CORRIERE DELLO SPORT – Una foto di Prandelli con un completo griffato Genoa colora la prima pagina del quotidiano, che intervista l’allenatore. In realtà, all’interno del quotidiano si parla soprattutto dell’ipotesi che la cordata anglo-italiana possa presentare un’altra offerta per rilevare il Genoa. Il tutto mentre si attende di capire, anche dopo gli ultimi sviluppi dei playoff di Serie B che hanno visto ieri sera lo Spezia volare in finale, quale sarà il prossimo allenatore del Grifone. Si parla ancora di Italiano, ma risalgono le quotazioni di Maran (e resta alla finestra Davide Nicola).

GAZZETTA DELLO SPORT – Il quotidiano in rosa intervista anzitutto Gianpiero Gasperini, che stasera sfida il PSG per accedere alle semifinali di Champions League. Sulla strada anche Gianluca Spinelli, preparatore dei portieri che per otto anni ha lavorato in rossoblu, anche con Gasperini. “Per otto anni al Grifone il mio preparatore è stato Gianluca Spinelli, ora al PSG. Abbiamo casa entrambi ad Arenzano. A giugno, a cena, abbiamo fatto il tot-sorteggio. Lui voleva evitarci, io ero sicuro: “vi becchiamo”. Eccoci. Oggi che mi volto indietro, provo gratitudine per tutte le persone che ho incontrato. Ognuna mi ha dato qualcosa per arrivare a Lisbona“.

Ancora la Gazzetta dello Sport parla poi della situazione in casa Genoa. Preziosi e Radrizzani si trovano in questi giorni a Ibiza e la trattativa procede “a fari spenti“, soprattutto perché il presidente rossoblu attende Faggiano, col quale sta lavorando fianco a fianco per costruire il prossimo Genoa. A partire dall’allenatore: in pole position, nonostante l’accesso alle finali playoff, resta Vincenzo Italiano. Nella trattativa per liberarlo dallo Spezia potrebbe essere inserito anche il difensore croato Erlic, che potrebbe andare a sostituire Romero in difesa. Il nuovo ds Faggiano, intanto, lavora anche su altri reparti: continua a intrigare la coppia Llorente-Younes così come sarebbero stati avviati contatti con la Fiorentina per Cutrone.

REPUBBLICA – L’edizione genovese di Repubblica, che specifica come la cordata anglo-italiana non voglia mollare e pressi ancora il presidente Preziosi, a quanto pare molto interessato però a pianificare la prossima stagione, lancia un altro scoop: “dal Marocco un’altra pista“. Si tratterebbe di un’azione per rilevare il Genoa e per la quale sarebbe stato già firmato a luglio un preliminare, che sarebbe rimasto valido anche in caso di retrocessione. Ad uscire allo scoperto è Rahhal Boulgoute, “considerato uno dei cinque uomini più ricchi del Marocco” con interessi imprenditoriali portati avanti dal suo Marita Group Holding, il cui presidente onorario sarebbe Youssef El Alaoui, principe del regno di Marocco. A rendere pubblica questa trattativa è stato l’avvocato Pasquale Giordano, che ha avuto mandato dallo stesso Boulgoute.

