Seconda giornata di campionato per il Genoa: visti i rallentamenti dei secondi tempi  può sembrare in salita, ma la strada è quella giusta. Mentalità propositiva dal primo minuto di gioco con pressing, profondità e gioco a terra: ora serve più equilibrio in particolare nella ripresa.

Il centrocampo è generoso, prova anche a proporsi e cerca di essere pronto ad interdire.

Lo spettacolo ci guadagna di certo e quello dovrà essere il viatico da seguire non solo dai primi undici che giocheranno, ma anche da cinque cambi. Ragionare, gestire le forze. Le squadre che giocheranno contro il Genoa,  chiuse, aspetteranno la pausa di Badelj e compagni per fare lo sgambetto.

Tutto con il Vecchio Balordo aumenterà, in B ci sarà  poca tecnica ma ogni avversario ha la sua fisicità, i vecchi marpioni di categoria e ogni tecnico cercheranno le mosse giuste per cercare di metterlo in crisi. Adesso è il momento di mettere fieno in cascina perché abbiamo visto che alla fine degli scorsi campionati la differenza è stata minima.

Blessin alla fine delle ultime due gare giocate è sempre stato preciso nell’analisi delle due gare. Il calcio individualmente e collettivamente è determinato dai fattori spazio e tempo nelle due frasi di gioco.

I tempi di gioco sono fondamentali sia da parte di chi esegue il passaggio, sia da parte di chi effettua il movimento per smarcarsi senza pallone. Semplicemente calcolare se dare il pallone corto e lungo in profondità o aprire il gioco in ampiezza ad un compagno non marcato oppure palleggiare.

Blessin desidera con lo staff che il verbo calcistico diventi unitario e tutti capiscano e ragionino in campo allo stesso modo, nella stessa situazione di gioco. La formazione contro il Benevento non dovrebbe cambiare dalle due ultime prestazioni a meno che Blessin non metta in campo Ilsanker a centrocampo o in una difesa a tre. Lo scopriremo domani alle 20.45.

Intanto, in casa Benevento, ieri il Presidente Vigorito ha tuonato che “non è successo nulla contro il Cosenza, abbiamo perso, il nostro campionato inizia a Genova”. La tifoseria, gli ultras in particolare, sono sul piede di guerra da giugno quando il Presidente Vigorito non voleva iscrivere la squadra al campionato 2022/23 per uno striscione offensivo e voleva consegnare le chiavi della società al Sindaco Mastella.

Tutto rientrato, ma il calciomercato dei sanniti in uscita è da Streghe. Hanno lasciato Benevento Lapadula, Brignola, Moncini, Ionita, Montipó e Sau, i più noti e altri stanno premendo per fare le valigie. La partita di Coppa Italia con il Genoa è negli occhi di tutti: solo il Grifo li aveva rimessi in careggiata dando una piccola speranza.

La prima di campionato casalinga contro il Cosenza ha fatto vedere i difetti dei campani con Mister Caserta che ha cambiato cinque calciatori rispetto alla gara di Coppa. Le Streghe provavano a fare gioco ma i calabresi con difesa arcigna e contropiede pungente bruciavano le Streghe con un centrocampo fragile e sofferente in impostazione, nonché perdente su tutte le seconde palle contro la fisicità del Cosenza. Dopo il regalo di Tello i sanniti sono spariti dal terreno di gioco del Vigorito anche con l’ingresso dei cinque elementi che avevano scaldato la panchina. Caserta ha iniziato a giocare con il 4-3-3, ha finito con un 4-2-4 non brasiliano.

Per formazione e modulo campano a domani sera. Il calciomercato in entrata ha portato poco dalla gara con il Grifo di Coppa: il più noto La Gumina, poi due calciatori dellEntella e uno del Pordenone.

Arbitra Pezzuto di Lecce, bancario di 38 anni. Alla CanB dal 2014, debutto in A nel 2015. Passaggio alla Can e B nel 2020. La scorsa stagione 7 gare in Serie A e 9 in B. Mai diretto il Genoa.

Pro assistente Bresmes (Bergamo), secondo Vigile (Cosenza), quarto uomo Monaldi di Macerata. VAR Maggioni (Lecco), AVAR Bottegoni (Terni).