Grifoni contro canarini domani pomeriggio al Ferraris. In ornitologia la differenza è tanta, sul campo domani alle ore 16.15 dovranno essere i calciatori a fare la differenza e tutti i ventimila e passa presenti sugli spalti.

La partita non sarà facile per il Vecchio Balordo ma potrà aiutarsi nel farla diventare facile. Per il Genoa contro il Modena è altra tappa di un campionato in cui ogni gara presenta le sue grandi difficoltà.

La strada tracciata è stata quella giusta da società, parte tecnica, allenatore e staff per intensità, concretezza e mentalità vincente, offensiva e mai arrendevole come nelle due trasferte vinte di Venezia e Pisa dove si sono mantenuti concentrazione e sangue freddo nei momenti di maggiore difficoltà. 

Domani subito dalle 16.15 bisognerà rifare e rivedere tutto ciò dentro il Tempio. Il problema da risolvere è capire il perché il Genoa abbia conquistato solamente 2 punti tra le mura amiche e 6 in trasferta. Blessin e compagnia avranno fatto un’analisi cercando di spiegarsi questa difficoltà casalinga. È colpa di una componente strategica-tattica, oltre le caratteristiche dei calciatori, oppure di un modulo contrastato da avversari e allenatori che gli hanno subito preso le contromisure cercando di sfruttare già alla lavagna i punti deboli del Grifone?

Importante non fare cinguettare i canarini sulle corsie laterali, come accaduto nelle altre gare giocate: i Grifoni non dovranno lasciarle in mano agli avversari che stanno preparando qualcosa di diverso tatticamente rispetto alle cinque gare giocate. Importante sui palloni inattivi contro non guardare solamente il pallone per non perdere la profondità e i movimenti degli avversari, posizionandosi in diagonale per avere la visione periferica e vedere l’avversario che arriva da dietro e alle spalle della linea difensiva muovendosi in base alla traiettoria del pallone. Il Genoa, insomma, da domani dovrà cercare di passare in vantaggio e chiudere le gare oppure saperle capire e amministrare in tutti i momenti della partita.

Dopo sei giornate di campionato deve esserci la conferma contro gli emiliani della crescita, della forza e, dal primo di ottobre alla ripresa, la conoscenza della categoria. Il Genoa visto dagli ottimisti e dai pessimisti è sempre quello dei “però”. La sconfitta di Palermo dovrà trasformarsi in energia positiva.

Blessin confermato da tutta la Società:  a convincere, considerato che il calcio ormai vive di algoritmi e numeri, potrebbero essere stati i dati raccolti dal sito specializzato Fbref.con che ha pubblicato le statistiche del gioco offensivo di tutta la Serie B.

Il Genoa nelle 5 gare giocate ha realizzato 6 reti tirando verso la porta avversaria per 66 volte con 27 tiri nello specchio della porta, il 40,9% in una media per gara del 13,2%. Numeri offensivi che potrebbero far capire a chi è partito lancia in resta contro Blessin che la tattica e il modulo c’entrano poco. Meglio del Genoa in questo score è stata la Reggina avendo realizzato 11 reti. Fanno pensare i 5 gol incassati sempre per errori individuali e in particolare sui palloni inattivi. La confusione e il disordine del secondo tempo di Palermo, non giustificati, non si ripeteranno.

Blessin contro il Modena studierà qualcosa di diverso? Probabilmente sì dopo aver esaminato le cinque gare degli emiliani di cui 4 perse contro avversari che giocavano a trazione anteriore con il 4-2-3-1 o il 4-3-3.

La formazione è come sempre domani alle 15.30. Bani dovrebbe recuperare: giovedì si è allenato con i compagni. Ekuban difficile se farà il primo allenamento settimanale oggi pomeriggio, unito alla rifinitura.

Fronte Modena, i gialli di Tesser ci credono a poter mettere il bastone tra le ruote al Vecchio Balordo seguiti da quasi 800 supporter. Mercoledì la carica di tutta la dirigenza al campo di allenamento e la conferma di Tesser.