Ho incontrato Preziosi lo scorso 10 luglio e avevamo stilato un preliminare di contratto che prevedeva il nostro ingresso in società anche nel malaugurato caso di retrocessione – spiega l’avvocato Giordano sulle colonne di Repubblica – A Preziosi abbiamo offerto di restare con una quota del 28 per cento. Lo conosco da tempo, cinque anni fa avevo portato avanti un’altra trattativa sempre per l’acquisizione del Genoa, e lo stimo. Devo però dire che la mossa di Faggiano ha spiazzato pure me e gliel’ho scritto. Lui mi ha tranquillizzato dicendomi che, a trattativa in corso, non faranno investimenti”. Preziosi e Boulgoute non si sono incontrati perché l’imprenditore marocchino ha avuto il Covid, perciò le intermediazioni sono andate avanti attraverso lo studio legale, che desidera portare a termine la trattavi “prima possibile“. Mancherebbero da sottoporre agli acquirenti alcune carte: “il brogliaccio dei conti del 2020”, che una volta recapitato in Marocco potrebbe accelerare la conclusione della trattativa, anche senza due diligente. Un rischio che Boulgoute si prenderebbe?Ci siamo affidati ad advisor di grande livello come il dottor Rauco, il dottor Ceccobelli e l’ingegner Riccardo Bruno che ai tempi del fondo Clessidra aveva stretti contatti con la Guiochi Preziosi. Abbiamo anche individuato il manager a cui affidare l’aspetto sportivo. Le cifre? C’è la privacy, non è opportuno renderle pubbliche“. L’attesa adesso è per le prossime mosse del presidente Preziosi, il quale dovrà convocare un’assemblea dei soci per deliberare un aumento di capitale. “A quel punto interverrebbe Boulgoute, mettendo denaro fresco nelle casse del Genoa. Fiducioso? Preziosi vuole vendere e noi vogliamo comprare: perché non dovrei esserlo?“.

SECOLO XIX – Torna invece sulla trattativa precedente, quella della cordata anglo-italiana, il Decimonono e lo fa cercando di spiegare quale sarebbe il terreno di scontro fra le parti: i debiti del Genoa. Per la cordata sarebbe da quantificare in circa 80 milioni, mentre il bilancio rossoblu li attesta sotto i 60 milioni (e specialmente con l’erario). In reatà viene specificato che Preziosi non valuta gli acquirenti all’altezza dell’investimento e darà un segnale scegliendo il prossimo allenatore, che con ogni probabilità sarà proprio Italiano. Dal punto di vista tecnico e sportivo, si torna a parlare anche di Giacomo Calò, giovane regista che il Genoa aveva acquisito già un’estate fa dalla Juve Stabia e che adesso, dopo un anno di prestito, tornerà al Genoa per cercare di giocarsi una carta come “vice Schöne“.

TUTTOSPORT – Chiude Tuttosport, che fin dalla prima pagina scrive: Magnate marocchino tratta con Preziosi“. Il nome è il medesimo rimbalzato su Repubblica: quello di Rahhal Boulgoute, rappresentato in Italia dall’avvocato Giordano. Il legale parla anche al quotidiano sportivo piemontese, che ne estrapola un titolo “Preziosi, vendi o no?”. La domanda è legata all’insistenza con la quale gli acquirenti marocchini vorrebbero avere gli ultimi documenti necessari per chiudere la trattativa. “Mancano pochi documenti, continuano a non darceli” – si evidenzia in grassetto – “e Preziosi potrebbe anche restare nel club“. Al quotidiano vengono chiariti dall’avvocato Giordano alcuni passaggi su chi sia Boulgoute. “È uno dei referenti del congresso USA per la politica economica in Africa e il calcio è davvero l’unico sport mondiale che può favorire una notorietà mondiale. Vede, noi in Italia abbiamo una visione parecchio distorta dell’Africa, ma le assicuro che il futuro, anzi già il presente, del business è lì: soprattutto sulle rive del Mediterraneo. Boulgoute, che ama l’Italia, non è tifoso di calcio ma i suoi due figli adolescenti lo sono eccome: grazie alla loro spinta ha aperto a Rabat un’accademia per ragazzi in collaborazione col Barcellona“. Una descrizione che si chiude con una richiesta a Preziosi: “Gli chiediamo di rispettare i tempi, anche perché serve rispetto nei confronti dei professionisti coinvolti come advisor e che fanno parte dei cda di importanti società. Al massimo in 72 ore siamo pronti a presentare i documenti per formalizzare il closing e Preziosi conosce benissimo la concretezza della proposta. Tocca a lui: se non vuol vendere, lo dica, ma non possiamo più tirarla alla lunga“.


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