A due giorni dalla trasferta contro il Napoli, il tecnico del Genoa, Patrick Vieira, è intervenuto in conferenza stampa per presentare la sfida contro la capolista. Si parte dalla voglia di vincere del Genoa, che non trova la vittoria da diverse partita. C’è sempre voglia di vincere la partita, ma non è un’ossessione. Dobbiamo fare una partita organizzati, concentrati, determinati, sapendo la qualità del Napoli. Ancora col Milan abbiamo fatto una partita organizzata per 75 minuti, contro il Napoli proveremo a fare una partita del genere sotto tutti gli aspetti per 95 minuti perché quando facciamo errori sul nostro posizionamento in campo li paghiamo e li paghiamo soprattutto contro queste squadre dove c’è la qualità individuale. Noi dobbiamo essere più concentrati sui dettagli e questi dettagli alla fine sono importanti per prendere punti”.

Stiamo rivedendo Messias. Secondo lei è un giocatore su cui si può ancora fare affidamento anche nel prossimo anno oppure no?

“Messias è un giocatore di talento, è uno che può saltare l’uomo, è uno che può fare gol, è uno che può fare assist per gli attaccanti. Per lui mi dispiace veramente perché è stato un anno molto, molto complicato, dove ha avuto tantissimi infortuni ed è stato molto difficile per lui allenarsi con continuità. Nelle ultime cinque settimane, però, si è allenato tutti i giorni, sta meglio fisicamente, ma si vede che manca ancora un po’ di ritmo partita. Il suo atteggiamento è sempre stato positivo e per l’anno prossimo vediamo: ad oggi l’importante per lui sarà finire la stagione senza infortuni e sta facendo bene su da questo punto di vista. Deve continuare a giocare e a fare il massimo per la squadra”.

Un altro giocatore simile è Vitinha, che ha segnato dopo un anno senza gol…

“Credo che il gol che ha fatto contro il Milan gli darà fiducia e questo è importante, soprattutto per un attaccante. Per me Vitinha è un po’ come Messias o Caleb, ossia giocatori che sono mancati in troppi allenamenti e troppe partite. Così diventa difficile avere ritmo gara. Noi dobbiamo trovare la soluzione giusta sull’aspetto fisico perché per noi, per una società o una squadra come la nostra, avere queste assenze dal punto di vista offensivo è troppo. Possiamo metterci anche Ekhator in questo gruppo. Sull’aspetto offensivo abbiamo avuto troppi infortuni per questi giocatori importantissimi e queste qualità ci sono mancate in gara”.

A proposito della partita di domenica. Mancheranno Malinvoskyi, Miretti, Thorsby, tutti giocatori che hai schierato alle spalle di Pinamonti. Quali soluzioni potresti trovare tra chi ha giocato meno?

“Dobbiamo trovare l’opzione e la soluzione. Miretti ha fatto benissimo sulla fascia sinistra, Thorsby ha giocato un po’ in questo ruolo e adesso dobbiamo trovare un’altra opzione. Abbiamo giocatori in panchina che non ha giocato tantissimo, possiamo anche provare Junior Messias a sinistra, Kassa ha le qualità per giocare anche questo ruolo. Possiamo anche provare Martin a sinistra. Insomma, dobbiamo trovare l’opzione e vedere: per me la cosa importante è mantenere questo atteggiamento, questa concentrazione, questa intensità che abbiamo avuto fino adesso di giocare con spirito. È questo che ho chiesto al giocatore, avere questa mentalità fino all’ultima partita. Ecco, vorrei arrivare a Napoli dimostrando che possiamo giocare fino alla fine”.

Il Napoli ha l’obbligo di vincere, può essere un problema?

“È difficile perché il loro obiettivo è di vincere il campionato e credo che quando Napoli gioca a casa contro il Genoa non c’è un’altra opzione se non vincere. Noi vogliamo continuare a fare passi avanti, vogliamo rispettare quello che abbiamo preparato questa settimana, vogliamo giocare con la nostra forza collettiva e vogliamo dare fastidio anche a loro. Credo che siamo pronti per questa sfida, perché è una bella sfida da giocare, perché andiamo a Napoli, in uno dei stadi più caldi in Italia, contro una squadra che cerca di vincere il campionato. Sarà una partita veramente bella da giocare e da questa partita, anche io come allenatore, imparerò tanto dai miei giocatori, sul come loro gestiranno questo momento”.

Abbiamo letto i giornali nazionali e internazionali e le sue interviste, dove ha parlato di PSG, di Inter. Da alcune interviste ho estrapolato alcune cose. “Ho capito il vostro modo di pensare calcio”. Qual è questo modo?

