetaria e per il bene della società, può partire. Vieira, insieme al direttore sportivo, ha affermato di essere pronto ad accogliere il sostituto, che dovrà avere le stesse caratteristiche: peso, grinta e corsa nel cuore del gioco e nelle due fasi. Non c’è interesse per un regista, un metronomo: in rosa ci sono Stanciu e Ruslan che, in caso di necessità, possono ricoprire quel ruolo.
Per qualcuno, a Frendrup sarebbe stata tolta la fascia da capitano per le “valigie in mano”. Non è vero. Vieira, nell’ultima conferenza, ha precisato che è stato lo stesso Morten, insieme ai compagni, a scegliere Vasquez, visto il suo percorso genoano e, in particolare, mondiale.
Probabilmente non servirà un altro difensore, ma qualcuno da crescere alle spalle di Martin in caso di necessità. Guardando la distinta dei giocatori scesi in campo contro il Vicenza e quelli in panchina, il sogno è il “teatro dei poveri”, come accade ogni anno all’inizio del campionato. È unico per i tifosi del Genoa, entrati pagando gli abbonamenti e firmando un altro record. Per qualcuno, la certezza di una sorpresa positiva: una cambiale calcistica da incassare, per una volta, dal popolo genoano.
Calma e gesso, senza dimenticare che il calcio è una brutta bestia e che il Genoa, poche volte, è stato aiutato dalla Dea Eupalla.
Genoa, secondo giorno di allenamenti. Lafont aggregato alla prima squadra