Il Genoa Women di mister Filippini faceva visita al “Manuzzi” alle avversarie del Cesena per quella che è la 26° giornata del campionato di Serie B Femminile. Prima di due trasferte consecutive, la gara in terra emiliana rappresentava l’occasione per provare a interrompere una striscia negativa di quattro gare senza vittorie. Ad arbitrare la sfida il fischietto Alice Gagliardi della sezione di San Benedetto del Tronto.


FORMAZIONI UFFICIALI 

CESENA WOMEN (4-4-2): Frigotto; Costa, Mancuso, Kiamou, Casadei; Miotto, Iriguchi, Mak, Zanni; Porcarelli, Distefano. A disposizione: Serafino, Carlini, Pastore, Nano, Cuciniello; Gidoni, Bizzocchi, Ploner, Alkhovik. Allenatore: Michele Ardito

GENOA WOMEN (4-3-3): Macera; Oliva, Parolo, Hellström, Monetini; Bettalli, Smith Yglfeldt, Campora; Millqvist, Bloch, Bargi. A disposizione: Parnoffi, Fernandez, Parodi, Tortarolo, Crivelli, Spotorno, Rossi, Lucafò, Costi. Allenatore: Antonio Filippini


CRONACA

Il Genoa parte chiuso dietro la linea del pallone per contenere le prime folate della formazione padrona di casa, che spinge per cercare il vantaggio. Al minuto 3′ provvidenziale intervento di Macera a chiudere sul colpo di testa di Iriguchi, che fa da preludio al gol della formazione emiliana che arriva soli due giri d’orologio dopo. Questa volta la più lesta a sbrogliare in area di rigore un possesso conteso è la bianconera Mak che di sinistro calcia una sorta di rigore in movimento e sorprende il portiere rossoblu.

Le rossoblu sono subito sotto nel punteggio, ma sembrano assestarsi e prendere poco a poco le misure in un contesto, quello dell’Orogel Stadium “Manuzzi”, che rende bene l’idea di come si copra il campo e con quale efficacia. E se il Cesena Women muove il pallone soprattutto sugli esterni cercando traversoni e cross che impensieriscano la difesa rossoblu, il Genoa prova la stessa soluzione e al quarto d’ora è clamorosa la chance per pareggiare. Bloch, infatti, non riesce a ribadire in rete la maldestra presa di Frigotto su colpo di testa di Bettalli. Pallone neutralizzato dall’estremo difensore del Cesena e spedito fuori dall’area di rigore.

Il Genoa prende coraggio da queste iniziative, alle quali si sommano le ricerche della profondità per innescare Millqvist e Bargi in profondità, e colleziona anche una manciata di calci d’angolo. Il più pericoloso quello calciato al 28′ da Hellström, che trova un po’ distratta la difesa emiliana e permette a Bettalli di ritrovarsi lì, a pochi passi dalla porta, un pallone da provare a indirizzare nello specchio. Decisiva la chiusura della retroguardia del Cesena.

Le padrone di casa si presentano nuovamente con frequenza e pericolosità dalle parti di Macera solo negli ultimi minuti della prima frazione, allungata da tre minuti di recupero. Il Genoa si difende bene e negli spogliatoi va in svantaggio per 1-0. Nella ripresa l’ingresso di Costi vivacizza l’attacco delle rossoblu che prima falliscono la rete del pareggio con Campora a porta quasi sguarnita, poi è il portiere del Cesena Frigotto a chiudere lo specchio in uscita su Bloch. Anche Macera si contraddistinguerà per un trittico di miracolosi interventi a tenere in partita il Genoa sino all’84esimo minuto, quando Distefano prende alle spalle la retroguardia rossoblu e trafigge il portiere rossoblu per il 2-0 che sigillerà la sfida.

Le rossoblu, al triplice fischio, incassano la quinta sconfitta di fila, seppur al termine di una partita dove sono state tantissime le occasioni create, come testimonia anche il destro al 91′ di gioco di Costi deviato con un tuffo da Frigotto in angolo. La formazione di mister Filippini è viva, ma complice un calendario ostico la classifica rimane invariata a quota 25 punti. Il vantaggio sul terzultimo posto occupato dal Tavagnacco rimane di sei punti a quattro giornate dalla fine. Quattro giornate che contrapporranno il Genoa a Ternana, Hellas Verona, San Marino Academy e Apulia Trani.


Under 17, Genoa 3-1 Benevento: rossoblu passano ai supplementari al secondo turno playoff