Alla vigilia dell’anticipo del “Castellani” contro il Genoa, è intervenuto Aurelio Andreazzoli, tecnico dell’Empoli ed ex tecnico rossoblu. L’allenatore toscano è tornato anche sulla precedente esperienza sotto la Lanterna. Il punto di partenza è la situazione di classifica estremamente positiva dell’Empoli, che domani potrebbe vivere una gara spartiacque.

A inizio stagione non mi sono posto né limiti né obiettivi. Si spera sempre di fare meglio possibile, ma a preventivare non sono capace e non l’ho fatto. La classifica ci piace, a ci mette nella condizione di valutare che ora cominciano i pericoli. Noi siamo la stessa squadra di tempo fa, che fra l’altro qualcuno ci ha giudicati come impresentabili. Dobbiamo avere la convinzione che siamo sempre una squadra giovane, inesperta, alla ricerca di sé stessa. Dobbiamo fare molta attenzione a capire che la nostra strada resta quella di prima e che corriamo il rischio di perdere di vista quelli che realmente sono gli obiettivi. Non dobbiamo distrarci, essere convinti di quello che siamo e ricordarci i timori che avevamo tempo fa e continuare a coltivarli.

Domani col Genoa gara trabocchetto? Farei un discorso analizzando come è stato sinora il Genoa, ossia una squadra che non molla mai. Ha avuto difficoltà durante le gare, ma le ha sempre finite nella condizione di cercare di recuperarle fino in fondo. E alcune le ha anche recuperate. Sappiamo che hanno difficoltà, come le abbiamo noi e tutti, ma sappiamo di avere di fronte una squadra attrezzata e difficile da prendere, che cambia pelle anche all’interno della stessa gara. Dovremo avere le idee ben chiare per ogni variazione che la gara proporrà”.

Un ricordo dell’esperienza rossoblu? Tutto molto positivo, la gente mi ha sempre trattato bene e l’ultima volta che ho messo piede dentro il Ferraris sono uscito tra gli applausi. Dopo le vicende che si sono susseguite sono quelle che riguardano il calcio e neppure mi interessa parlarne”. 


Genoa, Ballardini: “Le difficoltà aiutano a crescere. Empoli squadra consolidata”