Il campionato di Serie A e B in fuga tra il centro Italia del Frosinone e il Sud del Napoli. I ciociari otto punti sul Genoa, i napoletani 13 punti sull’Inter.

Se in Serie A l’operazione scudetto sembra più facile, in Serie B  la ventiduesima giornata di campionato si conferma come il numero 22 nella smorfia napoletana: “o ‘pazzo“. E si rimane da quelle parti, viste le azioni sui campi che sono sopra le righe nel bene e nel male. Tutto può ancora succedere.

Nel bene le vittorie senza troppi meriti di Cagliari, Como, Südtirol e Cosenza, con valore  quelle del Perugia a Bari e della Ternana a Modena. Colpo del Palermo ad Ascoli dopo aver passato 48 ore prima la grande paura della rottura di un vetro sull’aereo, tornato a Punta Raisi. Con dote il pareggio tra Genoa e Pisa. Vince anche il Frosinone di rigore.

La gara per i playoff varia di giornata in giornata: dentro Cagliari, Ternana, Reggina, Südtirol, Bari e Pisa, Palermo fuori per differenza reti, ai margini il Parma. In soli tre punti dalla zona playoff a quella dei playout ci sono 7 squadre con le sorprese inaspettate di Brescia, Spal e Benevento.

La B è tornata B anche nei provvedimenti disciplinari, tanti i rossi sventolati. Faticano i giovani arbitri sballottati tra VAR e calciatori in protesta e si ritrovano anche vittime dei tempi di recupero, considerato che si gioca troppo poco viste le manfrine per perdere tempo. Al Mondiale nel deserto quasi tutte le gare sono state giocate oltre i 100’ di gioco.

Le prestazioni positive della precedente giornata non garantiscono di partire in vantaggio contro nessun avversario. Va avanti chi si conferma in ogni gara. Poche ore alla fine del calciomercato e quasi tutte le squadre si aspettano qualcosa di buono ma tutte i team sembrano ancorati alla vecchia formula: fare uscire qualcuno per ingaggiare qualcun altro. Difficile acquistare perché mancano gli euro. Come sempre la Serie B domani sera alle 20 confermerà che difficilmente si verificano acquisizioni di cartellini e arrivi importanti nel mercato di riparazione, in particolare se non si è ragionato con l’allenatore più che sui nomi sul reparto da rinforzare. Se arriva la ciliegina sulla torta va bene, altrimenti i tecnici preferiscono puntare e rischiare sugli elementi a disposizione.

Cagliari-Spal 2 a 1. I sardi hanno fatto fatica a battere gli  estensi. Terza gara in panchina per Ranieri e seconda vittoria. Il gollonzo di Lapadula ha fatto discutere, sui falli di mano non esiste la tecnologia del fuorigioco automatico. Troppi gli interventi del VAR alla Domus Arena di Cagliari e tante proteste equamente divise. Preoccupato De Rossi vicino alla zona rossa della classifica: spera nella voglia di Nainggolan per uscirne.

Venezia-Cittadella 1 a 1. Triste il pareggio tra il Venezia e il Cittadella , pareggio che non porta vantaggi a nessuno .Per i lagunari pareggio ha il sapore di una sconfitta . Il Cittadella chiuso a doppia mandata tra le proprie mura porta a casa un punto importante che sta stretto al Venezia.

Brescia-Como 0 a 1. La caduta libera del Brescia non si ferma,  la Serie C solo a due punti preoccupa. Clotet di nuovo a rischio. Feroce contestazione al termine del derby con il Como. Le idee sono poche e confuse anche in società con il Presidente Cellino che non riesce a prendere provvedimenti giusti con Perinetti ai box per malessere.

Ternana-Modena 2 a 1. Le Fere di Andreazzoli, dopo  aver messo sotto i canarini nel primo tempo, hanno sofferto nella ripresa. La vittoria ternana darà ancor fiducia ed è decisiva in chiave classifica facendo rientrare la Ternana in zona playoff. Vincente la strategia tattica di Andreazzoli alla quale Tesser, mister del Modena, ha preso tardivamente  le contromisure per paura di essere preso alle spalle nella zona cieca e dell’ultimo difensore.

Südtirol-Reggina 2 a 1. La Reggina è caduta sotto i colpi del Südtirol esaltato dalla prestazione di aver collezionato pochi tiri in porta e due reti con il nigeriano Odogwu. Inzaghi si lamenta delle poche alternative e della rosa ai minimi termini, ma dovrebbe anche capire perché è stato ingabbiato dai ritmi di Bisoli che con il calcio all’italiana è la vera sorpresa in Serie B, quarto in classifica con 35 punti e nove vittorie divise tra casa e fuori.

