Dopo svariati mesi di trattative è arrivata la data fissata del closing per l’acquisto del Genoa da parte degli americani 777 Partners, che non sono un Fondo dopo la precisazione di essere una Holding. Ci sono diversi modelli di Holding, con il tempo si dovrebbe capire meglio la funzionalità del Trust che curerà il futuro del Vecchio Balordo.

La famiglia Preziosi, dopo 18 anni di proprietà, ha lasciato le redini agli americani che, si spera, riporteranno il Genoa ai fasti di un tempo, non troppo lontano da quello che viaggiava in Europa. Il closing è costituito dall’effettivo trasferimento dal venditore al compratore della titolarità delle azioni e delle quote.

Le tempistiche di questa chiusura sono state lunghe, le acquisizioni sono preparazioni dalla  complessitàdelle operazioni stesse: bilancio, aggiornamento dati contabili, varie informazioni economiche e contabili necessarie al calcolo del prezzo e all’ottenimento delle autorizzazioni necessarie come quella dell’autorità Antitrust.

Ci si lascia alle spalle un amaro, amato, Genoa in questi 18 anni di Presidenza da parte di Preziosi.

Grazie Presidente per avere, nel giugno 2003, salvato il Vecchio Balordo dal fallimento al Tribunale di Treviso.

Grazie di aver portato il Genoa in Europa, grazie di averlo portato all’Everest del campionato e ai gironi dell’Europa League nel 2009, operazione ripetuta nel 2014 con l’amarezza per la mancata partecipazione dovuta ai problemi con la licenza UEFA.

Da quella stagione in avanti, però, è una stata una discesa sul fondo della classifica per 5 anni con salvataggi all’ultimo minuto.

Signor Presidente lei si è sempre assunto le proprie colpe, ha chiesto sempre scusa, ma ogni anno ha ripetuto l’errore di affidarsi a procuratori, agenti, amici che hanno fatto tribolare i tifosi e anche Lei, anche con personaggi di spicco del calcio europeo che ad agosto hanno fatto sognare tutti e dopo hanno fatto flop.

Personaggi che non avevano interesse per il Genoa ma per i loro affari nel fare acquistare e ingaggiare calciatori che nulla potevano spartire con la Serie A e con il DNA Genoa. Ha ignorato negli ultimi anni il lavoro dello scouting che in passato aveva scoperto talenti in Italia e in giro per il mondo anche con giocatori quasi a pezzi che sono stati recuperati.

C’eravamo a Firenze  quella notte di maggio 2019  quando non si guardava la partita, ma si ascoltava o si vedeva la gara dell’Empoli a San Siro contro l’Inter. Tante le pastiglie ingurgitate per il cuore e lo stomaco…

Ha cambiato tanti allenatori ed è impossibile che tutte le colpe siano ricadute solo su di loro. L’ultimo è Ballardini: anche lui ha contribuito pesantemente alla sua soddisfazione di tenere il Vecchio Balordo in Serie A per 15 anni. Nel 2011, nel 2013, nel 2018 e nel 2021.

Nessuno ha mai pensato che il Genoa potesse partecipare al calcio italiano dei magnati della parte sinistra alta della classifica, ma tutti si aspettavano che Lei potesse imboccare strade alternative puntando su giocatori di prospettiva. Tanti sono arrivati, ma sono stati ceduti per fare cassa e andare avanti. In pochi sono rimasti per formare l’ossatura di una  squadra che potesse così avere continuità nel tempo.

La parola d’ordine “continuità” scandita nel 2008 scalando la classifica anno dopo anno si è sempre più affievolita, anche se bisogna darle atto che in piena crisi economica dell’Italia e della sua azienda 10 anni fa il suo motto non è cambiato: “non mollo, non mollo, non mollo”.

Bisogna essere d’accordo con Lei che la città, i politici, gli imprenditori, il porto non l’hanno mai aiutata considerandola un foresto anche nei giorni più luminosi della sua Presidenza.

Signor Presidente, alcuni la ricorderanno solo nel male, ma nessuno si potrà dimenticare  dei 15 anni trascorsi in Serie A sotto la sua Presidenza. Farà parte della storia del più Antico Club d’Italia.

Signor Presidente, anche Lei avrà capito che i tifosi del Genoa sono testardamente innamorati della squadra e della grande storia e tradizione che essa rappresenta per la città e per l’intera nazione.

L’unica cosa che continueranno a fare come prima – e se possibile ancor di più – sarà tifare  il Genoa in qualunque categoria, che dovrà essere sempre la Serie A.


 

 

I NUMERI DI PREZIOSI NEI DICIOTTO ANNI DI PRESIDENZA ROSSOBLU

LE GARE DA PRESIDENTE DEL GENOA (fino a Bologna-Genoa del 21 settembre 2021)

  • TOTALE TRA SERIE A, B, C, Europa League: 747
  • VITTORIE TOTALI: 263
  • PAREGGI TOTALI: 204
  • SCONFITTE TOTALI: 280
  • MEDIA PUNTI TOTALE SERIE A, B, C: 1,3 (a partita)
  • GARE A PUNTI: 467 (62.5%)

  • TOTALE SERIE A: 537
  • VITTORIE IN SERIE A: 168
  • PAREGGI IN SERIE A: 143
  • SCONFITTE IN SERIE A: 226
  • PUNTI IN SERIE A: 647
  • MEDIA PUNTI TOTALE SERIE A: 1,2 (a partita)
  • GARE A PUNTI: 311 (57.9%)

  • TOTALE SERIE B: 130
  • VITTORIE IN SERIE B: 55
  • PAREGGI IN SERIE B: 44
  • SCONFITTE IN SERIE B: 31
  • PUNTI IN SERIE B: 209
  • MEDIA PUNTI TOTALE SERIE B: 1,6 (a partita)
  • GARE A PUNTI: 99 (76,1%)

  • TOTALE SERIE C: 38
  • VITTORIE IN SERIE C: 17
  • PAREGGI IN SERIE C: 14
  • SCONFITTE IN SERIE C: 7
  • PUNTI IN SERIE C: 65
  • MEDIA PUNTI TOTALE SERIE C: 1,7 (a partita
  • GARE A PUNTI: 31 (81,5%)

EUROPA LEAGUE: 3 vittorie, 2 pareggi, 3 sconfitte


PIAZZAMENTI GENOA NELL’ERA PREZIOSI:

  • 2003/2004: Serie B (15°)
  • 2004/2005: Serie B (1°, poi retrocesso al 22° posto dalla Giustizia Sportiva)
  • 2005/2006: Serie C1 (2°)
  • 2006/2007: Serie B (3°)
  • 2007/2008: Serie A (10°)
  • 2008/2009: Serie A (5°)
  • 2009/2010: Serie A (9°)
  • 2010/2011: Serie A (10°)
  • 2011/2012: Serie A (17°)
  • 2012/2013: Serie A (17°)
  • 2013/2014: Serie A (14°)
  • 2014/2015: Serie A (6°)
  • 2015/2016: Serie A (11°)
  • 2016/2017: Serie A (16°)
  • 2017/2018: Serie A (12°)
  • 2018/2019: Serie A (17°)
  • 2019/2020: Serie A (17°)
  • 2020/2021: Serie A (11°)