A Tesser, come gli altri colleghi che hanno incrociato le panchine con Blessin, farà piacere affrontare una squadra titolata da tutti ma ancora in assemblaggio. Per tale motivo ha studiato di cambiare assetto tattico. Il Modena ha  lottato in ogni gara giocata, ma non sono bastate 4 sconfitte in 5 gare, subendo almeno una rete in tutte le gare giocate. La prestazione c’è stata in ogni gara, tuttavia la squadra ha sofferto di amnesie tattiche decisive nei momenti di sbandata sulle reti avversarie, 8 in cinque giornate.

Passare dalla C, con una bella promozione addirittura con un gol del portiere Gagno da 80 metri in un derby con l’Imolese, avrà fatto pensare che sarebbe stato tutto facile anche per la guida sempre attenta di Tesser. Invece i gialloblu hanno scoperto che tra la C e la B c’è differenza. La società e il tecnico hanno fatto l’errore di credere che lo zoccolo duro della promozione non avrebbe fatto fatica in Serie B pur con l’inserimento di altri giovani. Traditi per adesso anche da quelli più affermati come Falcinelli, Diaw e De Maio. Davanti senza Bonfanti, giovane di grandi aspettative, avrebbero fatto fatica e non avrebbero realizzato 6 reti.

Tesser con la rosa a disposizione sembra avere difficoltà a trovare soluzioni contro il Genoa e spera nei rientri di Armellino e Gerli fuori per infortuni che possono garantire più qualità. Non ci sarà in difesa il rientro del capitano Pergreffi e gli emiliani soffrono ad affidare la difesa a due centrali con elementi quali il giovane Cittadini e De Maio: non solo per la carta d’identità, ma i loro errori hanno pesato sulle ultime sconfitte con Cagliari e Brescia.

Tesser ha giocato fino ad oggi con il 4-3-1-2 poco lucido. Tesser aspetta e crede che il Genoa e la Reggina alla ripresa del campionato potranno far tornare i canarini a cinguettare. La sua panchina non è a rischio e nessuno lo contesta nella terra del Lambrusco.

Domani al Ferraris alla sesta giornata di campionato potrebbe abiurare il modulo tattico, prove anche con il doppio trequartista ma tutte le esercitazioni sfociavano nel giocare in tanti dietro la linea del pallone quando il Genoa attacca e in molti a sfruttare gli spazi nelle ripartenze, in particolare sulle corsie laterali. Tesser ha cercato di trovare altra soluzione anche per Azzi, esterno sinistro al centro del mercato estivo, non utilizzandolo nella difesa a quattro, al suo posto l’ex genoano Renzetti. Lavoro particolare sui palloni inattivi a favore per sfruttare un neo visto nelle cinque gare giocate dal Genoa.

La probabile formazione e il modulo dei canarini saranno sviluppati oggi nel pomeriggio prima della partenza per Genova. Dovrebbero rientrare dall’infortunio Armellino e Falcinelli, allenati a scartamento ridotto, Gerli e Pergreffi ancora in infermeria ai quali si è aggiunto ieri Battistella centrocampista operato al crociato. Rischia di non vedere il Ferraris dal primo minuto De Maio che si gioca il posto di centrale con Silvestri.

Dirigerà Luca Zufferli nato nel 1990 a Azzina, frazione di San Pietro di Natisone appartenente alla sezione arbitrale di Udine. Dipendente della Bluenergy, azienda fornitrice di gas e luce nell’Italia orientale.

Nessuna gara diretta in Serie A, mentre l’ultima gara in B nel dicembre 2021 dopo essere stato vittima di un importante infortunio che, oltre avergli impedito di dirigere in Serie A, lo ha visto ritornare in campo lo scorso agosto in Coppa Italia nella gara Südtirol-Feralpisaló. Sei gare nel curriculum dello scorso anno in B.

In questa stagione due quelle dirette: 3 rigori e un rosso. Mai diretto il Genoa, due volte gli emiliani per altrettante sconfitte, sempre in trasferta con Perugia e Vicenza.

Primo assistente Bindoni (Venezia), secondo Valeriani (Ravenna), 4° uomo Panettella (Gallarate). VAR Marini di Romano, AVAR Tolfo di Pordenone.