È primavera, i punti salvezza e zona Champions prima della sosta sono stati pesanti, nel bene e nel male.

Pesanti perché in tutte le squadre ci sarà il bisogno di recuperare forze ed energie per lo sprint finale delle ultime 10 giornate, non solo per gli obiettivi di Europa e salvezza, ma anche per il posizionamento in classifica dall’ottavo al decimo posto considerati premi che portano soldi nelle casse delle società.

Pesanti perché la Via Crucis di Torino, Cagliari e Parma continuerà fino alla fine del campionato dopo aver visto il risultato delle Streghe di Inzaghi contro la Juventus.

Pesante la sconfitta della Juventus allo Stadium ad opera del Benevento. Il “Pirlismo” non fiorisce neanche a Primavera le “pirlate” di chi ha fatto la squadra sono continuate dai tempi della raccolta dell’uva e delle castagne. Finita l’era della Signora e i responsabili non  sono dentro il prato verde. L’Inter non gioca e vince.

La ventottesima giornata potrebbe essere stata una giornata di verdetti in fondo alla classifica  Il primo indiziato a ritornare in B è il Crotone, ma tremano tutte le altre più titolate che lo precedono.

Lo scenario sui diritti TV è sempre un caos. Ormai la lotta tra Dazn e Sky sono “quisquilie“ alla Totò. La vera battaglia è a livelli più alti per il controllo del mercato delle telecomunicazioni. Il calcio è diventato il Cavallo di Troia per TIM e la telefonia integrata di contenuti. Il termine finale è stato fissato al 29 Marzo per assegnare i diritti. I diritti TV saranno sicuramente spezzettati tra i vari protagonisti e saranno in onda in molti giorni della settimana. Mediaset vuole una partita in chiaro per tutti al Lunedì sera. Parte il Campionato Eccellenza dei dilettanti con tante defezioni, ma c’è l’OK della FIGC. Rinviato al 26 il processo alla Lazio per i tamponi  macchiati.

In Europa, nel frattempo, è rimasta solamente la Roma. Le squadre italiane continuano a deludere. Le squadre di vertice del Campionato italiano non hanno nulla da spartire con quelle degli altri campionati europei di prima fascia: Spagna, Francia, Inghilterra e Germania. Ma nessuno riflette. È questione di tattica, strategia, preparazione fisica. Lo scimmiottare del palleggio da dietro è costato caro alla Champions italica. Un peccato universale giocare catenaccio o ripartenze e contropiede? Qualcuno capirà fino al prossimo Aprile perché falliscono le squadre italiane in Europa, e non dal 2021?

È tornato il Covid nel campionato italiano, ha fermato l’Inter ma ha tuonato Pirlo sul rinvio di Inter-Sassuolo operazione non successa nel passato ad altre squadre avendo il numero sufficiente per poter giocare. “All’Inter è capitato in un momento positivo, potranno recuperare gli ammalati di Covid durante la sosta,  e lavoreranno con i nazionali rimasti alla Pinetina” il grido di Pirlo.

Prossimamente tornerà la Nazionale. Mancini chiama 38 convocati. Una esagerazione o non si fida di quelli avuti a disposizione? Ha paura del Covid? In campo di va dal Venerdì alla Domenica.  

Parma-Genoa 1 a 2. D’Aversa non ha digerito lo Scacco-Scamacca di Ballardini. D’Aversa:  “il Genoa ha vinto solo con tre tiri in porta, non meritava”. Quanti ne ha fatti il suo Parma contro la Roma alla prima vittoria dopo diciassette giornate? Al massimo tre e due gol realizzati. Scacco matto di Ballardini anche nelle sostituzioni. Balla III e IV non ha mai sbagliato una partita in trasferta negli scontri diretti, in momenti pericolosi e gare salvezza. Ricordo: Crotone, Frosinone, Spezia e Parma. Vittoria da 10 con lode dopo i risultati del sabato.

Crotone-Bologna 2 a 3. Mihajlovic ribalta il Crotone ma non Serse Cosmi. Il Crotone lascia la seria A in anticipo? Troppi i gol incassati dai pitagorici (70). Sono stati i cambi a far vincere il Bologna.

