Alla dodicesima giornata di campionato l’estate di San Martino ha fatto alzare non solo le temperature atmosferiche, ma anche la classifica in testa al campionato di Serie A. Sei squadre in due punti a giocarsi il titolo di Campione d’inverno. La sorpresa è il Napoli in prima posizione seguito da Atalanta, Fiorentina, Inter, Lazio Juventus, tutte squadre che non hanno risentito del calendario compresso tra campionato ed Europa, compreso il Bologna in ritardo. L’unico a digiuno il Diavolo di Fonseca, che ha una partita da recuperare proprio contro il Bologna.
L’Empoli al decimo posto davanti al Torino e alla Roma. In fondo nella nebbia di San Martino sei squadre in tre punti: Parma, Verona, Genoa, Como, Cagliari e Lecce. In fondo staccate di un punto Monza e Venezia.
Saltate due panchine subito al termine delle gare: Gotti a Lecce (sostituito ufficialmente da Giampaolo) e Juric a Roma. In bilico fino alla ripresa dei lavori in questi giorni quelle di Nesta al Monza, Zanetti al Venezia, Vanoli al Torino e Di Francesco a Venezia.
Sempre in auge gli errori arbitrali. Un ritorno al passato dove il VAR non interviene sugli arbitri titolati, ma si intromette con gli altri. Il problema è sempre lo stesso, troppo frettolosamente arbitri dismessi per problemi tecnici vengono portati davanti alle TV di Lissone continuando a non dare garanzie sul regolamento, penalizzati da un assurdo protocollo.
Lecce-Empoli 1 a 1. Altro acuto di Pellegri per la seconda volta nel giro di una settimana. Finalmente il bomber genovese perseguitato dagli infortuni è esploso. Ogni gol lo ha fatto esultare come Hannibal Lecter. Empoli fuori di giri per stanchezza avendo giocato un giorno dopo il Lecce nel trittico di partite: non ha saputo conservare il vantaggio. Il Lecce ha pareggiato dopo aver sprecato e il risultato ha fatto saltare la panchina di Gotti.
Juventus-Torino 2 a 0. Il Toro è rimasto dentro la barriera, non è entrato nell’Arena juventina e le zebre hanno vinto senza andare al galoppo. La Juventus rimane imbattuta in Serie A da 19 gare, il Torino invece è stato sconfitto cinque volte nelle ultime 6 gare. Non bello il Torino e anche la panchina di Vanoli vacilla. Thiago Motta difficilmente ha sofferto nel Derby della Mole presentando una squadra molto equilibrata. Per la Signora nove gare senza prendere gol. Derby con scontri fuori dallo stadio.
Cagliari-Milan 3 a 3. Dopo il trionfo contro il Real Madrid, il Milan sbarca a Cagliari raggiunto al 89′ minuto di gioco dal Cagliari che non meritava di perdere. Il Diavolo dopo la vittoria al Bernabeu si è deliziato con un Leao in forma, autore di una doppietta. Fare tre gol in terra sarda e non vincere non è da Milan. Diavolo senza difesa. Nicola con cuore e organizzazione ha meritato il pareggio. Dopo le scelte scintillanti contro Ancelotti, azzardata quella di Camarda anche se il giovane si è battuto anche meglio di qualche altro titolare.
Venezia-Parma 1 a 2. Seconda vittoria in trasferta per i ducali dopo quella di agosto, unica vittoria, in casa contro il Milan. Il Venezia va in vantaggio. Una illusione, poi i lagunari sono apparsi a corto di fiato. Di Francesco non si aspettava di steccare contro il Parma e la sua panchina è in discussione. Vittoria sporca quella del Parma, che addirittura ha fatto dire a mister Pecchia che per una volta sono stati fortunati.
Atalanta-Udinese 2 a 1. Otto le vittorie di Gasperini in campionato, sei quelle consecutive. Fanno fatica gli orobici, l’Europa e i viaggi si possono anche far sentire. A Bergamo preoccupazione per gli infortuni di Djimisiti e Zappacosta. Friulani sempre in partita, ma si sono dovuti arrendere ai cinque minuti della Dea in gol con Pasalic e una autorete di Toure.
Fiorentina-Verona 3 a 1. Sesto successo consecutivo di Palladino in campionato. Kean, rimpianto dalla Juve, segna una tripletta contro i veneti e porta la Viola nelle vicinanze del primo posto in classifica. La Viola ha fatto fatica contro un Verona coriaceo nel chiudere gli spazi, solo le peripezie di Kean hanno confezionato il risultato pesante. Qualcuno in riva all’Arno inizia a pensare gli euro spesi inutilmente per Albert, che oltre infortunato è nuovamente alle prese con il problema del processo islandese fino a giugno.
Roma-Bologna 2 a 3. Perde sotto il Cupolone la Roma contro un Bologna al terzo successo consecutivo in campionato. Italiano approfitta della crisi giallorossa con metastasi non collegate al prato verde che hanno fruttato 4 sconfitte nelle ultime 5 gare. Juric, il meno responsabile, salta e viene contestato anche dai tifosi giallorossi. Americani alla ricerca del nuovo mister in una rosa dove c’è Mancini dopo il flop nel deserto, Pirlo e una voce suggestiva da scoop, Lele Adani, con il patentino Uefa a disposizione. Difficile che la crisi della Lupa si possa risolvere con le parole pretenziose sulla tattica.
Monza-Lazio 0 a 1. Zaccagni-gol porta l’Aquila sulle vette della classifica dopo la quarta vittoria consecutiva in campionato. Terzo KO di fila per Nesta che non ha più la fiducia di Galliani. Monza tradito dai gol facili mancati da Dani Mota e dal figliol prodigo Maldini.
Inter-Napoli 1 a 1. Il risultato tutto confezionato dal Calhanoglu con un gol da fuori area con la complicazione del portiere Meret e un rigore stampato sul palo dopo 17 sempre realizzati. Rigore che ha lasciato dei dubbi sull’intensità del contatto. Simeone subentrato a Lukaku, mai visto il pallone contro Acerbi, si è divorato il gol beffa negli ultimi minuti di gioco, solo davanti a Meret. Bella la partita sul piano del gioco: da entrambe le parti si è dominato col pallone, con la velocità e con la consegna della sfera a quelli di più qualità.
Genoa-Como 1 a 1. Archiviati in casa genoana i quattro punti preventivati prima della sosta. Il pensiero adesso di Gilardino è il recupero degli infortunati. Non ci saranno tutti, ma Bani e Norton-Cuffy dovrebbero rimpolpare la rosa. Qualche dubbio per Vasquez, accertamenti sanitari, anche se il messicano ha stretto i denti nelle ultime due gare toccandosi spesso l’inguine. Salta la nazionale con la speranza che sia un problemino di poco conto. Per gli altri non si possono che monitorare le condizioni di Messias, Vitinha e De Winter di giorno in giorno. Ekuban e Gollini ancora ai box. A Gilardino e lo staff servono i recuperi in un campionato che dal 24 novembre non si fermerà più fino a marzo. Recuperi con giudizio per non ricadere nei problemi fisici, ma anche per tutelarsi con i cambi, partita dopo partita e a gara in corso.