Lo stop contro l’Empoli sarà stato metabolizzato al Pio Signorini. Nei meandri della partita si è visto che il Vecchio Balordo è in grado di essere più presente sul campo con la consapevolezza, anche da parte di Vieira in conferenza stampa, di non aver raccolto niente di quello preparato.

L’atteggiamento e lo spirito della squadra visti in altre gare e nel secondo tempo con i toscani, nella consapevolezza di essere padroni del proprio destino e di poter arrivare all’obiettivo prefissato, vale molto di più del punto conquistato e risulta prezioso visti i risultati di chi insegue.

Piuttosto che cercare di forzare il contesto nei primi tempi delle gare, Viera si è adattato più in senso difensivo a tutti gli avversari. Tutti d’accordo quando sa di non avere la possibilità di dominare l’avversario e decide di contenerlo con la squadra non a pieno regime con i reduci da infortuni. Adesso in altre gare si potrebbe fare il contrario. La strategia non si può dire che non abbia funzionato in attesa che gli avversari sprecassero energie alla ricerca del gol per poi colpire in contropiede dopo il 70’ di gioco.

La maturità chiesta da Vieira in fase passiva funziona diversamente da quella in fase offensiva, cercando di sfruttare in profondità gli ampi spazi avversari. Con il recupero degli infortunati la qualità dei giocatori del Genoa dovrebbe trovare bucate intelligenti, buon palleggio e palloni lunghi più precisi.

Strategicamente Vieira a Cagliari cambierà qualcosa? Metterà da parte il “vieirismo” consapevole dei limiti della rosa a disposizione? Il possesso pallone per il Genoa non è sufficiente per sostenere la fase di possesso con le corsie che funzionano a singhiozzo.

Per aiutare Pinamonti, la scelta di modulo in questo momento potrebbe essere un 4-4-2 quasi scolastico: due giocatori per zona, sia al centro che ai lati, e la copertura del campo dai riferimenti più semplici sia nella costruzione che nel ripiegamento. Operazione per non lasciare solo il bomber contro le difese avversarie? Sulla carta siamo tutti allenatori, ma il tecnico conosce meglio le caratteristiche dei giocatori a disposizione: nel giocare a due o a tre a centrocampo può esserci differenza. Le scelte iniziali in non poche gare non hanno premiato il Vecchio Balordo, ma i cambi hanno portato qualcosa in più e, soprattutto, risultati.

Cagliari in ritiro con un proclama: è la partita chiave della stagione. I Grifoni Pirati sull’isola possono fare male. A domani alle ore 20 per la formazione, per la tattica analisi in corso di gara.  Per il Cagliari la sconfitta in casa del Bologna con la squadra indifferente e incapace di reagire ai cambi del Bologna sulle corsie laterali non è stata mandata giù dai dirigenti sardi e, in occasione della sfida di domani contro il Genoa, la squadra è stata portata in ritiro per la seconda volta dopo la sconfitta interna con l’Empoli dello scorso settembre. Forse anche per scaramanzia, visto che aveva vinto la successiva gara con il Parma.

Amareggiato Nicola per i due gol subiti dai felsinei, in particolare per il rigore subito da polli e per l’aggressività svanita nei secondi 45′ di gioco. Dopo un primo tempo in grado di mettere in crisi i bolognesi, i tifosi sardi si aspettavano, considerato lo sforzo dei felsinei per battere il Milan quattro giorni prima, un Cagliari alla carica. Invece è uscito tramortito dai cambi di Italiano sulle corsie laterali, in particolare con Cambiaghi a sinistra.

A fine partita subito riunione per decidere il ritiro tra i dirigenti, Nicola e i quattro capitani Zappa, Deiola, Pavoletti e Viola. Obiettivo cercare cattiveria e aggressività contro il Grifone domani sera alla Domus. Ritiro che potrebbe essere non efficace dopo le ultime tredici giornate di campionato dove ha perso 8 gare, pareggiato due partite e fatto 3 vittorie con dirette concorrenti alla salvezza come Monza, Lecce e Parma.

I guai per Nicola non arrivano solo dal risultato contro il Bologna, ma anche dal fatto di aver perso nuovamente Luvumbo per problema muscolare. Rientrava con i felsinei dopo due mesi di stop per problema alla caviglia. Tutto rimette in gioco il bomber Piccoli, vedovo di una seconda punta di ruolo. Dal mercato invernale sono arrivati il portiere Caprile e l’attaccante Coman, romeno, giunto dall’Arabia Saudita. Usciti Scuffet, Lapadula e Carboni.

Nelle ventisette gare giocate il Cagliari ha vinto 6 gare, fatto 7 pareggi e raccolto 14 sconfitte, con 27 reti realizzate e 42 incassate. Tatticamente ha utilizzato di più la difesa a quattro e le variazioni del 4-4-2 nelle ultime gare dopo aver perso con la difesa a tre, in 8 su 14 sconfitte. La formazione con tutta la rosa al completo eccetto Luvumbo vive di ballottaggi in difesa, a centrocampo e in particolare in attacco.

Arbitro Fabbri di Ravenna, classe 1983. Debutto in Serie A nel 2013 in Cagliari-Parma. Internazionale dal gennaio 2019. Più di 150 gare in Serie A. In stagione 12 gare nel massimo campionato. Due gare con i sardi: la sconfitta a Lecce e il pareggio casalingo con il Milan (3-3)

Con il Cagliari 15 gare (3 vittorie, 6 pareggi, 6 sconfitte). Con il Genoa 12 gare (1 vittoria, 2 pareggi, 9 sconfitte). Primo assistente Giallatini (Roma), secondo assistente Colarossi (Roma), quarto uomo Monaldi (Macerata). VAR Marini (Roma), AVAR Gariglio (Pinerolo). Diffidati Cagliari: Marin e Mina. Diffidati Genoa: Martin.