“Tegnise a Ventu” è una metafora marinaresca che calza a pennello per Vieira e il Genoa. Mettersi a favore di vento non è soltanto una tecnica di navigazione, ma anche una scelta di vita da parte di Vieira.

Non è stato un “abracadabra” il Genoa contro Milan e Napoli, ma la dimostrazione di avere i mezzi per riuscirci. È qualcosa di preparato, con strategie tattiche diverse, con la contaminazione – non solo in corsa – dei moduli e l’elasticità degli interpreti. Un funzionalismo essenziale alla ricerca di un gioco totale, non all’olandese dei fenomeni, ma di attuale stampo europeo.

Vieira e il suo staff amano il buon calcio: quando si consulta con Aitor Unzué, il tattico di scuola spagnola, sul campo durante le gare, provano e cercano di cambiare qualcosa, sia nei propri difetti sia in quelli degli avversari.

Bello il Grifone quando parte da dietro bene, anzi, efficace, se l’azione viene avviata con un minimo di precisione. Nelle ultime due gare, la precisione nei passaggi ha agevolato i movimenti dei centrocampisti – specialmente a Napoli – oltre che degli attaccanti.

L’imprecisione nei passaggi, in altre gare, da dietro e a centrocampo, con palloni persi, ha invece creato grattacapi in fase offensiva e fatto incassare gol alla difesa rossoblù schierata a quattro.

Non sono quisquilie, quelle scritte: sono l’essenza del calcio. La regia, la strategia, lo schema si preparano, ma gli attori protagonisti restano i giocatori. E al Vecchio Balordo, troppi sono mancati in questa stagione per infortuni.

La squadra vista a Moena la scorsa estate, anche senza i “tenori”, aveva dimostrato di poter cantare bene in coro. C’è curiosità nel vedere come Vieira e lo staff cercheranno le contromosse al gioco di Gasperini.

Campionato di alti e bassi per la Dea, anche se ora ha conquistato la terza posizione Champions grazie al suo condottiero, che ha ripreso in mano la bacchetta. Hanno vinto poco tra le mura amiche: tre sconfitte consecutive sono difficili da ricordare nel curriculum di Gasperini, tutte arrivate con un solo tiro in porta degli avversari.

Reti incassate per via di un passaggio lungo e preciso del portiere avversario, direttamente alle spalle della difesa orobica. Chi è riuscito a giocare in verticale, attaccando la profondità alle spalle della marcatura a uomo davanti alla propria difesa, ha avuto successo. Formazione e strategia tattica saranno definite domani sera. Al Genoa si lavora per il futuro, cercando anche di divertirsi.

L’Atalanta non è stata un rullo compressore in questo campionato, ma come detto, Gasperini è stato bravo a rimetterla in piedi e ad accedere, per la quinta volta negli ultimi sette anni, alla zona Champions con due giornate di anticipo.

Nell’ultima gara, brava la Dea dopo il gol di Cristante, che di solito – anche se l’unico gol realizzato – a Ranieri ha permesso di confezionare 19 risultati utili. Un’illusione cocente per la Lupa, perché Gasperini non ha mai perso il controllo della gara, marcando a uomo con il capitano De Roon Soulé, che avrebbe dovuto far saltare il banco orobico con il dribbling. Non riuscito, da parte dei capitolini, il blocco delle corsie laterali bergamasche, salvati dai gol — anche facili — sbagliati da Retegui e compagni.

Gasperini ha messo sotto la Lupa con i raddoppi di marcatura, vincendo la gara grazie ai cambi, azzeccando la mossa Sulema (provato con Gritti in allenamento), efficace con i tiri da fuori area.

La Bergamo calcistica è in fibrillazione, in attesa di conoscere il futuro di Gasperini sulla panchina. La festa a centrocampo, prima di rientrare negli spogliatoi, ha lasciato speranze che possa continuare. Nei giorni precedenti al confronto con il Genoa, si sarebbe tenuto un incontro con la proprietà Percassi. Gasperini vuole vincere qualcosa di importante in Europa e avvicinarsi allo scudetto. Vorrà garanzie, dopo che la società — incassati altri pesanti introiti dall’Europa e probabilmente con altre cessioni eccellenti — dovrà investire per continuare a mettergli a disposizione giocatori adatti al gioco più europeo del campionato italiano.

Retegui spera di fare il record di gol al Ferraris, confermando che il G&G (gioco e gol) è una macchina da reti. Ha sussurrato a tutti i centravanti che ha allenato l’arte della rete: 100 i gol realizzati in questa stagione. Gasperini non rinuncerà a Ederson, colui che taglia in due le linee avversarie.

Tatticamente, come sempre: difesa a tre, centrocampo a quattro, uno o due calciatori dietro la prima punta. Pressing fino all’area avversaria, sovrapposizioni sulle corsie laterali alla ricerca del cross e marcature a uomo in ogni zolla del campo, cercando la superiorità numerica e scegliendo dove prendersi dei rischi.

La formazione della Dea è in balia di infortuni e squalifiche: assente Djimsiti per squalifica, oltre a Cuadrado, Kolasinac, Scalvini, Scamacca. Dubbi anche per Lookman, Posch e Palestra. Gasperini non si fascerà la testa: è arrivato il momento di capire se riscattare Maldini Jr. e Kossounou, difensore arrivato dalla Germania, e lanciare qualche giovane.

Arbitro: Davide Ghersini della Sezione di Genova, 40 anni compiuti lo scorso mese. Esordio in Serie A nel maggio 2016. Dall’esordio alla fine della stagione 2023/24 ha diretto 31 gare in A, 178 in B. La designazione è curiosa: è la sua prima gara stagionale in Serie A. È un regalo perché appenderà il fischietto al chiodo? Oppure, per continuare a dirigere nella CAN, bisogna aver arbitrato almeno una gara a stagione?

Ghersini è un buon direttore di gara, poco “raccomandato”. Nell’AIA, non da oggi, contano poco le qualità arbitrali: contano le spinte. Tutto viene certificato alla penultima giornata di campionato, visti gli “orrori” sui terreni di gioco e davanti al VAR.

Prima con il Grifone, quinta con la Dea: Gasperini ne ha persa una, nel 2016, in casa contro il Palermo. Primo assistente Cavallina (Parma), secondo assistente Minuitti (Maniago), quarto ufficiale Ferrieri Caputi (Livorno), VAR Dionisi (L’Aquila), AVAR Aureliano (Bologna).

Diffidati Genoa: Pinamonti, Vásquez. Diffidati Atalanta: Lookman.

Domenica 18 maggio (ore 15) ingresso gratuito per festeggiare, nell’ultima gara casalinga del Genoa Women, la promozione in Serie A Femminile. Sarà una grande occasione per ringraziare queste giocatrici che hanno centrato un traguardo storico!