Si è definitivamente sbloccata la trattativa per Mattia Aramu al Genoa. Dopo le giornate di riassestamento dovute all’uscita dalla trattativa di Charpentier, adesso le parti hanno trovato la quadratura del cerchio.

Che una trattativa ci fosse e pure ben avviata, oltre alle notizie arrivateci nei giorni scorsi che abbiamo poi rilanciato, sono stati i fatti a dirlo: in primis la non convocazione simultanea di Candela, Charpentier e dello stesso Aramu nell’ultimo turno di campionato. E ancora le parole di Javorcic, che ha parlato di “difficoltà” nel parlare col calciatore, evidentemente coinvolto in una trattativa uscita alla luce del sole.

Cos’è accaduto nelle ultime ore? Complicato ricostruirlo per intero, ma ci abbiamo provato. Il giocatore, che ha rinnovato recentemente un contratto da 250mila a stagione portandolo vicino al mezzo milione e con scadenza 2024, aveva espresso la volontà di andare via dal Venezia. Possibilmente destinazione Serie A. Dalla categoria offerte concrete non ne sono arrivate, non fosse per un timido interessamento dell’Empoli partito già nel mese di giugno scorso più per la presenza di Paolo Zanetti sulla panchina toscana che non per una reale trattativa.

Nell’ambito della trattativa per Candela, voluto dai lagunari per giocarsi una maglia da titolare con Zampano, il Genoa ha mosso le prime mosse per Aramu e lo ha fatto con un’offerta contrattuale molto allettante per un giocatore considerato “top” per la Serie B: pressoché il doppio dell’ingaggio per tre stagioni.

Le ultime ore sono state quelle delle riflessioni finali. L’Empoli non avrebbe potuto ingaggiare un trequartista – o comunque un altro elemento per il reparto offensivo – prima di aver ceduto Bajrami. I tempi del mercato e il gong finale, però, si assottigliano: è vero che Bajrami da tempo è finito nel mirino della Fiorentina, ma il club viola pare deciso (e qui le conferme ci arrivano direttamente da Firenze) a fare il salto di qualità convincendo l’Hellas Verona a cedere Barak (che non sarà convocato per la sfida col Bologna, ndr).

In ogni caso, l’uscita di un giocatore dall’Empoli potrebbe protrarsi fino al culmine del mercato, le cui vie sono infinite e imprevedibili, e si creerebbe una situazione sconveniente soprattutto al calciatore. Sconveniente al calciatore perché il Genoa si è mosso fin da subito nel silenzio e con le dovute cautele. Cautele che hanno risposto, pur essendo differente il ruolo, al nome di George Puscas. L’attenzione rossoblu sulla punta romena c’è da giugno e il forte interesse degli ultimi giorni ci è stato confermato anche da colleghi di Reading. Cionostante, l’asta scatenatasi per Puscas è più simile a un mercato nell’ora di punta: il calciatore è stato proposto ad almeno una trentina di club in Europa, dal Cadice al Mallorca per fare coppia con Muriqi passando per diverse formazioni di Serie B italiana. Considerate le esigenze del Reading di liberarsene per fare almeno un altro paio di entrate (percepisce 900mila sterline all’anno in Inghilterra equivalenti ad oltre un milione di euro), il giocatore partirà. Anche nell’ultima gara col Blackburn non è andato neppure in panchina.

Ma tornando ad Aramu, la decisione è stata finalmente presa: nelle ultime 48 ore l’entourage del giocatore ha incontrato per due volte la dirigenza rossoblu e, alla fine, l’offerta di un triennale con cifre intorno agli 800mila euro a stagione ha convinto tutte le parti in gioco. Si parla anche di un’opzione sul quarto anno. Nelle prossime giornate, dunque, sono previste le visite mediche a Genova.


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