A circa un’ora dalla sfida contro il Bologna, il presidente del Genoa, Alberto Zangrillo, ha parlato ai microfoni di Sky: “Prima di tutto questa sera affrontiamo una grande squadra, di questo va tenuto conto. Mister Gilardino ha dimostrato che indipendentemente dagli uomini riesce a confezionare un prodotto eccellente. L’importanza del gruppo è fondamentale, quindi al di là dei malanni di stagione siamo pronti“.
Sulla vicenda Irpef con i possibili scenari: “Il grande gioco del calcio in Italia ha una serie di organismi istituzionali che sovraintendono. Uno di questi è un organismo con cui noi dialoghiamo costantemente in modo proficuo e positivo e si chiama Covisoc. Quindi, ad un certo punto, è partita una segnalazione come è giusto che sia, perché è un organismo di controllo con cui si dialoga costantemente. Talvolta da questo organismo di controllo viene coinvolta la Procura Federale. Io in prima persona ho incontrato il presidente della Procura Federale, ho spiegato la situazione che si era venuta a creare, l’ho spiegata in maniera tranquilla e trasparente. Ho trovato grandissima consapevolezza e professionalità e di questo ringrazio. Oggi ho fatto soltanto un appello al silenzio perché è doveroso che in queste circostanze si lascino lavorare gli organismi competenti senza fare quelle dichiarazioni che provengono da Genova e sono abbastanza recenti non faccio riferimento a quelli della Gazzetta che abbiamo tutti letto questa mattina – che sono sciocche, irriverenti e lasciano il tempo che trovano“.
Sul calciomercato: “Io non capisco perché, quando si parla di Genoa, tutti siano abituati a parlare con assoluta normalità di necessità di dover fare qualcosa. Noi siamo una grande società e come tale ci stiamo comportando. Dragusin è un grandissimo giocatore e un grandissimo ragazzo, che grazie a questa società ha potuto esprimersi perché è un ragazzo di solidi valori morali e non solo sportivi. Prima ho parlato di gruppo, quando parliamo di gruppo parliamo di tutti. La società farà delle scelte, ma la società non è presa per il collo da nessuno, non ha necessità di vendere per qualche strana ragione. Ha il dovere di comportarsi in modo sano a tutela del nome stesso della società e a tutela del popolo rossoblu che si segue e si fida di noi”.