Cosenza-Parma 1 a 0. Un Cosenza cinico e spietato agguanta tre punti d’oro per la difficile  salvezza. Il tecnico Viali in piena contestazione con la squadra esce tra gli applausi resistendo in 10 contro gli attacchi disperati dei ducali alla ricerca del pareggio. Il Parma è stato inguardabile, tifosi infuriati dopo il lungo viaggio. Pecchia accusato di presunzione  per aver utilizzato la coppia di centrali di 19 e 20 anni subito in crisi con il gol incassato al 4’ di gioco. Operazione poco gradita ai Ducali che difficilmente riescono a recuperare pur con più di 90’ a disposizione.

Bari Perugia 0 a 2. Un Grifo d’assalto espugna Bari. Successo pieno e meritato degli uomini di Castori che a fine gara dichiara di avere una fisionomia e con quella si salverà. Peccato che sia altalenante. Il Bari è crollato anche se è stato superiore tecnicamente perché lavorato ai fianchi dagli umbri che hanno tolto ogni contropiede e velleità ai Galletti che al San Nicola stanno lasciando la corsa alla Serie A.

Genoa-Pisa 0 a 0. Il bicchiere è mezzo pieno per entrambe le squadre. Un perfetto equilibrio per entrambi gli allenatori per sognare in grande. La compattezza dei pisani ha fatto la differenza nel primo tempo, la qualità del Genoa nel secondo anche se i due portieri difficilmente sono stati impegnati. Due gol in fuorigioco negati, quello dei nerazzurri più evidente, quello dei rossoblu neanche dai replay si è capito se fosse il mignolo di Bani davanti.

L‘idea di Gilardino non era giocare con il 3-5-2 per difendersi e trasformarlo in 5-3-2 per tutto il primo tempo, ma quello di attaccare. Tre potrebbe essere il numero perfetto specialmente in difesa senza rinunciare ad uno dei tre protagonisti. Modulo che dovrebbe garantire la superiorità numerica a centrocampo, se hai gli uomini giusti al posto giusto oltre ad una migliore protezione della porta. Per Gilardino il 3-5-2 contro il Pisa aveva un solo nome preciso: superiorità numerica. Per conquistarla bisogna avere tre calciatori in difesa abili, oltre che a difendere, anche a costruire e inserirsi. Ma l’arma in più nel 3-5-2 è l’essere bravi sulle corsie laterali coperte da un solo calciatore che deve essere abile a coprire, ma subito pronto a ripartire. Gilardino con il materiale a disposizione davanti qualcosa cambierà.

Domani alle 20 la fine del calciomercato di riparazione  e non resta che aspettare  anzi si spera in acquisti solo mirati, ma auspicati da tempo, per migliorare una rosa già ampia. Il tutto con probabili uscite.

Ascoli-Palermo 1 a 2. Seconda sconfitta consecutiva al “Del Duca” per Bucchi che in casa non vince da novembre. Bucchi non molla e non è spaventato a due punti dai playout, dopo aver sprecato i punti conquistati nelle prime gare del girone di andata. Neanche il debutto di Forte è bastato. Feliciani arbitro di Teramo concede un rigore e dopo richiamato dal VAR lo toglie. Un successo valido E regolare per il Palermo grazie al capitano E attaccante Brunori, autore di una doppietta e un rigore parato. Brunori capocannoniere in coppia con Cheddira. Corini con L’Ottavo risultato consecutivo, quattro vittorie e 4 pareggi, si ritrova in zona playoff, ancora non raggiunta per la differenza reti con il Pisa.

Frosinone-Benevento 1 a 0. Vittoria di rigore per i ciociari a 10’ dal termine della partita per un fallo di mano arrivato non da un’azione, ma da un pallone girovagante dopo un rimbalzo inatteso. L’arbitro Baroni di Firenze di nuovo, come sempre, nella luce delle proteste dei campani perché non aiutato dal VAR e dal Regolamento del gioco calcio, questo sconosciuto. Il Benevento fiutava il pareggio, invece con la seconda sconfitta consecutiva Cannavaro vede la zona rossa della classifica. Prova di fuga per il Frosinone meritata dopo 4 vittorie consecutive, la nona in undici gare casalinghe. Alle contestazioni campane sul rigore rispondono che è il primo su 22 gare, arrivato al momento giusto.