La trentaduesima giornata ha confermato che non ci sono più le sette sorelle, la famiglia è allargata con le cugine che insidiano la zona Europa. In fondo c’è la gara tra le candidate alla retrocessione a giocare a chi fa meno, tutto condito da errori da dilettanti.

Solo Allegri conferma di essere il clone di Trapattoni, con il risultato al centro del mondo, fregandosene del come arrivano i risultati scatenando una battaglia come quella tra Coppi e Bartali. Vi ricordate le battaglie tra Trapattoni e Sacchi? Allegri le sta rigenerando per la gioia di coloro che non vedono che la stagione 2021/22 è sgradevole sul piano dei risultati e del gioco.

Oltre le prime quattro per adesso designate alla Champions, alle loro spalle si è scatenata una battaglia non più tra un poker per l’Europa e la Conference League tra la Roma, Lazio, Atalanta e Fiorentina. Si sono aggiunte anche Sassuolo e Udinese. Tutte sperano nel risultato della Coppa Italia che sia a vantaggio di una delle quattro in testa alla classifica affinché siano disponibili il quinto, il sesto posto e anche il settimo posto.

In fondo alla trentaduesima giornata è difficile dire chi retrocederà. Per la prima volta nel campionato italiano la quota salvezza potrebbe non superare 31/32 punti. Si fanno tabelle, si guarda il calendario in cima e in fondo alla classifica ma a sei gare dalla fine sono un mini campionato visti i risultati. È un campionato in cui nessuno regalerà niente come nel passato e i tappeti rossi stesi saranno pochi.

Saranno le motivazioni, gli errori dei direttori di gara a decidere la classifica. Tutto accompagnato dai vetrinisti della notizia a livello Nazionale. Il signor Saccani alla Domenica sportiva, si è dimenticato come dirigeva (non bene), e ha detto che il fallo di Acerbi non c’era perché non era una chiara occasione da gol, perché il pallone era lontano da Piccoli. Sì, lo era quando è caduto, ma quando ha ricevuto il pestone lo aveva vicino. Attaccandosi sempre al protocollo VAR per giustificare l’errore, hanno rotto i palloni. Ci sono le cuffie per comunicare l’errore, per di più ad un arbitro come Manganiello lontano almeno 40 metri dall’azione incriminata.

Tutti si lamentano, l’ultimo è stato Sabatini della Salernitana sull’operato delle giacchette dai tanti colori. L’unica squadra assente nel pianto è il Genoa. Blessin nelle conferenze in tedesco con il traduttore non ci sta, in quelle in inglese su DAZN o Sky non viene interpellato e quando lo fa viene tradotto male.

Tocca ai calciatori di esperienza e vecchia Guardia del Grifone farsi sentire, prendere posizione anche con un comunicato. Retrocedere per il più brutto campionato giocato ci può stare. Vista la situazione e il recupero a sei giornate dalla fine in fondo alla classifica andare in B per colpa di altri non più.

Poco è successo nella settimana scorsa, l’Atalanta e la Roma si giocheranno giovedì  l’Europa nello spareggio contro il Lipsia e con il Bodø/Glimt. Gasp attento al contropiede tedesco, Mou spera che faccia caldo meteorologico considerato che all’andata per la Lupa – e nella gara precedente a gennaio in Norvegia – ha continuato a soffrire il freddo.

Guerra tra Pep Guardiola e il Cholito papà dopo Manchester City e Atletico Madrid. Pep, il catenaccio esiste dall’invenzione del calcio. Guardiola: “Sembrava una partita di allenamento in un campo ridotto“. Ha risposto il Cholo: “se si esalta un piano offensivo corale bisogna anche elogiare un sistema difensivo e sfacciato“.

Le azzurre in Svizzera nel tardo pomeriggio si giocano la qualificazione Europea dopo il 6 a 0 alla Bosnia. In Portogallo UEFA e FIFA sperimentano in un torneo giovanile le gare da 60’ di tempo effettivo. Oggi inizia il processo delle plusvalenze.

Empoli-Spezia 0 a 0. Per chi non ha visto almeno gli highlights il primo pensiero sarà stato “volemuse bene”. Invece i protagonisti sono stati  i portieri e i gol sbagliati. Un punto va bene ad entrambe le squadre per consolidare la salvezza effettuata da Andreazzoli nel girone di andata e Thiago con le vittorie “piratesche” in trasferta.

