È iniziato venerdì sera il primo impegno ufficiale di Vieira e la sua band. Partita valida per i 32esimi di Coppa Italia Freccia Rossa contro una squadra, il Vicenza, che milita in Serie C: la differenza tra due categorie di campionati, sulla qualità, si è vista.
Un appuntamento per il Vecchio Balordo il giorno di Ferragosto, in un orario non da equatore, che il popolo genoano ha apprezzato riempiendo il Tempio. Il biglietto era omaggio per coloro che avevano sottoscritto l’abbonamento.
D’altronde, la loro voglia di Genoa si era vista al Pio Signorini lunedì scorso, a 38 gradi alle ore 19. Il loro apporto non mancherà, in casa e fuori, anche nella prossima stagione, sulla scia delle positività di Vieira e di quanto fatto vedere, qualcosa di nuovo, nelle quattro amichevoli giocate.
Qualcuno, nei primi venti minuti di gioco, guardando il cielo sopra il Ferraris, pensava di essere nella notte di San Lorenzo vedendo stelle cadenti. A seguire, invece, qualcosa in ascesa sul piano del gioco e delle individualità, migliorando un livello costante visto nelle ultime amichevoli. Vieira, in conferenza stampa, ha affermato che bisogna ancora lavorare per vedere il rialzo del gioco.
Contro il Vicenza altro buon test e tanta voglia di far bene, non solo per il risultato, ma anche per ringraziare coloro che hanno permesso l’ennesimo record di abbonati con largo anticipo sull’inizio della stagione e del campionato.
Per Vieira, abituato alla FA Cup inglese, la principale coppa nazionale di calcio, la voglia di partecipare e andare avanti nella Coppa Italia Frecciarossa è nella sua testa già dalla scorsa stagione, al termine delle conferenze stampa prima delle gare di campionato.
Tutto ripetuto alla presentazione della squadra a Moena: “Vogliamo giocare al 100% con la squadra migliore da mandare in campo”. Hanno lavorato con lo staff, dal giorno di ritiro di Moena, alla ricerca di una rosa in grado di essere pronta in campo e in panchina per giocarsi le gare.
Essendo ancora calcio d’agosto, oltre al risultato è stato importante che la partita abbia rivestito un significato soprattutto per la crescita della squadra, confermando un’altra frase storica del Mister: “La tattica è importante nel calcio, ma serve la tecnica sul campo per fare la differenza”.
Contro il Vicenza, come nelle amichevoli giocate, anche se a sprazzi — ricordando nuovamente che siamo a Ferragosto — si è vista la voglia di sviluppare uno stile di gioco fluido e dinamico per enfatizzare la creatività e la qualità messe a disposizione dalla società, cercando di fare qualcosa di diverso con il gioco offensivo.
Il calcio di Vieira, oltre all’intensità e al pressing ultra offensivo, è dare e volere responsabilità ai giocatori. In campo si sono visti calciatori importanti di qualità che devono dare il ritmo della partita, non solo sul proprio rendimento, ma su quello della squadra.
Nel calcio atletico, veloce di gamba, voluto dal tecnico e dallo staff, dovranno essere loro a capire se i compagni hanno bisogno di tirare il fiato o possono dare di più, certamente non facendo gioco da gamberi, per non lasciare spazi agli avversari.
Vieira, anche se non lo ammetterà, è consapevole che è cambiato molto rispetto agli anni ’70: il gioco dell’inventore del calcio totale olandese, Rinus Michels. E una sua frase storica potrebbe rimbombare nello spogliatoio del Vecchio Balordo: “A volte bisogna andare più lenti per saper andare più veloce”. Sbaglierò, ma qualcosa si è già visto nelle ultime amichevoli, senza dimenticare che allora non c’erano le 5 sostituzioni.
L’Hombre della partita, alla sudamericana, è stato Stanciu per chi non lo conosceva: altro giocatore universale di esperienza. L’uomo partita all’italiana, Vasquez, oltre a essere il solito martello, ha comandato la fase difensiva richiamando i compagni di reparto ma anche quelli che giostravano a centrocampo.
Per quelli dello scorso anno in rosa e in campo gli aggettivi positivi sono stati già detti. Bisogna aggiungere Valentin Carboni: il piede argentino ha lasciato il segno sul prato del Ferraris.
Adesso tocca al popolo del Genoa, intelligente, dare tempo e aspettare che si possano vedere dei risultati, mettendo da parte la vecchia pubblicità — quante volte già scritto- del “Noi la vogliamo calda e subito“.
Basta ascoltare o leggere le interviste di Vieira: “Dobbiamo ancora lavorare sia sul piano fisico che tattico, in particolare nella fase difensiva”.
Venerdì, entrando nel Tempio dopo la paura dell’ultima gara di Coppa Italia giocata al Ferraris e persa con la Doria per errori di formazione e di carattere, tutti uscendo erano contenti che le parole di Vieira sulla Coppa Italia Freccia Rossa non siano state scritte sulla sabbia.
Prossimamente due gare casalinghe di campionato con Lecce e Juventus, prima della sosta. Il Genoa continuerà a lavorare, senza illudere nessuno: la carica la darà, come sempre, il Tempio quasi esaurito la notte di Ferragosto.
Quelli che c’erano non penseranno di aver vinto contro il Vicenza! Sognare significa dormire con molte illustrazioni di quanto visto in campo, ribadendo ancora una volta che lavoreranno per migliorare.








