Nell’intervista rilasciata al Secolo XIX venerdì scorso, Blessin ha scatenato nel weekend i pro e i contro rispetto al Grifone tatticamente camaleontico del prossimo campionato.

I pro sono favorevoli a giocare con una squadra in grado di schierarsi con moduli diversi, i contro (più pesanti) chiedono una squadra che dovrebbe essere sulla carta la più forte e dovrebbe avere una forte identità, con 16 titolari, in casa e in trasferta come succede in tutte le squadre che lottano per un risultato.

Pensiamo che nella prima intervista della stagione 2022/2023 Blessin abbia voluto attribuire al sistema di gioco un esagerato valore tattico, consapevole che non sarà determinante ai successi del Vecchio Balordo. Blessin, Spors e i suoi collaboratori cercheranno di mettere in campo dall’inizio del campionato qualcosa di importante che dovrà  esclusivamente e prevalentemente basarsi su una particolare distribuzione degli uomini sul terreno di gioco. Questo è importante, soprattutto se corrisponderà alle caratteristiche generali tecnico-tattiche dei giocatori a disposizione.

Giocare con una punta, due punte, tre centrocampisti, con il libero in linea o alle spalle dei difensori non ha un significato determinante per quanto riguarda lo sviluppo e il perfezionamento delle capacità difensive od offensive della squadra. In molti anni di partite ho visto che gli schemi base nel calcio sono solamente 10, non più di 5 con la difesa a quattro e 5 con la difesa a tre: 4-1-2-3, 4-2-1-3, 4-3-1-2 , 4-2-4 e anche il 4-2-2-2 solamente con la Colombia di Maturana e Valderrama al Mondiale giocato in Italia e l’anno successivo in Francia. Con il modulo a tre abbiamo: 3-3-1-3, 3-4-3, 3-4-1-2, 3-3-4 e 3-3-2-2.

In tutto ciò, il 4-2-2-2 annunciato da Blessin in una conferenza alla Bielsa appare sulla carta inusuale. Blessin nella sua intervista ha voluto personalizzare il 4-2-2-2 in base alle esigenze del momento e alle sensazioni di due settimane di lavoro. In tale schieramento la parola d’ordine è equilibrio in tutte le zone del campo e si dovrebbe avere una sensazione di pieno controllo di tutte le fasi di gioco. In attacco la doppia combinazione di punte centrali potrebbe essere un ottimo modo per giocare contro le difese chiuse. Usare centrocampista offensivo e non un esterno di ruolo può portare qualche problema sulle corsie laterali in fase difensiva, dove il terzino sarebbe sempre attaccato. I due esterni di difesa dovranno più difendere che partecipare all’azione offensiva mentre gli esterni offensivi saranno liberi di causare problemi all’avversario.

La doppia coppia di centrocampisti dovrà essere molto dinamica ed essere sempre presente nel rompere il gioco degli avversari  fornendo copertura di due uomini ai quattro difensori.

Blessin nella sua strategia tattica terrà conto del modulo col quale Coda ha fatto tanti gol nelle ultime due stagioni con Benevento e Lecce giocando in un 4-3-3 con ai lati nelle streghe Improta e Insigne e con i salentini Strefezza e Di Mariano entrambi ali.

In ogni caso, è bastato perdere con il Lucerna perché i processi al Grifo e a Blessin iniziassero. Peraltro, senza che nessuno vedesse la partita, l’unica nota negativa messa in risalto è stata che i rossoblu non hanno mai tirato in porta. Opera di qualche cinguettio di troppo dei presenti in Svizzera?

Blessin, Spors e gli altri dirigenti hanno scelto di non giocare gare con il Roccapepe oppure coi ragazzotti di Neustift e fare valanghe di gol. Così anche le prossime due gare in programma con Mallorca e Lazio non saranno passeggiate. Al Genoa era ed è il momento di fare esami vista l’ampia rosa di ritorni a casa e le partite devono essere qualificate, con avversari importanti, in un momento particolare della preparazione fisica e delle scelte. 

Blessin nelle ultime due gare ha utilizzato davanti Coda e Favilli, avendo poche alternative, contro gli svizzeri il 70% della squadra titolare era rimasta a Pegli reduce dal prolungamento delle vacanze per gli impegni con le nazionali. Questa operazione difficile nell’avvicinarsi alla stagione di Serie B è anche importante sui fronte calciomercato dei prossimi giorni: Spors dovrà dare al tecnico i giocatori utili al suo gioco e in particolare a quello di Coda.

Probabilmente stanno lavorando per un attaccante esterno pronto ad agire anche sulla trequarti e a centrocampista nel fare la differenza nella fase di possesso, oltre a un centrale difensivo. Anche il calendario è stato sotto osservazione per l’inizio contro squadre qualificate della Serie B. Gli scorsi anni all’uscita dei calendari tutti volevano incontrare le squadre della parte sinistra della classifica perché non erano pronte.

Il calendario sulla carta è più duro nelle prime 10 giornate che nelle ultime otto, sempre sulla carta in B le sorprese sono all’ordine del giorno e il calendario appare più malleabile e pieghevole per una squadra che ha un obiettivo ben preciso.

Ad Aprile Como, Cittadella fuori casa, Reggina, Perugia al Ferraris. Nel mese di Maggio Südtirol, Frosinone in trasferta, Ascoli e Bari al Ferraris. Le uniche con velleità sono Frosinone e Bari.

Dopo quello scritto vorrei precisare che non sono il Perry Mason di nessuno e potrei anche sbagliarmi, solo cronaca come sempre.  Solo un avviso ai naviganti: attenzione ai processi subito, il campionato di Serie B è lungo. A chi dà fastidio Blessin, lo dica subito e non tiri il pallone e nasconda il piede.

Per tutti i genoani il calcio, in particolare in questa stagione, non sarà intrattenimento, sarà emozione dalla prima gara giocata. Il calcio sarà intrattenimento solo sul cellulare e troverà un nemico imbattibile  che i giornalisti non potranno guerreggiare. La fortuna del Vecchio Balordo è quella di aver ritrovato tanti giovani che non si sono dimenticati di essere andati a vedere il Grifone mano nella mano con i propri genitori.