Questa sera, a Sky Sport, il direttore sportivo del Genoa, Marco Ottolini, è intervenuto per parlare di calciomercato rossoblù. In apertura, un passaggio su Pio Esposito dell’Inter e il Mondiale per club: “Diciamo che le sue prestazioni non aiutano a facilitare le cose, per tutti, non solo nel suo caso, ma anche su altri giovani che stanno facendo bene. È una manifestazione che, personalmente, mi piace tanto. Mette a confronto stili e tipi di calcio differenti. È un’ocasione per vedere all’opera diversi giocatori”.

Prima di entrare negli argomenti di attualità del mercato del Grifone, si parla di mister Vieira e della sua conferma sulla panchina rossoblù: “Come nasce l’idea di Vieira? Ci sono momenti nel calcio in cui si sente l’esigenza di dover fare qualcosa di differente. È stata un’idea nata così, una mattina, quando lo abbiamo voluto conoscere. È stata immediatamente un’ottima sensazione, lui ha dimostrato subito la voglia di allenare questa squadra e gli sono piaciuti da subito i giocatori che c’erano in squadra. Il fatto che avesse giocato in Italia, già conoscesse calcio e lingua italiana, hanno aiutato. Quanto abbiamo temuto di perderlo quest’estate quando lo ha approcciato l’Inter? Lui ha sempre manifestato la voglia di restare: si è trovato molto bene e credo che gli abbiamo dato le condizioni migliori per operare. Ovvio che quando si avvicinano questi club, qualche pensiero è umano farlo, e da parte nostra c’è stato, per un attimo, il pensiero che potesse pensare di fare qualcosa di diverso, ma è durato veramente poco”. 

Il direttore sportivo del Genoa, la cui intervista è sorprendentemente breve (neppure tre domande), chiude su Ahanor, senza parlare di cifre (che vengono, invece, esternate da chi conduce la trasmissione intorno ai 15 milioni: in realtà il Genoa parte da oltre 20 milioni, ndr): “Honest è un giocatore diverso dagli altri per una serie di caratteristiche, non in ultimo l’età che ha, le qualità che sta già dimostrando e la personalità. Vero che ci sono squadre interessate, ma i giocatori giovani del Genoa hanno un grande valore e devono essere valutati secondo il potenziale che hanno“.