Tutte le prime pagine sono per il clamoroso aumento di contagiati (da 2 a 14) in casa Genoa. La partita contro il Torino è ora a forte rischio, ma la notizia suona come campanello d’allarme per tutta la Serie A proprio a poche ore dalle parole dell’amministratore delegato De Siervo, che aveva caldeggiato la riapertura degli stadi “a fasi intermedie” per evitare il crack del mondo del calcio.

Il Bologna di Mihajlovic inguaia il Parma di Liverani, la Juve fa sul serio per Chiesa, Inter (Kante) e Milan (Hauge) restano attivissime sul mercato e dopo un incontro tenutosi a Milanello (fra Gazidis, Zhang ed Agnelli) potrebbe ricomporsi la storica alleanza politica fra bianconeri, nerazzurri e rossoneri. I tre avrebbero discusso insieme di fondi d’investimento e diritti televisivi.


GLI APPROFONDIMENTI SUL GENOA 

CORRIERE DELLO SPORT“I 14 contagiati sono la più aggressiva incursione del virus a un sistema che mostra tutta la sua vulnerabilità” ed ora il futuro del campionato, per i rossoblu e pure per il Napoli, che dopo la notizia deve correre ai ripari, è davvero appeso a un filo. Tutti i nuovi casi di Coronavirus all’interno della società sarebbero asintomatici. A Genova è positivo anche Keita Balde, nuovo acquisto della Sampdoria messo in auto-isolamento. Da regolamento, per poter scendere in campo basterebbero 13 giocatori (sono convocabili anche i Primavera), ma l’orientamento del Consiglio va verso il rinvio e un nuovo pensiero sui playoff. Gravina spinge per questa ipotesi: sarà accontentato? L’ultimo si è tenuto ieri pomeriggio, probabile la convocazione di un secondo in via del tutto straordinaria. Dal mercato arrivano Scamacca e Vigorito, mentre l’Inter sta seriamente valutando la possibilità di non far più partire Ranocchia.

GAZZETTA DELLO SPORT – La salute del “gruppo-squadra” è l’unico aspetto tenuto in considerazione dalla società a partire dalla serata di ieri. Vengono ripercorsi i passi fatti dal club dopo la conferma della positività di Perin, dai controlli supplementari al rispetto delle procedure nella partenza per Napoli. Controlli continui e capillari avevano fatto sì che dal mese di marzo non si fossero registrati casi di Covid-19. Tutto questo evidentemente non è bastato. Proprio quando sembrava una lotta a tre fra Balotelli, Torregrossa e Sanabria, a spuntarla è il nome di Scamacca, pronto ad arrivare da Maran in una rosa falcidiata dal virus. La trattativa è in fase avanzata, così come quella per un nuovo portiere da affiancare a Marchetti e Zima. Iago Falque al Benevento, il Parma è forte su Luperto.

“Manca un protocollo che detti la linea, Preziosi per ora non chiede il rinvio” è quanto si legge sulla rosea, che sottolinea come la Lega di A aspetti una richiesta ufficiale dal club prima di valutarne l’eventualità. In ansia anche il Napoli: tutti i giocatori e Gattuso hanno avuto contatti con i genoani anche a fine gara. Pregliasco sul caso: “Purtroppo è possibile, perché dal momento in cui la malattia viene contratta, questa potrebbe anche non essere rilevata da tamponi effettuati fino a 72 ore dopo che il virus comincia a manifestarsi nella persona. Dunque sarà successo magari nell’allenamento del giovedì, quando Perin era già infettato senza saperlo, che abbia finito per contagiare diversi compagni. I quali agli esami di sabato erano risultati tutti negativi. Tra l’altro la malattia ha un periodo d’incubazione di 2-5 giorni. Dunque possibile, anzi probabile, che Perin l’abbia contratto magari lunedì, nel giorno di riposo, e poi tra virgolette portato in allenamento alla squadra”. 

REPUBBLICA GENOVA – La partita con il Torino di sabato prossimo è a forte rischio, anche se il futuro per il momento resta indecifrabile. In attesa di nuovi controlli, i 14 casi di Coronavirus all’interno della squadra potrebbero spiegare la debacle contro il Napoli, quando dall’1-0 si è passati al 6-0 nel giro di un solo tempo. In arrivo Scamacca e Vigorito, l’altro nome in ballo resta quello di Ranocchia.

IL SECOLO XIX – Molti dei contagiati sono asintomatici, un membro dello staff ha febbre e tosse. Il quotidiano genovese non ha dubbi: il club chiederà di non giocare contro i granata. Questo il commento del direttore sportivo Faggiano: “Ora mi spiego il crollo nel secondo tempo. Il rinvio con il Torino? Ora vediamo, penso lo chiederemo: non ci possiamo allenare”. C’è l’accordo per Scamacca, Ranocchia ha dato l’ok ma ora l’Inter temporeggia. Probabile anche un rinforzo per la porta: il nome caldo è quello di Vigorito.

TUTTOSPORT – I tifosi del Toro annunciano contestazione alla società in occasione della partita di sabato, sfida che ora è a forte rischio anche se la Lega non ha stabilito un tetto massimo di contagiati oltre il quale disporre il rinvio d’ufficio. I positivi sono tutti in isolamento e sotto stretto controllo medico, in attesa di capire come si evolverà la situazione e quando potranno tornare ad allenarsi. Pronto un biennale per Ranocchia, ma l’Inter chiede ancora 2-3 giorni di tempo per pensarci.


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