Intorno alle ore 13.30 il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha annunciato il terzo DPCM nell’arco di due settimane e nuove, ulteriori restrizioni su scala nazionale. Nessun coprifuoco imposto, ma chiusure mirate. Viene ribadito che verranno ristorate e penalizzate le attività colpite da queste chiusure.

LE PREMESSE AL DPCM – “Gli ultimi dati epidemiologici che abbiamo analizzato da venerdì non ci possono lasciare indifferenti. L’analisi della curva epidemiologica segnala una rapida crescita con la conseguenza che in tutti i territori della nostra Penisola i contagi e lo stress sul sistema sanitario nazionale hanno raggiunto livelli preoccupanti. L’indice RT ha raggiunto la soglia critica di 1,5. Ieri le persone contagiate hanno sfiorato quota 20mila e ciò rende difficili le operazioni di tracciamento.

Il Governo si è dato un obiettivo chiaro: vogliamo tenere sotto controllo la curva epidemiologica e solo in questo modo, infatti, riusciremo a gestire la pandemia senza restarne sopraffatti. Significa garantire cure e ricoveri adeguati a tutti i cittadini e scongiurare un secondo lockdown generalizzato come accaduto in primavera. Il Paese non può più permetterselo. E significa anche tutelare la salute, ma al contempo preservare l’economia. Dobbiamo evitare di ritrovarci nella condizione di scegliere l’una o l’altra, la salute o l’economia. Da qui la necessità di introdurre misure più restrittive. Le nuove misure entreranno in vigore questa sera a mezzanotte e sino al 24 novembre”.

LE MISURE ANNUNCIATE DA CONTE – “Bar, gelaterie, pasticcerie, ristoranti chiuderanno alle 18, tutti i giorni compresi i festivi. Dopo le 18 potranno continuare con consegne a domicilio e ad sport  Al tavolo potranno sedersi più di 4 persone, salvo che si tratti di nuclei familiari più numerosi. Chiudono palestre, piscine e centri benessere e termali. Chiudono anche sale gioco, bingo, sale da ballo, parchi divertimento, discoteche. Chiudono anche teatri, cinema, sale da concerto, e questa è stata una decisione risultata particolarmente difficile. Il mondo della cultura, infatti, è in forte sofferenza ormai da mesi. Restano aperti i musei.

Non sono più consentiti i festeggiamenti in seguito a cerimonie civili e religiose. Congressi e convegni potranno svolgersi solo con modalità a distanza. Tutte le fiere, anche internazionali, sono sospese. Sono sospese tutte le competizioni sportive, ad eccezione delle competizioni professionistiche a livello nazionale resteranno consentite, ma saranno consentiti gli allenamenti solamente per gli sport individuali e non di contatto al di fuori di palestre e piscine.

Per licei e istituti tecnici e professionali incrementiamo la didattica a distanza almeno al 75%. Incentiviamo il ricorso dello smart working nella pubblica amministrazione e lo raccomandiamo il più possibile nelle aziende private. In particolare, incentivando smart working e didattica a distanza, confidiamo di alleggerire l’utilizzo e l’afflusso dei mezzi di trasporto pubblici. Non abbiamo introdotto un coprifuoco, ma rivolgiamo una forte raccomandazione a tutti per muoversi solo per motivi di lavoro, salute, studio o necessità e raccomandiamo anche di non ricevere a casa persone diverse da quelle del proprio nucleo familiare. Questo momento è complesso e nel Paese c’è molta stanchezza, la pandemia provoca rabbia e frustrazione. Si stanno creando disuguaglianze nuove e ci sono fasce della popolazione più duramente colpite, che non possono contare su uno stipendio fisso. E mi rendo conto dei sacrifici che stiamo chiedendo a gestori di palestre, piscine, artisti dello spettacolo, commercianti e artigiani. Non faccio promesse, ma mi piace prendere un impegno: sono già pronti gli indennizzi a beneficio di tutti coloro che saranno penalizzati da queste norme”. 

C’è la percezione che Governo stia rincorrendo il virus e scaricando sui cittadini le misure che non ha preso in estate sul fronte sanitario e dei trasporti? No, il virus corre molto e noi dobbiamo essere flessibili nell’intervenire. Non possiamo imputare al Governo di essersi distratto. Prima dell’estate, quando tutti quanti eravamo rilassati, tutta l’opinione pubblica era sicura di aver superato la pandemia. Il Governo è andato in Parlamento e ha chiesto la proroga dello stato d’emergenza, continuando a comprare milioni di mascherine al giorno e attrezzature, come 1400 respiratori che abbiamo qui a disposizione per rendere resiliente il sistema sanitario. Chiaro che se la pandemia sfugge al controllo , si rimane sopraffatti e non bastano gli investimenti. E noi in questa situazione non ci vogliamo ritrovare. Perché ci troviamo in questa situazione e cosa non ha funzionato? Ho sempre detto che il Governo non è infallibile e non è questione di dire non abbiamo sbagliato nulla, ma sottovalutazioni no. Obiettivamente, abbiamo lavorato su tutti i fronti: quando si affronta una guerra e ti viene addosso una guerra, è difficile dire che non hai fatto abbastanza per vincere. Quando sei sotto stress su tutti i fronti, bisogna fare ricorso a tutte le forze e i sacrifici. Se siamo un Paese forte, lo dimostreremo anche adesso e i conti li faremo alla fine. Pur con tutta la rabbia, frustrazione, angoscia riusciremo a gestire anche questa seconda ondata”. 


IL TESTO DEL NUOVO DPCM FIRMATO DAL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

decreto_del_Presidente_del_Consiglio_dei_Ministri_del_24_ottobre_2020