Spezia-Cagliari 2 a 1. Meriti allo Spezia. Demeriti al Cagliari. Cambia l’allenatore ma il difetto di mangiarsi gol facili è rimasto. Gode e respira Italiano, Semplici sul baratro della zona rossa. Soffre lo Spezia nel finale per colpa dei cambi di Semplici arrivati troppo in ritardo.

Verona-Atalanta 0 a 2. L’allievo non in panchina perché squalificato non supera il Maestro. Dopo l’eliminazione contro il Real Madrid con rimpianti, tanta la fame di Gasperini di giocarsi nuovamente il campionato nella zona Champions. Più stanchi gli scaligeri di Madama. Juric terzo K.O consecutivo, Dea 55 punti, quarta in classifica al pari della Juventus .

Juventus-Benevento 0 a 1. Brutta Madama senza trucco, idee e senza ritmo, domina il gioco ma non ha la chiave con il 4-2-4 brasiliano per abbattere il muro di Inzaghi e del portiere Montipò formato strega per le parate ipnotizzando i vari Bernardeschi, Morata e compagnia. Juve uscita dalla Champions e dalla lotta per lo scudetto per due passaggi orizzontali sbagliati.

Sampdoria-Torino 1 a 0. Nicola voleva i bis dopo il successo arrivato in extremis nel recupero di mercoledì in casa del Sassuolo, invece ha trovato un Toro senza corna sul prato del Ferraris. La Samp e Ranieri, oltre approfittare dell’ennesimo regalo della difesa granata, hanno dominato a centrocampo. La Samp ritrova la vittoria più importante della stagione grazie alla difesa: bel passo verso la salvezza. Nicola ci prova, ci crede ma i difetti dei calciatori granata appaiono sempre gli stessi e non per un problema di manico, di modulo e di tattica.

Udinese-Lazio 0 a 1. L’Aquila vola a Udine ma soffre fino all’ultimo minuto di recupero. La sosta per i laziali arriva come il cacio e pepe sui tonnarelli: non fulminati ma stanchi sì.  Friulani tornano al passato, difficile far gol come acchiappare una gallina scappata dall’aia.

Fiorentina-Milan 2 a 3. Il Milan non molla. Per la Fiorentina un passo indietro per sfuggire alla lotta per la salvezza. Davanti hanno fatto gol, dietro difese ballerine in particolare quella viola di Prandelli.

Roma-Napoli 0 a 2. La Roma invece molla dopo la partita in Ucraina di giovedì e il lungo viaggio per tornare a Roma. La decidono i piccoletti di Gattuso: Politano assist, Mertens gol. Lupa che dopo due sconfitte consecutive perde la scia della Champions, Ciuccio che la ritrova. Il 7 Aprile il giorno del recupero della gara dei Tamponi con la Juventus sarà la sentenza. La Roma bene con le piccole, male con le grandi, patisce troppo l’Europa League al giovedì. La prova, più che la sconfitta con Gattuso, è stata quella con il Parma.

La vetrina della ventottesima giornata è per il direttore di gara Abisso. Arbitro che continua a perdersi nelle difficoltà, da capire se sono tutti errori gli episodi contestati. Concede un rigore alla Juventus e lo rinnega davanti alla tv richiamato da Banti. Lascia dubbi su un rigore non concesso a Chiesa, non ritorna davanti alla TV non richiamato da Banti. Montipò il portiere del Benevento gioca il pallone con la le mani fuori dall’area di rigore, calcio di punizione e non ammonito: giusto .Il regolamento ad uso e misura non solo di Abisso, ma anche di chi lo giudica con i replay.

Trentalange, il nuovo Presidente degli arbitri, ha ieri parlato a Dribbling continuando a ribadire con il sorriso: “il nostro obiettivo aprire canali di comunicazione”. Quanto alla  possibilità che il Var venga chiamato dalle panchine “non si conosce ciò che si sperimenta, quindi noi siamo disponibili. L’arbitro del futuro deve essere un ricercatore e non un presuntuoso”. Trentalange ha poi spiegato le vare tappe di un arbitro necessarie per arrivare ai vertici partendo tutti alla stessa maniera, dalle categoria più basse, grazie al sistema di osservatori migliori al mondo in tema di verifica e selezione. Difficile da credere se sono quelli che hanno selezionato con raccomandazioni e campanilismo quelli che stanno dirigendo in Serie A.