La quattordicesima giornata di campionato con le temperature meteorologiche che si  alzano e si abbassano  hanno scatenato temporali e fulmini dentro e fuori dal campo.

Sul prato verde il Napoli festeggia Maradona e vola in testa alla classifica ai danni di Sarri che alla svelta dovrà dimenticarsi del “sarrismo” e passare al 3-5-2 laziale del passato. Il Biscione di Inzaghi Jr vola nella Laguna veneziana e si prepara allo scatto scudetto. Il Diavolo di Pioli è alla frutta: rispetto alla scorso anno giocare in Europa pesa. La Dea di Gasperini sbanca lo Stadium e la Juventus. Probabilmente Sarri e Allegri se non prendessero  stipendi da Paperon de Paperoni sarebbero stati licenziati.

Nella parte sinistra la sorpresa è l’Empoli di Andreazzoli che ribalta la Fiorentina.  Nella parte destra si rialzano la Samp e  D’Aversa in panchina, il Genoa rovina la festa dei 125 anni all’Udinese. C’è un purgatorio con tre squadre a 15 punti (Sampdoria, Venezia, Udinese) e un inferno con Spezia, Genoa, Salernitana e Cagliari.  Da domani altre due gare in sette giorni e altre sentenze in arrivo.

Fuori campo tiene banco la Juventus nella tempesta non solo del campo, ma anche della magistratura. Madama indagata per falso in bilancio. Le plusvalenze non sono una novità per il mondo del calcio italiano essendo un bancomat alla stregua dei diritti TV. Tanto stupore, nessuno però si è sorpreso e adesso si interroga come mai la Juventus abbia messo in campo la squadra B, la fonte del meccanismo perverso delle plusvalenze con l’aiuto delle altre squadre. La Covisocoltre ad allarmarsi per le plusvalenze, che sarà come bere acqua di fonte per i legali bianconeri e delle altre squadre considerato che è film già visto in passato, dovrebbe anche farci capire come controlla i bilanci delle società di calcio. In ogni caso, è il falso in bilancio il vero pericolo dell’indagine della Guardia di Finanza.

L’altro argomento all’ordine del giorno, per colpa di due deficienti, il palpeggiamento in diretta TV di una collega giornalista dopo Empoli-Fiorentina. W le donne che non devono  farsi sfruttare per la loro bellezza dalle televisioni nazionali padrone del calcio. La loro forza è presentarsi sui campi di calcio non da soubrette del Grande Fratello Vip, ma da inviate e protagoniste del pallone che rotola.

L’Italia di Mancini non è tranquilla dopo il sorteggio degli spareggi per andare in Qatar. Non si possono passare altri quattro mesi e vivere nel secondo dramma sportivo consecutivo dopo quello svedese. L’Italia ha vinto l’Europeo, ha scalato la classifica del Ranking e non può avere paura di CR7: si ricordi di Gentile, Collovati e degli altri al Mondiale del 1982, gli avversari erano più forti e tanti ma non toccarono pallone. Andreazzoli e Dionisi, facendo giocare Pinamonti e Scamacca con continuità, potrebbero dargli il centravanti che gli manca da troppo tempo.

Le partite del quattordicesimo turno.

Cagliari-Salernitana 1 a 1. La Salernitana strappa un punto sull’Isola sarda. Dura contestazione per Mazzarri e compagnia. Mazzarri e Colantuono a braccetto nell’ultimo posto in classifica.

Juventus-Atalanta 0 a 1. Gasperini e la Dea fulminano Allegri e la Juventus. Settimana nera della Signora e del suo tecnico dopo il KO inglese cui è seguito quello con gli orobici. Quarto posto per Gasp in piena corsa Champions. Altro suo regalo alla città di Bergamo: non vincevano in casa della Signora dal 1989.

Venezia-Inter 0 a 2. Inzaghi supera il Mose veneziano e naviga senza ostacoli nella Laguna di Mister Zanetti.

Sampdoria-Verona 3 a 1. Candreva ribalta il Verona al posto di Quagliarella e Caputo non solo con i gol, ma pure trascinando la squadra nel secondo tempo. Salva la panchina di D’Aversa. Ridimensionato Tudor: la fatica di giocare sempre con gli stessi si è sentita.

Empoli-Fiorentina 2 a 1. Andreazzoli ribalta Italiano nel finale di partita. Empoli nono in classifica. Italiano oltre il gioco deve tenere conto delle gare ravvicinate.

Napoli-Lazio 4 a 0. Nel nome di Maradona, Spalletti manda un segnale al campionato. Travolge e fugge il sarrismo e Sarri. Anche senza il centravanti, il tecnico partenopeo con il falso nove mette in campo “tanta roba”.

Spezia-Bologna 0 a 1. Fanno fatica i felsinei, hanno bisogno di un rigore per passare al Picco al 38’ della ripresa. Thiago Motta vuole vedere il calcio alla sua maniera, cambi di modulo, squadra aperta e giocatori in ruoli diversi. L’esperienza con il Genoa non ha lasciato il segno.

Roma-Torino 1 a 0. Mourinho mantiene il quinto posto in classifica con Abraham che mata il Toro. Juric e Torino colpiti in contropiede anche se hanno avuto il 69% di possesso pallone. Record VAR di 5’ per togliere un rigore  e calcolare un fuorigioco.

Milan-Sassuolo 1 a 3. Il Diavolo paga lo sforzo Champions contro l’Atletico Madrid. Berardi e  Scamacca puniscono per la seconda volta Pioli in un anno vincendo a S. Siro.

Udinese-Genoa 0 a 0. Non è stato facile, Sheva è stato bravo sgonfiare la strategia tattica di Gotti. L’unica occasione da gol è del Genoa. Shevchenko non ha commentato il fallaccio di Molina, non è nel suo stile: speriamo che ne tengano conto Rocchi e gli arbitri. Gotti rischia la panchina, i Pozzo non la proprietà dopo i calciomercato internazionali con poco costrutto.

Fra 30 ore 4 partite già in campo le prime  della quindicesima alle 18.30, l’ultima giovedì alle 20.45. Chi ne approfitterà?