Inter-Verona 2 a 0. A San Siro tutto bene per il Biscione che è tornato a correre e non camminare. Ha steso la squadra di Tudor in 8 minuti. La speranza di Inzaghi è che l’inverno sia passato con due vittorie consecutive. Tudor invece dopo la cavalcata invernale ha sentito la Primavera.

Cagliari-Juventus 1 a 2. Ai sardi non basta andare in vantaggio e il carattere contro una Signora non in abiti da festa, non brillando nel gioco per partecipare al ballo della Champions.

Genoa-Lazio 1 a 4. Indigesto il pranzo a Blessin e ai Grifoni, Immobile si è abbuffato mangiando primo, secondo e terzo gol. La Lazio rimane agganciata al treno europeo, il Genoa dovrà continuare a soffrire.

Venezia-Udinese 1 a 2. Lagunari sempre nella più agitate acque della salvezza, anche il Mose farà fatica a salvarli dopo 6 sconfitte consecutive. Il gol di Becao al 94’ è stata una mazzata vista al Penzo in altre occasioni nei minuti di recupero.

Napoli-Fiorentina 2 a 3. Impresa viola a Napoli che vede l’Europa. Maradona a 100% ha spaventato più i napoletani che i fiorentini. Bravo Italiano a giocare una gara ordinata e compatta con il Ciuccio dato per favorito nella vincita dello scudetto la scorsa settimana. Spalletti dovrà interrogarsi perché la squadra viene meno sul piano caratteriale nelle occasioni e partite che contano.

Sassuolo-Atalanta 2 a 1. La Dea è stanca e Gasperini pensa solo al ritorno con il Lipsia di giovedì prossimo per accedere alle semifinali di Europa League e provare a riprendersi la Champions vincendo la competizione. Due grandi gol di Traorè, che ha regalato la vittoria al Sassuolo che mancava da 8 anni al Mapei. Risultato legittimato da una manovra non solo per niente intensa, ma poco continua degli orobici e ottimamente sfruttata dal mister emiliano Dionisi col suo gioco.

Roma-Salernitana 2 a 1. Altro spavento per Mourinho che ha rimontato solo nel finale contro una Salernitana targata Nicola. Il Direttore sportivo dei campani furioso ha tuonato cose ignobili da parte del giovane arbitro Volpi di Arezzo, con battuta feroce nei confronti di Mourinho e della panchina giallorossa che in svantaggio con qualcuno gridava: “siete già retrocessi“. Volpi ha fatto errori in collaborazione con il VAR da una parte e dall’altra, Sabatini si è arrabbiato per un fallo fischiato sulla trequarti che è costato il raddoppio di Smalling.

Torino-Milan 0 a 0. Il Diavolo continua ad essere senza corna nell’area avversaria, il Toro di Juric con le marcature ad uomo ha dimostrato di averle. Gioca il Milan, ma senza gol non fa strada e mette in discussione il vantaggio sull’Inter, con una partita in meno e Napoli a meno due. Bremer super anche contro Giroud e Leao, tutto gradito dalle genti granata. La sfortuna di Pietro Pellegri entra gioca contro il Milan e si frattura il quinto metatarso della mano destra.

Bologna-Sampdoria 2 a 0. Gli emiliani hanno piegato la Samp con gioco e tante occasioni sprecate, ma per vincere hanno dovuto aspettare gli errori doriani ed essere punita da Arnautovic. Giampaolo anche con due trequartisti, Sensi (assente) e Sabiri, ha tirato una sola volta in porta al 2’ del secondo tempo.  I problemi non risolti:  a centrocampo Rincon non è un play, la difesa è distratta, le corsie laterali in apnea, l’utilizzo contemporaneo di Caputo e Quagliarella. Per la Samp nel weekend pasquale l’occasione per uscire dalla zona grigia e non rossa della classifica: arriva la Salernitana all’ultima occasione per utilizzare a seguire le due gare da recuperare. Giampaolo cambierà strategia e cercherà di sfruttare le caratteristiche giuste dei calciatori a disposizione, in particolare Candreva?