Manca all’appello Genoa-Milan, in programma stasera. Buoncalcioatutti racconterà la cronaca e proporrà le interviste dopo la gara, in nottata. Il commento arriverà domani mattina. Nel frattempo è andata in archivio pressoché tutta la restante trentacinquesima giornata di campionato. Giuseppe Tomasi di Lampedusa, autore de Il Gattopardo, probabilmente la descriverebbe con la sua frase più celebre: “Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi.”
Tutto ciò non è successo, a tre giornate dalla fine della stagione. Anzi, nella lotta per la zona Champions si sono aggiunte le due romane, racchiuse in tre punti insieme a Juventus e Bologna. Nel prossimo turno, in campo Lazio-Juventus. Stessa situazione per la lotta scudetto tra Napoli e Inter: due squadre in apnea che fanno fatica contro Lecce e Verona. A Napoli si festeggia già per strada.
In fondo alla classifica, non è cambiato nulla o quasi: Lecce, Venezia ed Empoli in due punti. Chi riuscirà a trovare la via del gol – finora assente – potrebbe salvarsi. Due i posti disponibili per raggiungere il Monza, matematicamente retrocesso. Probabilmente sarà la classifica avulsa a decidere le posizioni, sia in testa che in coda.
Per i soliti amanti delle “pasticcerie” calcistiche, resta il grande dubbio sulla gara Bologna-Fiorentina: l’arbitraggio di due romani, Doveri in campo e Mariani al VAR, con quasi 400 gare di Serie A all’attivo, non ha consultato la tecnologiain occasione di episodi che avrebbero potuto cambiare il corso della gara, aggiungendo magari un posto alla tavola Champions per Lazio e Roma. Anche il calendario, difficilmente in contemporanea per le gare interessate, andrebbe discusso.
Rocchi poteva evitare di designare ben 5 ufficiali di gara (tra arbitro, assistenti e VAR) tutti della regione Lazio: Marini, Mariani e gli altri.
Peccato che questo campionato, dal finale thrilling, venga penalizzato da fuorigioco millimetrici, falli di mano non visti in campo ma segnalati dal VAR, e cartellini gialli e rossi sventolati a vanvera. Ma andiamo a vedere le partite.
Torino-Venezia 1-1. Un pari che tiene vivi i lagunari di Di Francesco. Meritavano la vittoria contro un Toro, subissato dai fischi, che non ha più nulla da chiedere alla stagione. Vanoli, con i cambi, ha risollevato i suoi, ma per pareggiare è servito un rigore concesso dal VAR per il solito fallo di mano contestato. I lagunari, in precedenza, sempre penalizzati dal VAR per fuorigioco millimetrici. Il pareggio mantiene il Venezia in corsa salvezza, in attesa dei risultati del weekend. Un malore per il tecnico Vanoli ha spaventato tutti i presenti al Grande Torino.
Cagliari-Udinese 1-2. La festa salvezza per il Cagliari e per Didi Nicola è rimandata. Un’Udinese solida torna alla vittoria. Il pareggio sarebbe andato bene a tutti, ma un gol di pancia del friulano ha messo alle corde i sardi. Troppo pochi cinque falli per fermare la fisicità degli uomini di Runjaić, anche superiori per qualità. I friulani tornano a vincere dopo due mesi. Terza sconfitta per i sardi nelle ultime quattro gare. L’unica nota lieta è Zortea, terzino più prolifico d’Europa.
Parma-Como 0-1. Strefezza, con la sua seconda rete consecutiva, porta il Como nella storia con la quinta vittoria di fila. Seconda sconfitta per i crociati sotto la guida di Chivu. Il Parma ha sprecato almeno tre occasioni clamorose nell’area piccola.
Lecce-Napoli 0-1. Il Napoli vince nel Salento e lo scudetto è sempre più vicino, anche se l’Inter non molla. Tre punti pesanti per il “Ciuccio”, che ha però subito il Lecce nel secondo tempo. I salentini, ancora una volta, hanno mostrato il loro difetto cronico: tirare poco e male. Giampaolo ha messo in difficoltà Conte, incapace di reagire nonostante l’astinenza da vittorie che dura dal 31 gennaio (8 sconfitte nelle ultime 12). Insulti per Conte, che aveva accompagnato i suoi a salutare la panchina del Lecce in memoria del giovane fisioterapista scomparso.
Inter-Hellas Verona 1-0. L’Inter batte il Verona in una partita poco entusiasmante. Inzaghi schiera l’Inter “B” con dieci cambi. I nerazzurri tengono vive le speranze scudetto grazie a un rigore assegnato dal VAR. Dopo il gol, gestiscono il possesso contro un Verona remissivo, “rimasto sotto al balcone di Giulietta e Romeo a fare la serenata”.
Empoli-Lazio 0-1. L’Aquila vola in zona Champions grazie a un gol al primo minuto e affonda l’Empoli al penultimo posto. Baroni, stanco e non al meglio, gestisce male gli episodi: gol subito all’inizio, rosso a Colombo al 40′. Undicesima vittoria in trasferta per i laziali, che ora sfideranno la Juventus all’Olimpico. L’Empoli ha mostrato impegno, ma difficoltà evidenti in zona gol. Rosso anche per Hysaj al 75’, e Baroni ha risposto inserendo un difensore al posto di un centrocampista, sbagliando assetto.
Monza-Atalanta 0-4. Poker della Dea a Monza. Tre punti fondamentali per mantenere il terzo posto. Tornano al gol De Ketelaere e Lookman, non Retegui. Gasperini si avvicina alla quinta qualificazione in sette anni alla Champions, anche senza una prestazione brillante. Il Monza, con due piedi in Serie B, non ha opposto resistenza. Commovente il ricordo del tifoso bergamasco accoltellato nella notte. Gasperini, a fine gara, si lamenta per il rosso a Hien, che salterà la sfida col Bologna.
Roma-Fiorentina 1-0. Basta un gol a “Sir” Ranieri per battere la Fiorentina. Svilar salva i giallorossi. Diciannove risultati utili consecutivi, nove vittorie per 1-0, gestione tattica impeccabile. Ranieri sorprende tutti con due centravanti e Shomurodov uomo assist e marcatore a uomo sul regista viola. Palladino non trova contromisure. La linea difensiva della Roma tiene e porta tre punti. La Fiorentina ora punta tutto sulla Conference League: giovedì il ritorno col Betis Siviglia per evitare un’altra stagione a mani vuote.
Bologna-Juventus 1-1. Un pareggio che lascia tanti rimpianti e allarga la zona Champions, favorendo l’ingresso delle romane. Il Bologna frena una Juve piena di infortuni e con una difesa improvvisata. Italiano corregge i felsinei e trova il pari. Protagonista il veterano Doveri, arbitro romano “allergico” al VAR, anche se in postazione c’era l’internazionale Mariani. Il Bologna spera nella Coppa Italia, la Juventus deve restare nei primi quattro: altrimenti, sarà rivoluzione societaria.