Gilardino subito dopo la prestazione con il Napoli ha voluto tenere tutti con i piedi per terra. Contento della vittoria, ma non del risultato. Carico dall’atteggiamento del gruppo.

Il Vecchio Balordo sta crescendo anche tecnicamente e sta cercando l’equilibrio che serve dentro alle partite. C’è da lavorare e migliorare, quando c’è da alzarsi, pressare e quando c’è da difendere.

Dopo il buon test con il Napoli, mai scomposto, il Grifone per adesso non deve pensare a grandi cose, la strada è lunga. Le prove con le grandi sono riuscite: ora arriva un altro test con il Lecce, una squadra che è partita bene ma non è superiore.

Gilardino ha capito subito dalla prima gara in Serie A che la sua vita sarà un circolo continuo che ripasserà sempre dalla stesso punto: è ora di vincere. Perfidamente tutti pronti a mettere in conto i risultati negativi.

La Serie A lo ha fatto diventare fumantino in panchina durante le gare, ma continua a curare moltissimo i rapporti con il gruppo. Maniacale nei dettagli , non è fedelissimo degli schemi e non ripetitivo nelle mosse: ogni scelta dipenderà dagli avversari da incontrare prima e durante la partita.

La calma è la virtù dei forti e Gilardino vuole esserne la prova vivente. Quando le cose non vanno pensa che possano solo migliorare, consapevole che nel calcio è facile passare dalle stelle alle stalle per colpa di un risultato. Sempre equilibrio sopra la follia del pallone che rotola. Si agita in panchina, ma in ogni intervista fa circolare un invidiabile stato di calma. La sua forza è essere sempre lucido: una dote e una carriera da grande allenatore come quella vissuta da calciatore.

Nel Salento sarà necessaria un’altra prova di carattere. Partita da giocare in modo organizzato, da interpretare in modo moderno avendo a disposizione qualità e grande fisicità da sfruttare, compresi i cambi che dovranno essere pronti. Gila con lo staff alla ricerca della fluidità di manovra e di una nuova identità.

Il Lecce è un’altra squadra che cerca di sfruttare le corsie laterali con due esterni armati di dribbling. Allo stadio “Via del Mare” agli uomini di D’Aversa non piace fare la gara per sfruttare le ripartenze. Il Violinista in questa Serie A ha subito messo in atto l’antidoto al “giochismo”.

A Lecce potrebbe cambiare ancora strategia dopo quella vista positivamente contro il Napoli? Può darsi. Il Lecce come ha fatto in queste quattro gare di campionato ha sempre giocato di rimessa aspettando l’avversario e colpendolo in contropiede, compresa la gara casalinga con la Salernitana. Difficilmente ha superato più del 40% di possesso pallone, e il tutto che conferma che il possesso pallone non porta risultati.

Come sempre a domani per formazione e strategia tattica, che potrebbero cambiare. Messias in panchina? Se ci sarà, lui e gli altri dovranno fare la differenza nella seconda parte di gara.

Venendo ai prossimi avversari del Lecce, la classifica luccica, zero gare perse su quattro giocate. Sette gol fatti, quattro subiti. Mezz’ora con l’uomo in meno nell’ultima gara con il Monza, portato via un punto per tre ottime parate del portiere Falcone e tanta resistenza.

Gli 8 punti in classifica alla spalle di Inter, Juventus e Milan sono opera di Corvino, Direttore dell’area tecnica, che per l’ennesima volta ha trovato l’oro con il centravanti Krstovic arrivato dalla Slovacchia, per la precisione dal Dunajaska, adocchiato nel torneo di Viareggio di qualche anno fa. Montenegrino in gol tre volte su quattro gare.

La rivoluzione di Corvino parte sempre dalla vendita dei giocatori importanti. L’ultimo è stato Hjulmand, venduto per 18 milioni e sostituito con l’albanese Ramadani, anche se difficilmente farà il lavoro del danese.

La caccia agli sconosciuti da parte delle Lecce è continuata anche con la squadra Primavera, probabilmente l’unica ad avere più stranieri che italiani, vincitrice lo scorso anno del campionato. I più bravi devono essere lanciati in prima squadra.

Il calciomercato 2023/2024 del Lecce è stato pazzo, compresa la scelta dell’allenatore. Scelto al posto di Baroni, che aveva salvato la Serie A all’ultimo minuto della stagione sul campo del Monza con una folle vittoria, rigore parato da Falcone all’85’ di gioco, il nuovo tecnico è D’Aversa, reduce da licenziamenti negli ultimi due anni con Parma e Doria, ma pronto a seguire le scelte e le idee di Pantaleo Corvino. Gli acquisti: Kaba, Krstovic, Ramadai, Rafia, Smajlovic, Venuti, Almqvist. Poco conosciuti, saranno famosi?

D’Aversa non ha cambiato il 4-3-33 del mister precedente con una mossa importante: il capitano dello scorso anno Strefezza, partito da falso nove nella prima gara, alla seconda in panchina per fare spazio sulla corsia di destra ad Almqvist. Grazie a questo svedese e a Banda sulla corsia di sinistra, assente con il Genoa, con le loro scorribande e dribbling ha costruito la classifica attuale. Contro il Genoa al posto del nazionale dello Zambia giocherà Strefezza.

Il Lecce è la squadra più giovane del campionato, contro il Genoa per la mancanza di Capitan Baschirotto squalificato lo sarà ancor di più. L’unica incertezza, con la conferma della squadra di Monza, è su chi sostituirà il capitano. Sarà l’ultimo colpo di Corvino, Touba, 25 anni che arriva dalla Turchia, per la precisione dalla squadra del Basaksehir di Istanbul, un belga naturalizzato algerino, giocatore che anche il Genoa aveva puntato nel Torneo d Viareggio quando giocava con l’Under 19 del Bruges. Il ballottaggio è con Blin, già impiegato da Baroni come centrale difensivo. Dopo il rosso al capitano D’Aversa lo ha spostato da mediano nei due difensori centrali.

Arbitro Rapuano Antonio di Rimini, anno di nascita 1985. Esordisce in serie A nel maggio del 2017, 30 gare dirette in Serie A, 99 in Serie B. Polizia locale nella vita di tutti i giorni. In stagione due gare dirette nel massimo campionato: Udinese-Juventus e Roma-Milan. La scorsa stagione in Serie A 14 gare, 2 in Serie B. Mai diretti Lecce e Genoa.

Primo assistente Del Giovane (Albano), secondo assistente Niedda (Ozieri), quarto uomo Sacchi (Macerata), VAR Di Martino (Teramo), AVAR Longo (Paola). Questi ultimi due sono entrambi VMO.