“Stavo parlando delle esperienze che ho avuto quando sono arrivato a diciotto anni, stavo parlando dei miei tempi all’Inter e di quello che ho imparato quando ero alla Juventus. Volevo dire che nel calcio italiano i giocatori sono molto preparati sull’aspetto tattico e fisico, sono molto concentrati sui dettagli e che le partite in generale in Italia sono molto, molto preparate nei dettagli perché gli allenatori fanno un lavoro sulla squadra, contro chi giocano. In generale, i giocatori italiani entrano sul campo con questo ruolo e la responsabilità di sapere bene quello che devono fare. Ho imparato questo. Per quello dicevo che non ho avuto nessuna sorpresa dei giocatori italiani in generale”.

Quando sente dire che non giochiamo bene, ma ci siamo salvati, quanto si arrabbia? Là davanti è stato penalizzato, come ha detto prima, altrimenti qualcosa di più si sarebbe potuto fare…

“Sì, però è importante sempre vedere le squadre. Se la Roma difende bene come squadra, sono più forti sull’aspetto difensivo, dobbiamo anche vedere l’aspetto offensivo, i giocatori che sono mancati a questa squadra. Parlando di noi, siamo solidi sull’aspetto difensivo. Non abbiamo fatto tantissimi gol, però quando guardiamo di più in dettaglio gli infortuni che abbiamo avuto e quei 4-5 giocatori sull’aspetto offensivo che hanno mancato troppe partite, allora diventa difficile di fare di più. Questa è la realtà. Dall’altra parte abbiamo giocatori difensivi che sono sempre sul campo, negli allenamenti e in partita, e credo che noi, io e lo staff, abbiamo fatto benissimo a creare questo aspetto difensivo perché era importante prendere punti e vincere le partite”.

Il Napoli non ha preso mai gol su angolo in 36 giornate…

“I calci di punizione fanno parte del gioco e si lavora anche su questo perché sono un’opzione per creare situazioni per fare gol. Adesso è diventata una fase del gioco molto molto importante”.

Cosa cambia con Thorsby in campo e con Thorsby non in campo?

“Thorsby, quando è sul campo, è un riferimento quando siamo sotto pressione e fa un lavoro tattico fantastico per la squadra. L’esperienza a questo livello è importante averla, ma è squalificato e questo dà l’opportunità ad un altro giocatore di giocare e di provare a fare bene per la squadra”.

Mister, come sta Pinamonti che è da un po’ di partite che non sta segnando?

“Io vedo un Pinamonti sempre felice perché sta giocando. È vero che per un attaccante quando fa gol c’è più fiducia, però io vedo uno che non molla mai. Guardate ancora la partita che ha fatto contro il Milan: ha finito la partita coi crampi, ma l’atteggiamento da Pina in campo per me è un esempio del calcio di oggi. Se vogliamo fare bene da squadra è importante già dall’attacco difendere bene. Quando vediamo giocare l’Inter in Champions, il Barcelona, tutte quelle grandi squadre come il PSG, se guardi come lavorano questi attaccanti, non sono sorpreso che queste squadre alla fine siano in finale di Champions League. Per questo l’atteggiamento e il lavoro chemonyi Pina fanno per la squadra è importantissimo. Adesso sono io l’allenatore e devo provare a creare situazioni in cui possiamo creare più opportunità di fare gol, però ancora una volta la difficoltà che noi abbiamo avuto quest’anno è stata quella di avere infortuni sul fronte offensivo. Quando ti mancano Messias, Ekuban, Cornet, Ekhator, Vitinha e Ruslan, e poi Miretti per le ultime partite, parliamo di sei giocatori offensivi. Così diventa più difficile per la squadra, non solo per Pinamonti, creare opportunità di fare gol”.

Sugli assenti e su Norton-Cuffy, che sta migliorando anche in fase difensiva: “L’unico che recupera per la partita è Onana, che ha fatto un bel lavoro queste settimane, anche con la squadra. Gli altri sono ancora troppo indietro. Norton-Cuffy è un giocatore giovane, e questi giovani hanno bisogno di fiducia. Lui adesso ha fatto tre partite di fila, sta giocando bene e cresce questa fiducia. Ha fatto delle partite veramente interessanti, però deve continuare a fare passi avanti. Credo che possa fare ancora di più sull’aspetto offensivo e anche sull’aspetto difensivo“.


Genoa-Atalanta | Data e orario ufficiali saranno comunicati martedì 13 maggio