Un Genoa Magno, ossia grande, nella Magna Grecia ha dominato il primo tempo sul piano del gioco e il secondo sul piano della qualità e del controllo del gioco. Anche in dieci ha avuto il controllo della gara con marcature preventive: atteggiamento difensivo dei giocatori sotto la linea del pallone non coinvolti nel gioco offensivo. Un’operazione andata in porto bene anche quando il tecnico silano Dionigi ha schierato nel secondo tempo quattro attaccanti.

La figura principale che ha rovinato la gara è stato non tanto il Direttore di Gara, ma il VAR Fourneau scarso in campo e davanti alla tv. Il VAR non può intervenire, seconda volta in questo campionato dopo Genoa-Benevento, quando l’arbitro decide con visuale perfetta da pochi metri .

L’arbitro ha dimostrato, indipendentemente dalle sue diatribe con l’Associazione Italiana Arbitri, perché è assente dalla Serie A da 4 anni: perché non è all’altezza tatticamente. Sempre nel mezzo del gioco, stopper durante i calci di punizione da ambo le parti, tecnicamente poca conoscenza delle regole e relativa applicazione, con la scelta di disciplinare in modo non consono tra il primo e secondo tempo.

Per quanto riguarda il fallo di Sabelli di mano secondo il VAR e i moviolisti, è secondario perché avvenuto dopo aver ricevuto la gamba tesa avversaria sulla caviglia.

Restano comunque tre punti importanti, coi quali  Blessin ha trasmesso il concetto di gruppo che deve coinvolgere tutti, chi gioca sempre o quasi o chi entra dalla panchina e gioca da titolare: la gara al netto dei meriti dei giocatori è anche sua e dei suoi cambi.

Il calcio di Blessin non è ancora totale, bisognerà continuare a lavorare, per votarlo all’attacco, aumentando  colpi di qualità, pressing e ripartenze .

In Serie B e in Serie A pochi vogliono e provano questo tipo di calcio che quando c’è dimostra che anche in Italia si può giocare non solo con idee ma anche con un’altra mentalità: Napoli e Spalletti insegnano.

Il Genoa per Blessin è soltanto all’inizio di un percorso di crescita sulla mentalità, guai se la squadra non ascolta. Blessin in questa stagione non ha mai dimenticato il gioco ma prima con tutto lo staff ha dovuto lavorare a raddrizzare tutto. Adesso tutti i calciatori della rosa corrono e la qualità fa e farà la differenza.

Blessin, società e staff sono i primi a capire che devono migliorare: non si nascondono ma rispetto alla critica hanno equilibrio nelle analisi perché ci sono quasi più aspetti positivi.

Il Genoa prossimamente sotto porta avrà bisogno della specie di alieno visto lo scorso campionato nelle file del Venezia, Aramu. Lui e  Gudmundsson dovranno alzare il livello di qualità davanti alle aree avversarie .

Abbiamo superato il primo quinto di campionato e giornalmente in questo Genoa si trovano più i difetti che i pregi, senza tenere conto che aveva bisogno di consolidare una mentalità e un atteggiamento adeguati alla cadetteria.

Tanto per tranquillizzarsi lo scorso anno il Monza, promosso ai playoff,  alla nona giornata aveva 10 punti, il Lecce e la Cremonese saliti direttamente con i primi due posti 16 e 15.

Importante per il Vecchio Balordo aver cercato di costruire gara dopo gara una base di carattere e mentalità su cui costruire un futuro efficace. Adesso occhi da Grifone per buttarla dentro da qualsiasi posizione, davanti e dentro  l’area avversaria.

Per qualcuno il calcio è un numero ma per tutte le squadre non è questione di matematica: bisogna prendere pochi gol e fare gol. La classifica di oggi non rispetta i valori tecnici delle squadre, domenica dopo domenica (prossimamente si giocherà più di domenica che di sabato) verranno fuori.

Se il Vecchio Balordo concretizzerà meglio le tante opportunità da rete avute in queste prime nove giornate di campionato salirà nella posizione che gli compete.

Per Strootman, intanto, si potrebbe sprecare gli aggettivi: non solo per lui ma anche per chi ha creduto in lui. Sabelli uomo partita. Rivisto Tourè, chissà se serviranno i suoi muscoli in questa Serie B.

Sabato la Ternana, prima in classifica: nessun timore, ma solo curiosità nel vedere se anche gli umbri da primi in classifica useranno il chiavistello difensivo contro il Vecchio Balordo.